10/08/2010
4 recensioniThe avenger of the white rose.
Note- i personaggi non mi appartengono, e questa storia non è stata scritta a scopo di lucro.
Edward Elric è cambiato!
Ormai non esiste più il ragazzino strafottente e fiero che era un tempo!
Ormai non esiste più quell’oro splendente nei suoi occhi!
Ormai è tutto perduto!
Edward Elric è cambiato, da quel giorno, da quel giorno maledetto dagli dei, Edward non è altro che un’anima nera, dedita all’omicidio.
Omicidi crudeli spinti dalla disperazione.
Ormai è l’unica cosa che lo fa sentire vivo!
Dopo la morte di suo fratello minore, una morte davvero orrenda, Edward prova solo odio.
Quello che può fare adesso, è uccidere mille e mille volte, rubare mille e mille anime, perché, da quando Alphonse è morto, lui, non riesce più a vivere, e l’unica cosa che riesce a fare adesso, è uccidere, l’unica cosa che sa fare adesso, è odiare.
-> flash back <-
Sono rinchiusi in una stanza buia, le finestre sono coperte dalle tende scure, che fanno appena entrare un raggio di luce.
Luce che va ad illuminare l’inferno.
- A-alphonse….perché?……… perché?……….neh……..AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH -
- ah ah ah ah ….. Su Edward…non piangere, presto raggiungerai il tuo caro fratellino, allo stesso identico modo ah ah ah ah -
Un uomo alto dai capelli neri e gli occhi di ghiaccio, ecco cosa vede Edward.
Un uomo che ha violentato, e squartato il corpo del fratello durante l’amplesso.
Lento, inesorabilmente lento, gli si avvicina, la camicia bianca imbrattata del sangue della persona che più amava al mondo.
Il coltellaccio con ancora alcune scie rosse stretto nella mano destra.
E gli si ferma di fronte.
Accarezza le sue guance con una mano, gli occhi bramosi, voleva quel corpo, quel magnifico seppur esile corpo.
Ma soprattutto, voleva vedere, quei magnifici occhi dorati, spegnersi di quella piccola luce che ancora restava.
Quei magnifici occhi, cui odio e terrore vi dimoravano.
E lento, ammaliatore come solo la morte può essere, poggia delicato le sue labbra su quelle ancora acerbe di Edward, le lecca con passione, le forza ad aprirsi sotto il suo tocco, mentre la mano sul mento liscio lo forza verso l’alto.
L’uomo si mette a cavalcioni sul ragazzo, il letto dalle lenzuola bianche e immacolate cigola per il troppo peso.
Con il coltellaccio accarezza il corpo nudo e tremante sotto di se, lasciando qualche scia di sangue.
- LASCIAMI STARE.. -
E lui non può fare altro che urlare, divincolarsi, cercare di slegare le corde che lo tengono legato al letto.
Ma tutta la sua forza non servono a salvarlo dalla violenza dell’ uomo.
Le sue lacrime e le sue urla di dolore non sono servite a niente, se non ad aumentare l’ eccitazione del suo carnefice.
- aaaaaaaah…-
L’ uomo viene con un gemito intenso, sporcando l’interno di quel corpo ormai non più puro.
E Edward ora lo guarda, terrore nei suoi occhi, perché adesso sa, che quel mostro, reciderà il suo corpo, come gia aveva fatto con suo fratello.
Ma al contrario delle sue aspettative, l’uomo lo guarda, adorante, e……felice!
Avvicina una mano verso il suo volto, lo accarezza dolcemente su una guancia, per poi abbassarsi sul suo orecchio, e sussurrare …..
- finalmente…finalmente ti ho trovato! -
E piange, piange quell’uomo mentre slega le corde dai suoi polsi, e lo abbraccia, dolce e possessivo.
Gli occhi di Edward si spalancano, non capisce quel che succede, sa solo che ora è libero di muovere le mani!
Le batte fra loro, e trasmuta il braccio meccanico in una lama.
I suoi occhi, ora non più terrorizzati, trasmettono solo odio, unico cenno di vita sul suo volto, apatico, e indifferente a quello che sta per fare.
Affonda la lama nel petto di quella bestia, che con tanta crudeltà, aveva ucciso la sua unica ragione di vita.
L’uomo sgrana gli occhi, e lo guarda.
Con le poche forze che ha in corpo, si solleva a guardare gli occhi dorati di quell’angelo decaduto.
Ma vi legge solo odio.
Allora sorride triste, e lo abbraccia, incurante della lama che affonda sempre di più.
- ah ah coff, adesso…coff coff…adesso sei come me…dolce..cofff …….Edward! -
E spirò, lasciando queste ultime, tremende parole.
-> fine flash back <-
Edward Elric è uno degli assassini più pericolosi di Central City.
Adesso, il suo soprannome non è più l’alchimista d’acciaio.
Adesso lui, è conosciuto come : il vendicatore dalla rosa bianca.
Su ogni scena di morte in cui i suoi piedi passano, sul corpo squartato delle sue vittime, lascia una rosa bianca.
Rosa cui petali, prendono il colore scarlatto del sangue.
Una vita impura, delinquenti e assassini sono le sue vittime, ma sempre vite sono.
Roy Mustang, è stato incaricato per il caso della rosa bianca
Il suo compito; scovare e arrestare Edward Elric.
E ancora non riesce a capacitarsene, il Flame alchemist, di cosa Edward sia diventato.
lui sapeva cosa era successo.
Edward stesso gli aveva raccontato quella disgustosa favola del terrore.
Ed è per questo che ora dà la caccia ad Edward.
Lo vuole salvare dalle tenebre.
Vuole salvarlo dal dolore e dal terrore che ha provato quell’infausto giorno.
Ed è per questo, che ora, con la pistola puntata su quell’esile corpo, sorride, chiedendo perdono.
E gli occhi dorati di Edward, per un momento si accendono, le sue labbra, per un momento si stirano in un sorriso.
- grazie,,,,,Roy -
Ed è così.
Che Edward Elric muore.
Di una morte dolce, quanto il perdono donatogli da quell’uomo che considerava come un padre.
Perdono e scuse, ricevute, da quell’uomo che gli aveva restituito la libertà.
E con essa….la pace.
fine