Capitolo 1 = Solitudine
Una ragazza giace a terra, con un libro molto importante per lei nelle mani, e con i sogni e le speranze che l'hanno sempre guidata verso la strada giusta. Il suo viso da bambina è ricoperto di polvere, le sue mani sono sporche di cenere, i suoi occhi di lacrime, il suo cuore di spine dolorose e pungenti, che affondano sempre di più, lasciando aperte mille ferite.-ma guardatela... sembra la parente di un maiale! Cara, hai intenzione di stare ancora lì?-Dei raggi di sole entrano nella stanza e portano davanti agli occhi di quella ragazza l'immagine peggiore di tutte, che non vorresti vedere neanche in un incubo. Si strofina gli occhi e si alza leggermente.-che cosa ho fatto questa volta?- la sua voce è fredda con un tono pungente di chi già sa la risposta.-niente, questo è il punto. NIENTE... ma chi pensi debba servire la colazione... non posso mica farlo io, per questo alzati, smettila di poltrire e fai qualcosa di utile se ti riesce.-La poveretta si alza senza dire niente, forse perché la risposta che avrebbe dato era molto scontata o magari perché era stanca di sprecare parole inutili e preferiva stare in silenzio.-dove vai?- era una voce terribile, di chi pensa di essere la padrona che sa tutto e che non vuole essere contestata. Tutti dicevano di odiare i suoi modi ma anche starle dietro come un cagnolino vuol dire odiare?-a prendere delle uova.- la serpe fa un leggero sorrisetto e poi sputa un amara sentenza che non può mai mancare.-ti metterai a parlare di nuovo con le galline? O oggi vuoi fare amicizia con i conigli?- scoppiando in una risata malefica e arrogante, terribilmente straziante e odiosa.In quel momento si sente il nitrire di un cavallo... una carrozza è nella vicinanze!Sentendo quei rumori la strega si gira e guarda la ragazza con aria divertita.-hai visto mia cara Fine? Il tuo papino è arrivato! Cosa gli dico questa volta? Che sei scappata di casa o che sei caduta nel fango perché non mi ascolti?--SEI UNA BUGIARDA!! Io non posso credere a tutto quello che stai facendo, ma che ti ho fatto? Me lo spieghi? Dirò tutto a mio padre!--e lui a chi crederà? A me o a te? Penso proprio che non bisogna essere un genio per capirlo!-In quel momento una voce si sente dal giardino.-DOVE SONO LE MIE DONNE?- -oh, scusami, ma devo proprio andare... vedi di darti una ripulita se non vuoi sembrare una fiammiferaia... a dopo cara!-Ma si poteva essere più sfortunati... anzi è più corretto dire se si poteva "diventare" più sfortunati.La sua vita non è stata sempre così perché un tempo era perfetta, ogni giorno era magnifico, meritevole di essere vissuto al meglio e con il sorriso stampato in faccia.Ma le cose cambiano... e anche molto in fretta...Da quando la sua dolce mamma era morta, una luce buia e fredda circondava la casa... non c'era più quella gioia di vivere e di andare avanti e il tutto è andato peggiorando quando nella sua vita è entrata Lucrezia, oh si, quella strega perfida.Doveva portare tutto alla normalità lei, ma non ha fatto altro che peggiorare la situazione, rovinare tutto, chiudere a chiave in un cassetto tutti i sacrifici fatti in quegli anni.Parlare di odio verso di lei era poco in confronto al dolore provato e subito.Che cosa rendeva Fine felice? Naturalmente leggere... i libri erano e sono tutta la sua vita, perché nei libri puoi sognare, puoi vivere come vuoi, puoi emozionarti e poi puoi conoscere tanti nuovi posti... che nella vita reale conoscere non ti è permesso...Ma è inutile pensare a tutte queste cose... è meglio scappare, prendere un vestito e sperare di poter parlare un po con suo padre senza che quella vipera si immischi. Finalmente è pronta per presentarsi a suo padre, scende pian piano i gradini per non cadere e apre la porta...Eccolo lì suo padre, vicino a Lucrezia, con aria spensierata ma soprattutto ignara...In quel momento avviene un miracolo, la vipera si allontana e lascia il suo adorato papà da solo... quando poteva ricapitare un occasione del genere?