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Autore: HachiXHikaru    05/08/2010    2 recensioni
Una buffa ragazzina disordinata fa la sua entrata alla Sibusen, riuscirà Death the Kid a convivere con lei? E Maka scoprirà il suo segreto?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Death the Kid, Liz Thompson, Maka Albarn, Patty Thompson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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1. “Una nuova compagna di classe”

Correva, correva. Correva cercando l’uscita di quello stramaledetto edificio. Doveva muoversi, o non ne sarebbe uscita viva. Strinse nella mano destra la sua spada. Chissà se la strega la stava ancora inseguendo. Forse poteva fermarsi un attimo e controllare…no! Cavolo, sarebbe stato fatale…non ce la faceva più. Voleva fermarsi e riprendere fiato, ma non poteva. Ah, l’uscita! Finalmente l’aveva trovata! Cercò di correre ancora un po’ più veloce verso quella luce davanti a sé…verso la libertà. Mancava poco ormai, pochissimi passi. Sorrise. Sì, ce l’aveva fatta. Ora la strega non poteva più…

-Ehi dove credi di andare?-

Rabbrividì. No, non era possibile. Come poteva essere dietro di lei? Si voltò verso colei che aveva appena parlato. Stava sorridendo e a passi lenti si dirigeva verso di lei. No, no, no! Sicuramente era un incubo…ma allora perché non si svegliava? La strega era sempre più vicina. Oddio. Che fare ora? Non poteva usare la sua arma. Era danneggiata e non poteva permettersi di fargli altro male. Sarebbe stato fatale per…

-Heiji…-

La spada si era trasformata in un ragazzo dai capelli biondi che si era parato davanti a lei.

-Heiji che…-

Lui si voltò e le sorrise.

-Non permetterò a nessuno di farti del male-

-Ma…ma che dici? Spostati!-

La strega, intanto, continuava ad avanzare.

-Io devo proteggerti! Scappa mentre io la distraggo!-

La ragazza cominciò a piangere.

-Ma io…io non posso…non posso lasciarti qui da solo…-

-Stupida! Vattene!-

-No io non…-

La strega sferrò un colpo e il ragazzo biondo cadde a terra. La ragazza fissò il corpo dell’amico che giaceva davanti a sé. Si accasciò a terra sulle ginocchia continuando a piangere.

-He…Heiji…-

La strega sorrideva beffarda e si preparò a sferrare un altro colpo. La ragazza abbracciò il corpo dell’amico.

-Heiji…Heiji…-

-Ora lo raggiungerai tranquilla…-

Chiuse gli occhi. Tanto ormai non aveva più ragioni per rimanere in vita.


Una ragazza dai lunghi capelli castani legati in due code stava raggiungendo l’aula col suo compagno dai capelli argentati tenuti da una fascia.

-Ehi Maka, Soul!-

I due si voltarono verso il ragazzo che li aveva chiamati. Aveva degli strani capelli azzurri e al suo fianco c’era una ragazza più alta di lui con dei lunghi capelli neri raccolti in una coda alta.

-Black Star, Tsubaki…-

-Buongiorno…-

-‘Giorno-

Il ragazzo dai capelli azzurri si avvicinò a Soul.

-Amico, sai la novità?-

Scosse la testa.

-Avremo una nuova compagna di classe!-

Maka lo guardò incuriosita.

-Davvero? Speriamo sia simpatica-

-Già, ma non sapete la cosa strana…-

Intanto i quattro erano entrati in classe e stavano raggiungendo i propri posti.

-Che cosa?-

-Questa ragazza è un maestro d’armi, ma non ha nessuna arma con sè-

-Ma…ma non è possibile…-

In quel momento il gruppetto fu raggiunto da due ragazze, più precisamente due sorelle. La più alta aveva dei lunghi capelli biondo scuro e l’altra corti capelli biondo chiaro.

-Buongiorno!-

Tsubaki sorrise.

-Liz, Patty…buongiorno…-

-Kid dov’è?-

La più grande delle due sospirò.

-È corso a casa dicendo che un quadro del soggiorno era inclinato di due centimetri-

Risero.

-Tipico-

Un uomo dai corti capelli grigi entrò nell’aula dirigendosi verso la cattedra. Aveva una vite conficcata in testa, degli occhiali da vista e una cicatrice sul volto. Lui era il professore che quella mattina avrebbe presentato ai ragazzi la loro nuova compagna di classe. Gli alunni si misero tutti ai propri posti, curiosi di sapere chi fosse la ragazza vicino al professor Stein. L’uomo si schiarì la voce.

-Vi starete chiedendo chi è questa ragazza…-

Silenzio generale.

-Ebbene, lei sarà la vostra nuova compagna-

Disse mettendole una mano sulla testa.

-P…piacere…io mi chiamo Hachiko Suzuki…-

Maka sorrise. A vederla sembrava simpatica. I buffi capelli castano chiaro un po’ scompigliati che le arrivavano fino a metà schiena, gli occhi verdi, proprio come i suoi, la maglietta nera, forse un po’ troppo grande per una ragazzina così magra, i pantaloni marroni che le arrivavano fino al ginocchio e le scarpe da ginnastica. Stretto al petto teneva un quaderno.

-Puoi andare a sederti vicino a Maka-

La ragazza guardò confusa l’uomo, non riuscendo a capire a chi si riferisse. Fortunatamente la castana intervenne in suo aiuto alzandosi in piedi e facendole segno di andare da lei. Obbedì.

-Ciao Hachiko, io sono Maka Albarn-

-Ciao…-

-Hai già fatto un giro della scuola?-

Scosse la testa.

-Allora, se vuoi, dopo puoi venire con me-

La ragazza sorrise timidamente.

