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Autore: nightole    05/08/2010    6 recensioni
E se la macchina del tempo di Trunks, al suo arrivo nel passato, facesse un brutto scherzo ai nostri eroi? E se fossero tutti catapultati nel futuro? ... Il problema è: in quale futuro sono finiti? Riusciranno Bulma e Vegeta ad innamorarsi anche qui? Riuscirà Trunks a far nascere se stesso anche in questa dimensione? Ma soprattutto: riusciranno Bulma e Vegeta del futuro a mantener segreta la loro relazione, i loro figli ai loro alterego del passato?
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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--- Ecco a voi una mia poco sensata creazione, creata al solo scopo di farvi divertire. Dopo tante belle versioni sull'inizio della storia tra Bulma e Vegeta eccone a voi una un po' diversa ed insolita. Non ho la soluzione certo di come sono andate le cose, né voglio mettermi al pari di altre più ottime autrici, volevo solo scriver qualcosa alla Dragon Ball, che mantenesse il suo stile originale basato su delle scene poco serie e che vi facesse semplicemente ridere. ---


FUTURE LOVE


--- PROLOGO: ERRORE DI CALCOLO ---



Trunks era atterrato su quel terreno arido, in quel deserto che avrebbe accolto Goku al suo ritorno, era così simile alla terra del suo triste futuro, che quasi non gli parve di aver viaggiato. Guardò intorno a sé cercando di carpire, dagli elementi circostanti e dal suo orologio temporale, se era arrivato nel momento giusto, oppure se aveva sbagliato il periodo, la data e l'ora, ma, al ragazzo, pareva che tutto corrispondesse. Trunks, però, preferì controllare, poiché, durante il viaggio, il pannello di controllo aveva dato dei segnali poco rassicuranti e alcune spie luminose si erano accese d'improvviso.
C'era comunque riuscito e sembrava che il viaggio fosse andato a buon fine. Anzi, addirittura, era arrivato in anticipo. Si guardò un po' intorno, magari avrebbe anche potuto fare un giro per la terra in attesa dell'arrivo di quel mostro-lucertola. Per veder quel mondo fatto di pace, anche se era molto curioso di veder suo padre. Trunks cercò di ritirare la macchina del tempo nella sua apposita capsula, ma essa non voleva saperne di ubbidire ed il tasto per la sua trasformazione sembrava non voler funzionare. Ci provò con tutte le sue forze, ma davvero non ci riusciva. Decise allora di nasconderla in una grotta, l'avrebbe ripresa alla sua partenza ed una volta a casa avrebbe detto a sua madre di sistemarla. Era davvero scomoda, e poi cosa avrebbe potuto raccontare se qualcuno l'avesse vista? Mentre pensa a cosa poter fare, la prese di peso e la posò in una radura non poco distante, controllando che non vi fosse nessuno. Se per caso qualcuno l'avesse visto sarebbero stati guai seri. Doveva incontrare solo il signor Goku.
Poi, senza saper cosa fare, si librò nell'aria e si diresse verso la Capsule Corporation. Vi arrivò in tempo per assistere a quella fatidica scena.
Sua madre, Bulma, intenta a cucinare della carne alla piastra canticchiava un motivetto allegro. Si sorprese non poco di veder quanto somigliasse alla sua di Bulma. Si tenne in disparte osservando la scena e azzerando la sua aura per non farsi scovare dai presenti. Bulma, si poggiò alla balaustra osservando il cielo e perdendosi nei suoi pensieri, Trunks sogghigno, pensando che ella stesse semplicemente pensando a suo padre.
Com'era curioso di conoscerlo! Poi, un rumore assordante annunciò l'arrivo di una navicella che si schiantò proprio lì nel giardino dell'immensa casa gialla. 
Vegeta, o meglio l'orgoglioso Principe dei Saiyan, aveva fatto il suo ritorno. Il ragazzo dai capelli lavanda rimase a osservar la scena incuriosito.
Quello che lo colpì, in modo particolare, fu il modo in cui i suoi genitori si approciavano l'un l'altro: lei decisa e risoluta, lui scorbutico, ma pratico. Si insomma le era ostile, era ovvio, ma in quel momento sapeva che se voleva lavarsi e metter qualcosa nella fauci doveva seguire quella che agli occhi di tutti era una vera megera dispotica.
