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Autore: _Syn    08/08/2010    1 recensioni
Raccolta Ed/Winry [scritta prima di leggere il capitolo 108]
Capitolo Uno [Dimostrare]: Winry si chiedeva spesso se cucinare e creare automail fosse la stessa cosa.
Capitolo Due [Casa]: “Ehi! Sono a casa!”
Capitolo Tre [Cambiare]: “Certo che non sei cresciuto quasi per niente, Ed.”
Capitolo Quattro [Bella]: “Sai, Winry... Sei stranamente bella.”
Capitolo Cinque [Capire]: La vita sedentaria non si addiceva a Edward Elric.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Pinako Rockbell, Roy Mustang, Winry Rockbell
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Finally home, finally mine

1. Dimostrare

Winry si chiedeva spesso se cucinare e creare automail fosse la stessa cosa. Quando vedeva sua madre tagliuzzare le cipolle o pelare le patate riconosceva in lei la stessa espressione tipicamente concentrata della nonna Pinako; anche lei aveva quegli occhi attenti quando riparava un automail o quando ne costruiva uno.

Non riusciva a trovare risposta, però. Sua madre, quand'era ancora in vita, le vietava di avvicinarsi alla cucina, perché era pericoloso. Aveva solo quattro anni, avrebbe potuto farsi male. La nonna, invece, ogni tanto faceva finta di non accorgersi della sua presenza e le permetteva di restare in officina, dove poteva assistere alla “nascita” di un nuovo automail.

E' difficile, nonna?” le chiese una sera.

Era tardi e la bambina era sgusciata fuori dalle coperte per controllare che sua nonna avesse finito di lavorare; capitava spesso che restasse in piedi fino a tardi per terminare un lavoro particolarmente difficile. Diceva che quando si comincia una cosa bisogna lavorarci senza sosta, che le mani raggiungono una certa armonia di movimenti sempre diversa, per questo è rischioso spezzettare qualsiasi lavoro.

Non se ci fai l'abitudine.” rispose lei, evitando di indagare sul motivo che aveva spinto la bambina ad alzarsi a quell'ora.

Posso imparare?”

Se lo vorrai, un giorno, ti insegnerò.” disse.

Gli occhi della bambina si spalancarono e le sue labbra si arcuarono in un sorriso felice. Non sapeva perché quel mestiere l'affascinasse così tanto. Era solo una bambina di sette anni, alla sua età avrebbe dovuto giocare con le bambole. Invece, da quando aveva cominciato ad osservare gli sforzi e il continuo lavoro di nonna Pinako, il suo sogno era diventato quello.




Ed!” esclamò, correndo a perdifiato per il sentiero.

Un bambino dai capelli biondi, affiancato da suo fratello minore – ma più alto di lui – si voltò, l'attenzione richiamata dalla voce di quella bambina.

Winry, ci farai fare tardi come al solito.” borbottò, infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloncini e con tutta l'intenzione di riprendere il suo cammino.

Lei si imbronciò e, una volta raggiunto, gli diede un pugno sulla spalla, urlandogli quanto fosse insopportabile e antipatico certe volte.

Al, come sempre, s'impegnò per evitare una rissa, ché Winry, nonostante l'aspetto carino e grazioso, era capace di trasformarsi in un maschiaccio e persino mettere al tappeto suo fratello.

Dai, Winry, dicci perché correvi in quel modo. E' successo qualcosa?” chiese gentilmente Al, sviando totalmente l'attenzione dei due l'uno dai modi insopportabile dell'altra.

Winry saltellò su un piede, sorridendo ancora.

Mia nonna ha detto che mi insegnerà a costruire automail!” esclamò, contenta.

Al le sorrise, dicendole che sicuramente avrebbe appreso dalla migliore e che un giorno sarebbe diventata una famosa meccanica.

La reazione di Ed fu più neutra, quasi disinteressata.

Brava. Buona fortuna.”

A lui interessava solo l'alchimia, quella strana scienza che Winry faticava a comprendere e che non le interessava affatto.

Diventerò così brava che dovrai ammetterlo anche tu!” alzò il mento, fiera, e li lasciò lì, in mezzo alla strada, mentre tornava a casa con una promessa nel cuore. Avrebbe cancellato dal viso di Edward quell'espressione neutra, disinteressata, dimostrandogli che anche lei valeva qualcosa.





Edward aveva deciso di andare via, di lasciare Resembool per diventare un grande Alchimista e trovare la Pietra Filosofale. Il suo più grande desiderio era riportare il suo corpo e quello di Al al loro stato originale. Per farlo, doveva lasciarsi il luogo dove tutto era cominciato alle spalle.

Sapeva che Winry avrebbe pianto, che zia Pinako avrebbe fatto “la dura”, senza comunque risparmiare né e lui né ad Al le solite raccomandazioni.

Sapeva anche che tutto quello che avrebbe abbandonato gli sarebbe mancato terribilmente. Ma non l'avrebbe mai ammesso. C'era qualcosa di molto più grande davanti a lui, qualcosa che un giorno avrebbe reso immenso ciò che avrebbe ritrovato a Resembool.

Perciò, mentre Winry controllava un'ultima volta l'automail che lei aveva sistemato e migliorato esclusivamente per lui, Edward le posò una mano sulla testa coperta da una bandana.

Winry si mordeva violentemente un labbro per non piangere, per dimostrare a Edward quanto fosse forte. Non sapeva perché, ma aveva sempre cercato di dimostrargli qualcosa; come se volesse affermare la propria esistenza e il legame che intercorreva tra loro.

Sei davvero brava, Winry.”

E quando quella lacrima le accarezzò il viso, non le importò niente.

  
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