-papà!!- la sua voce è felice, i suoi occhi lucidi, sarebbe scoppiata da un momento all'altro.-il mio piccolo tesoro, vieni ad abbracciarmi!- aprendo le braccia.-papà!!!- correndo verso di lui e stringendolo forte.-la mia bambina cresce sempre di più... oh, scusa, non ti devo chiamare bambina, vero?--no, chiamami come vuoi- con le lacrime agli occhi.-va bene, come dice lei madame- scherzando.-oggi possiamo stare insieme?--no...mi dispiace tesoro mio, ma devo incontrare un amico, domani staremo insieme va bene?--si, va bene- rassegnata.I due entrano dentro, felici e allegri fino ad arrivare al salone principale.-oh, che buon profumino!! Ci devono essere delle cose squisite da mangiare!--oh finalmente, il mio tesoruccio è arrivato, così possiamo mangiare!- ecco che la vipera entra in gioco con voce dolce e da brava mammina.Il pranzo passa molto velocemente ed immediatamente il padre di Fine si alza...-scusate ma devo vedere quel mio amico! Ci vediamo al ritorno--torna presto tesoruccio caro!- ma non potrebbero dargli un premio nobel per recitazione?-si torna presto- con voce flebile e amareggiata.-tornerò prestissimo-In quel momento la porta si chiude e del veleno sta per uscire dalla bocca di un essere disgustoso.-che fai lì, immobile come una statua... forza A LAVORO!!- sbattendo le mani.Ecco che Fine è costretta a passare un altro pomeriggio tremendo dall'insegna infernale.Ormai è tardi, il sole è già tramontato e Fine aspetta con impazienza l'arrivo di suo padre ma un uomo spalanca la porta ed entra di colpo con aria spaventata.-c'è nessuno!! Per favore rispondete!-Sia Lucrezia che Fine si precipitano al cospetto dell'uomo.-che succede?- per la prima volta la vipera sembra preoccupata.-c'è stato un attentato al Conte di Bouvaris--ma Bouvaris è l'amico di mio padre, dov'è lui?- seriamente preoccupata.-pensiamo non c'è l'abbia fatta, mi dispiace!-- oh no, mio padre no, non può essere- iniziando a piangere.In quel momento voleva buttarsi da un balcone e morire, che senso aveva la vita? Non c'era più nessuno, aveva paura, mai il mondo l'aveva spaventata tanto.Ormai era notte e piccoli singhiozzi si udivano dalla stanza di Fine, pensava alla sua inutile vita e per la prima volta voleva morire... così avrebbe potuto rivedere suo padre e suo madre ma una voce che non si sarebbe mai aspettata di sentire in quel momento, la risveglia dai suoi sogni.- Fine, dove sei?--papà!!!- piomba giù per le scale e davanti alla porta c'è lui, il suo papà... non è ferito, è sano come un pesce.-papà!! Sei vivo- scappando verso di lui.-Fine ne riparleremo domani mattina, ora devo andare ad avvisare le guardie di stare allerta in queste ore notturne! Tu intanto accudisci lui...-Alle sue spalle si intravede un ragazzo, dai capelli cobalto, lucenti, bellissimi... e il viso chino a guardare a terra.-Fine, lui è Shade Bouvaris, il figlio del mio amico, ho salvato lui ma non sono riuscito a fare altrettanto con i suoi genitori... ci prenderemo noi cura di lui... aiutalo tu durante la mia assenza!--si padre- con voce triste, pensando a quel povero ragazzo.In quel momento nota che è ferito... ha una chiazza di sangue sulla maglia e così si avvicina leggermente mentre suo padre è già scomparso fuori dalla porta.-vieni!- prendendolo dalla mano.Lui non fa nessun gesto ma si lascia trasportare, sempre con il viso chino. Non parla per tutto il tragitto e non alza mai il viso. Fine vorrebbe tanto parlargli ma lui si rifiuta non rispondendo a nessuna domanda.Riuscirà a parlare e a confortare quel misterioso ragazzo?...................................................................................Ciao a tutti!Io sono nuova ma ho deciso di darmi subito da fare!Spero che questa mia prima fan fiction vi piaccia... Elisa