Trunks sorrise, non li aveva mai visti insieme, ma davano l'idea di esser terribilmente spassosi. I suoi genitori era entrambi due tipi interessanti e insieme erano una vera bomba. Il profumino della carne gli entrò nelle narici e il suo stomaco Saiyan gorgogliò per la fame. Doveva metter qualcosa sotto i denti o davanti a Goku avrebbe fatto una pessima figura. Si librò nell'aria, facendo attenzione a non farsi vedere, poi sfrecciò a velocità supersonica verso un bosco ... Poco dopo ci ripensò optando per un supermenrcato, i soldi li aveva, e l'ultima cosa che voleva fare era ammazzare un animale accender un fuoco ed abbrustolirlo. Decisamente preferiva comprare qualcosa di già pronto! Sfaticato? No, semplicemente pratico, come suo padre.
Dopo essersi sfamato a dovere, ritornò verso la grotta dove vi era la macchina del tempo e questa volta il marchingegno funzionò ritirandosi nella comoda capsula.
Attese l'arrivo di Goku, appoggiandosi ad un masso, sonnecchiando, il viaggio l'aveva spossato un poco. Così,  secondo un copione ben prestabilito, Trunks dovette sostituirsi a Goku, poiché egli non era ancora arrivato sulla terra all'atterraggio del nemico; quindi trasformatosi in Super Saiyan sconfisse Freezer e Re Cold e li uccise entrambi, -non era come Goku lui, non aveva pietà per il nemico.- facendoli a fette con la spada.
Poi però qualcosa era andato per il verso sbagliato e aveva incontrato tutti gli amici di Goku e i suoi genitori. Beh, la frittata era fatta, non poteva certo tirarsi indietro. Quindi cercando di mantener riservata la sua identità, scambiò qualche parola con loro. Bulma era interessata a lui, si poneva un sacco di domande, tutte sensate, ma Trunks non voleva assolutamente dir nulla, sarebbe stato bello svelarle tutto. Chissà come avrebbe preso la sua relazione con Vegeta, conoscendola ne sarebbe rimasta molto contenta. Quello che più lo inquietava era, però, suo padre, lui di sicuro l'avrebbe presa male, aveva uno sguardo così severo e contrapposto a quello di lei sembravano esattamente: la notte e il giorno. Chissà che cosa li aveva uniti? Però, gli sembravano compatibili, dopotutto non era affatto detto che due persone all'apparenza differenti non fossero poi all'interno simili. E i suoi genitori gli sembravano rietrare in questo campo. Più fissava suo padre, più si rendeva conto della somiglianza che avevano. I loro occhi erano esattamente uguali, il taglio della fronte e il colore della pelle, se qualcuno fosse stato particolarmente attento probabilmente avrebbe colto le similitudini tra i due.
Bulma di fatti sembrava intenta ad osservarli entrambi.
Che fosse già interessata a suo padre? Probabilmente sì, gli aveva messo gli occhi addosso da subito, così gli aveva raccontanto la sua mamma, che ridendo gli aveva detto che suo padre era: proprio un bel fusto! E sua madre non si era espressa in quel modo per nessun uomo mai nella sua vita. Ma diceva sempre che lui era altrettanto bello. Una magra consolazione dato che lui suo padre non l'aveva mai visto. Ora che l'aveva davanti agli occhi si ritrovò a pensare che sua madre aveva ragione. Era un bell'uomo!
<< Che hai da guardare! Detesto essere fissato! >>
Sbraitò il Principe al suo indirizzo, il povero Trunks fu costretto a distogliere lo sguardo arrossendo. Non stava di certo facendo una bella figura come figlio rimanendo lì imbabolato davanti a lui. Il problema di Trunks era che ne era rimasto affascinato.
Era il suo agognato padre, era bello, era carismatico e sembrava molto forte.
Tirò un sospiro di solievo quando sentirono finalemente l'aura di Goku avvicinarsi. E tutti in volo si diressero verso il punto del suo atterraggio. Finalmente l'eroe aveva fatto ritorno. Trunks si presentò, abbozzando a spanne la sua identità, ma quello che non rientrava nei suoi piani successe poco dopo ...
Goku felice di vederlo, anche se non lo conosceva, ma Goku era così: sempre contento di aver nuovi amici, allungò una bacca sulla sua spalla e la capsula della macchina del tempo cadde a terra ...
Nessuno seppe come, e nuppure il perchè, ma la macchina del tempo andò in mille pezzi e mentre il povero Trunks gridava un no con tutto il fiato che aveva in gola, i pezzi andarono in corto circuito, e una forte esplosione li avvolse tutti.

