Cari
lettori, ma soprattutto cari tutti voi che avete seguito il telefilm di Robin
Hood della BBC...
Si
è conclusa la seconda serie in Italia... ho pianto per circa un'ora e ancora
adesso ho il groppo alla gola al ricordo di come è finita...
Volete
provare a cancellare una Marian che muore,un matrimonio celebrato fra le
lacrime e un Robin Hood distrutto da un amore che non ha potuto donare
all'unica Signora del suo Cuore?
La
mia è una what if... che vuole vedere un lieto fine.
Voglio
sottolineare anche che quello dato dalla BBC ha comunque un senso per me... non
sempre solo i cattivi muoiono, ma anche i buoni...
Voglio
iniziare la mia what if dall'ultima puntata della seconda serie, dal punto in
cui Carter è stato ucciso ed il re colpito da una freccia.
Ecco
il mio tentativo: E se... Robin avesse capito che Marian era in pericolo
qualche secondo prima?
Se
vi va scrivermi pure cosa ne pensate?
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“Non
posso lasciarvi uccidere Re Riccardo...” dice Marian risoluta.
“Spostatevi
Marian, lasciate che io faccia il mio compito e tornata in Inghilterra potremo
sposarci...” ansima l'uomo affaticato dalla corsa...
“Gyle,
morirei piuttosto di sposarvi” dice lei in tono quasi beffeggiatorio.
“Io
amo Robin Hood” ammette sorridendo.
Gyle
non può sopportare che quella donna l'abbia sempre imbrogliato, abbia sempre
finto e ora gli impedisce di uccidere Re Riccardo...?
Accecato
dalla rabbia porta la spada indietro e fa per affondarla su Marian...
Ma
lei viene spinta di lato da qualcuno... Robin.
La
spada affonda nella spalla di Robin... e Gyle la lascia andare così Robin cade
con la spada conficcata nella spalla.
Marian
affronta con velocità incredibile in cambio di situazione e deve prendere una
decisione.
D'istinto
afferra la spada dal corpo di Robin e la estrae provocandogli un dolore che lo
fa urlare.
Cerca
di non pensarci ora... lui ce la farà.
Afferra
la spada e Gyle cade in ginocchio capendo che è la fine.
Marian
lo trapassa con la spada... “Gyle voi mi avreste ucciso per il vostro potere...
per questo non siete mai stato degno nemmeno della mia amicizia...”
L'uomo
cade lungo disteso di fianco.
Morto.
Marian
non lo degna di un ulteriore sguardo e accorre da Robin inginocchiandosi
accanto a lui impaurita come mai prima: “Robin... Robin ti prego non mi
lasciare... non dovevi essere qui...”
Intanto
i compagni di Robin arrivano...
Jacques
da uno sguardo al Re, la freccia aveva perso potenza essendo stata scagliata da
molto distante e quindi lo aveva ferito solo superficialmente... La priorità
era Robin a cui tutti, compreso Re Riccardo si avvicinano...
Marian
già con le lacrime agli occhi sta accarezzando il volto di Robin, cercando di
tamponare con il suo vestito il sangue che sgorga.
“Jacques
ce la farà.... ?” chiede lasciandole il posto vicino alla ferita...
“Ne
ha avute di peggiori” sentenzia con un sorriso Jacques...
A
Marian le lacrime scendono veloci sul volto... “Ti amo” giunge la voce che
conosce fin troppo bene...
“Guarisci
Robin così potrò dichiarare il mio amore per te davanti a Dio...” risponde lei
con un breve sorriso.
Jacques
sta già organizzando tutto per curare Robin.
“Sire,
servirebbe il vostro mantello perché possiamo trasportare Robin fino
all’accampamento...
Will
tu ferma il sangue con una camicia.. quello o quello che vuoi...
Much
tu corri all’accampamento e dì che portino in una sola stanza dell’acqua
bollita, delle fasce di stoffa e tutto ciò che usano per le ferite... Allan va
con lui...”
Tutti
eseguono...
Robin
sorride e dice “Saresti un buon capo Jacques”...
“Ma
oggi non è un buon giorno per morire” aggiunge Little Jhon pronto ad alzare il
mantello del Re... “Già” dice debolmente Robin.
All’accampamento
tutto ciò che si poteva avere è stato radunato nella stanza del Re che ha
insistito perché Robin stesse lì...
