Non ci sarebbero più stati sakurazukamori per lui: i fiori dei ciliegi non facevano volteggiare più i loro petali, non sbocciavano più invitanti e colpevoli. Ecco, sembravano quasi…innocenti.
Subaru sapeva che avrebbero potuto fare tutto ciò che desideravano, lui e Seishiro, e questa era una dolorosa e scottante certezza. Se solo l’avessero entrambi fortemente, fortemente voluto.
Tutto ciò lasciava una profonda amarezza in lui, un’angoscia che gli attorcigliava le viscere.
Una volta Seishiro gli aveva detto:
-    Non è questione di volere, o potere. E’ questione di dovere. E’ il destino.
Subaru non aveva mai creduto al destino.