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Autore: sheisindelirium    05/08/2010    3 recensioni
Questa one-shot e' triste.Non si da molto spazio ai personaggi di per se ma bensi' all'accaduto a due dei personaggi; Ruki e sua moglie. (nome non specificato).Non vi resta che leggere la FF per sapere di cosa si tratta!Chiedo scusa per il titolo che lascia desiderare, non avevo idee!
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  • 13 Giugno 2005.

Dopo 5 mesi di gravidanza persi il bambino.

 

  • 19 Novembre 2007.

Dopo 3 mesi di gravidanza persi il bambino.

 

Decisi di riprovarci. Diventare genitori sarebbe bellissimo. Soprattutto quando il padre del bambino e’ la persona che ami con tutta te stessa.

 

  • 31 Agosto 2009.

Dopo 5 mesi di gravidanza persi il bambino. Di nuovo.

 

Sapevo che sarei caduta in depressione per la terza volta, pensai che come le altre volte dopo un paio di mesi sarei riuscita a guarire. Questa volta pero’ non avrei piu’ provato a restare incinta. Per quanto il desiderio di diventare mamma e papa’ mio e di Ruki fosse grande, non avrei resistito al dolore.

 

  • 29 Dicembre 2009.

Fuori nevicava. Decisi di uscire a fare una passeggiata.

Due, tre, quattro ore di assenza da casa. Il telefono quillava, tre chiamate di Ruki, due di Kai, due di Aoi, e parecchi messaggi di Uruha e Reita. Non risposi ne ai messaggi ne alle chiamate. Tutt’un tratto mi ritrovai davanti ad un negozio per neomamme e neonati; ed ecco che il buco che era nel mio petto si riapriva. Chissa’ com’era vedere la propria creatura per la prima volta, cosa si prova quando qualcuno vedendo il tuo bambino ti dice ‘ma e’ uguale alla mamma!’.

Il mio viso si rigo’ di lacrime di sofferenza. Non ce la facevo piu’, ovunque mi girassi c’era una neomamma o una donna felicemente incinta.

Cos’avevo fatto di male, io? Io e Ruki ci meritavamo tutto cio’?

Diedi le spalle al negozio e davani mi trovai un ponte.

Non ci pensai due  volte e mi avvicinai pericolosamente al bordo. Guardai giu’: era veramente altissimo.

Ormai avevo deciso. Pensai di mandare almeno un messaggio di addio all’uomo che mi era stato affianco negli ultmi 10 anni della mia vita.

 

‘’Sai, Ruki, tu sei sempre stato il ragazzo perfetto per me.

Da quando stiamo assieme io stavo bene, anche dopo la seconda volta che persi il bambino io stavo bene perche’ al mio fianco c’eri tu.

Per quanto sia forte l’amore che provo per te l’ultimo figlio mancato ti prevale. Mi dispiace.

Io volevo veramente un bambino che fosse sangue del nostro sangue. Almeno uno dico. E invece no. Io mi chiedo perche’. Sai, cose sbagliate nella vita ne ho fatte, ho fatto star male alcune persone ma non ho mai ucciso e non ho mai fatto nulla di cosi’ tanto grave da meritarmi questo.

Mi ricordo il giorno in cui ci sposammo. Ti ricordi anche tu, vero? Eri bellissimo, non che soltamente non lo fossi, ma quel giorno i tuoi occhi dicevano qualcosa che gli altri giorni non dicevano. Quel giorno e’ stato il giorno piu’ bello di tutta la mia vita. Ma secondo me, nemmeno quest’anello d’oro dimostra quanto e’ grande l’amore che provo per te. Anche per questo volevo un figlio.

La prima volta che lo persi fu un dramma. Era la prima volta che restavo incinta e stetti malissimo. La seconda volta che rimasi incinta avevo paura che succedesse lo stesso ma mi feci coraggio perche’ vedevo che anche tu eri voglioso di conoscere nostro figlio. Ma purtroppo persi anche quest’altro bambino. La depressione passo’ dopo pochi mesi e poi, senza nemmeno volerlo, rimasi incinta una terza volta. E sapiamo come ando’ a finire.

Amore mio, voglio conoscere i nostri tre bambini, ora li raggiungo.

Mi dispiace lasciarti cosi’, ma sappi che ti amo veramente tanto.

Addio unico amore della mia vita.’’

 

Cosi’, dopo che premetti ‘invio’ mi buttai da quell’immenso ponte senza badare a chi mi passava affianco. Senti’ le urla di qualche passante e poi il contatto con l’acqua ghiacciata.

Piccoli miei, la mamma sta arrivando.’

   
 
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