-Grazie Maka-sama…-

-Chiamami solo Maka-

-E tu puoi chiamarmi solo Hachi-


Era suonata la campanella che segnava la fine di metà della giornata e un capannello di ragazzi era riunito intorno alla ragazza nuova. Maka indicò il ragazzo dai capelli argentati.

-Hachi ti presento Soul, lui è la mia arma-

Il ragazzo abbozzò un sorriso.

-Io invece sono il grande Black Star!-

Disse il ragazzo dai capelli azzurri mentre s’indicava col pollice.

-Io sono Tsubaki, l’arma di Black Star-

Disse la mora facendo un inchino.

-Noi invece siamo Liz e Patty, le armi di Death the Kid-

La ragazza dai capelli castani si guardò intorno, non capendo chi fosse questo ragazzo.

-Ah, oggi non è venuto a scuola…aveva delle faccende da sbrigare…-

-E ha lasciato da sole le sue armi?-

Liz sorrise.

-Tanto non aveva bisogno di noi…-

-Io non avrei mai potuto lasciare da sola la mia arma-

La guardarono tutti interrogativi, non capendo cosa volesse dire. Ad un tratto arrivò il professor Stein dicendo che Shinigami-sama voleva vedere Hachiko.

-Ah, ora scusatemi…-

Disse prendendo il suo quaderno e uscendo dall’aula.

-Chissà, forse Hachiko potrebbe diventare molto amica di Kid-

Disse la biondina.

-In fondo lui adora il numero otto, perché dice che è un numero simmetrico-

-Solo perché Hachi è otto in giapponese non vuol dire che stia simpatica a Kid…-

Patty guardò interrogativa la sorella maggiore.

-L’hai vista anche tu, no? Quella ragazzina è tutto l’opposto di Kid!-

La sorellina rise.

-E invece io credo che andranno molto d’accordo-


Hachiko si diresse a passo svelto da Shinigami-sama, il quaderno sempre stretto al petto. Non voleva mai separarsene, perché anche quello, come il ciondolo che portava sotto la maglietta, era un ricordo, un preziosissimo ricordo. Strinse l’oggettino che teneva al collo e arrivò dal preside della scuola. Fece un inchino all’uomo dal mantello nero che aveva il volto coperto da una maschera.

-Oh, Hachiko!-

-Sa…salve…il senpai Stein ha detto che voleva parlarmi…-

-Hai fatto amicizia con qualcuno?-

-Ah, ho conosciuto la maestra di falce Maka Albarn e i suoi amici…-

-Bene, bene!-

La ragazza strinse al petto il quaderno.

-Shinigami-sama…lei non vorrà mica che io mi trovi un’arma vero?-

-Se tu non vuoi non ti obbligherò-

Sorrise.

-Grazie-

Lo Shinigami si voltò verso lo specchio che aveva alle spalle e la ragazzina fece per andarsene.

-Ancora una cosa Hachiko-

Si voltò verso di lui.

-D’ora in poi vivrai a casa mia con mio figlio e le sue armi, d’accordo?-

-Va bene, Shinigami-sama-

Le diede un foglietto con l’indirizzo e lei si congedò. La Suzuki camminava a passi lenti per i corridoi della Shibusen fissando il foglietto che le aveva dato l’uomo. Chissà se il figlio di Shinigami-sama era un ragazzo simpatico. Immersa nei suoi pensieri non sentì arrivare un ragazzo dietro di sé. Stava correndo, perché era in ritardo. In stramaledetto ritardo di mezza giornata! Cercando di sorpassare la ragazza che aveva davanti la urtò, facendola cadere per terra e perdendo anche lui l’equilibrio.

-Ehi, sta un po’ più attento-

Ma lui non la calcolò minimamente. Prese il quaderno che gli era caduto e riprese la sua corsa. Lei sbuffò.

-Cafone-

Raccolse anche lei il suo quaderno e si avviò verso l’aula.


-Mentre stavo tornando qui un cafone mi ha fatto cadere per terra!-

Maka la guardò.

-Chi?-

-Non so il suo nome…però ho visto che ha degli strani capelli…-

-Strani capelli?-

-Bè, sì ha delle…-

Il professor Stein entrò in classe e ordinò il silenzio.

-Aprite i vostri quaderni ragazzi-

Gli alunni obbedirono e Hachiko notò che quello non era il suo quaderno.

-Ma…Maka questo non è il mio!-

La guardò interrogativa.

-Il mio quaderno non è così ordinato! Devo averlo scambiato con quel tizio…-

Disse indicandole una pagina e l’Albarn rise.

-Mi sa che ho scoperto con chi ti sei scontrata prima-

-Eh?-

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!-

Il professore per poco non cadde dalla sedia.

-Kid calmati…-

-Co…come faccio a calmarmi? Questa pagina è tutta disordinata!-

Patty rise e la nuova si alzò in piedi.

-Dammelo, quello è il mio quaderno!-

Ordinò al ragazzo che aveva appena urlato. Lui la squadrò un momento.

-Certo, mi pare ovvio che una ragazzina disordinata come te abbia questo coso che viene definito quaderno!-

-Ho detto dammelo!-

Così i due si scambiarono gli oggetti, sotto lo sguardo shockato dei compagni.

-Bene, se avete finito potrei proseguire la lezione…-

Hachiko seguì scocciata il resto delle lezioni. Quel ragazzo dalle strane righe bianche sui capelli neri le aveva rovinato la giornata. Sperava almeno che il figlio di Shinigami-sama fosse meglio di quello là.

Spero che la storia vi incuriosisca, ditemi se volete che la continui oppure no. Grazie^^

  
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