Jacqes
nota che nonostante il sangue sia abbondante non è nemmeno stata recisa
un’arteria, per qualche strano motivo che probabilmente solo Dio conosce.
Curarla
e fasciarla è doloroso per Robin, ma nemmeno così tanto tenuto conto del fatto
che Marian è viva e lo sceriffo se n’è fuggito per ritornare in Inghilterra.
Jacques
gli dice che deve un po’ riposarsi... dormire non gli riesce difficile dopo una
giornata del genere...
Intanto...
“Marian...”
Allan la chiama.
“Sì”
dice lei con un sospiro... stava guardando il tramonto, Jacques le aveva detto
che era meglio aspettare qualche ora perché riposasse prima di andare a far
visita a Robin...
“Ti
devo delle scuse.... e dei ringraziamenti....”
Lei
annuisce solamente.
“Grazie
per avermi salvato la vita quando Robin voleva uccidermi, grazie per avermi
fatto tornare in me e tornare da Robin... e perdonami per tutte le volte che ho
tradito te o Robin...”
“Allan,
tutti facciamo degli errori, alcuni non lo capiscono altri sì.... sono felice
per te e per Robin che tu abbia capito qual’era la parte da cui volevi davvero
stare...”
Allan
annuisce e sorride solo per un istante a Marian, poi si allontana.
Essere
di nuovo dalla parte giusta, essere di nuovo con Robin nonostante avesse
sbagliato, questo lo fa sentire ancora in colpa... non sarebbe diventato Lord, forse
sarebbe rimasto un ‘subordinato’ a Robin per tutta la vita, ma non avrebbe
tradito i suoi amici mai più, per nulla al mondo.
La
mattina dopo tutti sono riuniti nella stanza di Robin, che riesce già a stare
seduto...
C’è
anche Re Riccardo...
“Voglio
ringraziare tutti voi...” parla Robin “per essere restati con me anche in
questi giorni difficili... ma soprattutto voglio fare una cosa davanti a tutti
voi testimoni e davanti a voi, Re Riccardo se acconsentite”
“Certo...”
annuisce il Re complice.
“Marian,
unica Signora del mio Cuore, vuoi prendermi come tuo sposo?”
Marian
annuisce... solo Robin con un braccio ferito avrebbe potuto organizzare tutto
ciò.
Robin
pian piano si muove dal letto e si alza piano, Marian si avvicina e lo
sostiene... Re Riccardo li raggiunge.
“Io,
Robin di Locsley, prendo te, Marian come mia sposa e prometto di amarti e di
onorarti sempre, nella salute e nella malattia, nella gioia e nella difficoltà
per tutti i giorni della mia vita e per sempre...” infila così l’anello al dito
di Marian.
“Io
Marian prendo te, Robin di Locsley come mio sposo e prometto di amarti e
rispettarti sempre, nella salute e nella malattia, nelle gioie e nelle
difficoltà, tutti i giorni della mia vita e per sempre”.
Tutti
applaudono e si abbracciano in un’euforia generale.
Qualche
giorno dopo decidono di tornare in Inghilterra, non solo Robin e i suoi, ma
anche Re Riccardo ed il suo esercito.
Pace
o non pace avrebbe lasciato la Terra Santa: nessuna guerra, nessuna uccisione,
finalmente l’aveva capito, poteva essere fatta in nome di Dio.
Giunti
in Inghilterra l’esercito dello sceriffo era pronto ad accoglierli, ma vedendo
la maggioranza numerica di quello di Re Riccardo, le truppe si ritirano prima
che lo Sceriffo possa anche solo gridare ‘Attaccate’.
Lo
sceriffo fu spedito con un convoglio di guardie armate in un paese molto a
Nord...
Re
Riccardo riprese il suo trono, Robin non dovette più vivere come un fuorilegge,
Jaques e Will si sposarono e Little Jhon tornò da sua moglie e suo figlio.
Vissero
tutti insieme nel villaggio di Locsley, rifiutando di vivere in castelli o
ville chiedendo che i soldi equivalenti fossero dati a chi aveva bisogno di
cure, di un posto in cui dormire o di cibo.
* The end *
Sono
davvero emozionata per questo finale e mi sento meglio...
ora
come ora non sono nemmeno sicura di voler vedere la 3^ serie senza Marian...
Marian
è parte di Robin e senza di lei Robin Hood non può essere del tutto sé
stesso...
Spero
davvero di aver fatto provare qualche emozione anche a voi,
Fabiola