Trunks aprì lentamente gli occhi ed un cielo terso e azzurro accolse la sua venuta. Era disteso a terra su quel prato morbido, bagnato dalla rugiada del mattino. Si toccò la testa, aveva preso una bella botta, ma non aveva nulla di rotto. Qualcuno affianco a lui mugugnò e si alzò a sua volta guardandolo sorpreso. Vegeta ad un palmo dal suo naso. L'uomo indietreggiò infastidito, Trunks rimase ancora una volta imbambolato davanti al padre nell'averlo davanti. Era così commosso di vederlo che si stupiva ogni volta e ogni volta rimaneva a fissarlo, quasi guardasse un sogno.
<< Sappi che non mi piacciono gli uomini! >>
Concluse Vegeta al suo indirizzo puntandogli il dito contro.
Il povero Trunks cercò di negare, ma il rossore sul suo viso non fece altro che aumentare l'ipotesi di Vegeta riguardo il ragazzo del futuro. Trunks si sollevò, doveva prender fiato. Non aveva mai visto suo padre e faceva quella pessima figura! La sua virilità veniva così meno e penrsino il suo onore di guerriero, aveva solo combinato un disastro e ora non sapeva neppure dov'era, ma soprattutto: aveva rotto la macchina del tempo e non poteva tornar a casa. Si guardò intorno e vide sua madre distesa a terra, era l'unica a non aver ancora ripreso conoscenza. Si avvicinò a lei squotendola. Yamcha e Crilin cercarono di aiutarlo, ma Vegeta fu più lesto e preso un secchio, che trovò lì per caso, -strano c'erano perfino dei panni stesi!- e gli buttò l'acqua fredda addosso. Bulma riprese conoscenza all'istante.
<< I vecchi metodi funzionano sempre! >>
Aveva sogghignato Vegeta.
Bulma l'aveva mandato al diavolo e tutti l'avevano guardato male.
<< Doveva pur pagarla per questi orribili vestiti che mi ha dato! >>
Il Principe prese a ridere sguaiatamente, quando si sentì tirare i pantaloni.
Tutti rimasero ammutoliti e anche spaventati. Una piccola bambina dai capelli azzurri stava ai piedi di Vegeta fissandolo con un sorriso.
Ma chi era? Si chiese Trunks. Ma dov'erano finiti. Si guardò intorno e riconobbe la casetta poco distante. Erano sui monti Paoz, di quello era certo, e quella era la casa di Gohan. Ma la domanda giusta era: in che tempo si trovavano?
La bambina fissava il Saiyan ancorandosi alla sua gamba, non sapeva davvero in che guaio si era cacciata!
Trunks sbiancò, era venuto per salvarli e aveva solo combinato un bel casino.
E ora? Come avrebbero potuto tornare indietro?



Il capitolo è un po' sbrigativo, ma dato che i fatti sono ben noti, non volevo dilungarmi troppo e far cominciare subito la storia.

  
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