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Autore: Yoney    11/08/2010    1 recensioni
Lei: Bella, intelligente, solare, allegra, innamorata della vita ed ASSOLUTAMENTE contro Cambridge. Lui: Bello, simpatico, allegro, vivace, dolce, innamorato della vita ed ASSOLUTAMENTE contro Oxford. Lei: Figlia prediletta del preside di una delle due migliori università Inglesi. Lui: Futuro figlioccio del preside dell'università rivale. ASSOLUTAMENTE vietato innamorarsi! Ma quando il destino mischia le carte nessuno può più fare niente... Una Romeo e Giulietta moderna. Ambientato ai giorni nostri, in Inghilterra e con due protagonisti assolutamente fuori dal comune!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La nostra romantica

storia proibita.


                                                                                                                                                                   

Il nome del guaritore era acque profonde.
                                            era un anima, buona per natura,                                              
Compassionevole, paziente, onesta,
  virtuosa e piena d’amore.

                                                             Stephenie Meyer, L’ospite


- Una visita dal dottore -

Era inutile protestare, tanto non sarebbe servito a niente. Solo che ero così arrabbiata con mia madre! Mi sembrava di sentire ancora la sua voce che urlava:
« non mi interessa
se tu dici che stai bene, sei pallida come stella! Più tardi tuo padre ti porta dal dottor Rossi, e niente discussioni! »        
(Tra parentesi, stella è il suo barboncino!)
Io però non avevo nessuna voglia di andare dal dottor Rossi!
Non perché mi stesse antipatico e nemmeno perché mi sentivo sana come un pesce (in effetti avevo un po’ di nausea), l’unico motivo era che il dottor Rossi, che era un vecchio amico di papà, abitava a Cambridge, proprio a Cambridge!
Io odio quella città! È orrida e completamente piena di ignoranti, non ha un solo negozio decente e, come se non bastasse, nessuno, ma proprio nessuno, ti dice “buongiorno” o almeno “salve” quando entri in un posto, ma si limita a far scoppiare la bolla di chewing-gum o, se sono proprio dei santi in quel posto, ad alzare lo sguardo su di te!
Non riesco a capire come possa una persona, che ha frequentato Oxford, essersi ridotta a vivere in quel immondezzaio! Perché il dottor Rossi frequentò Oxford insieme a mio padre, che all’epoca era “un semplice alunno,figlio del direttore della scuola” come ama descriversi lui. Oggi è diverso, lui è il direttore e io la semplice alunna figlia ecc... a parte che io non vado all’università...
Comunque ora forse capite perché odio Cambridge.. Per la figlia del direttore della migliore scuola inglese non ci sarebbe potuta essere altra storia...

*****

Devo dire che il dottor Rossi è un bravissimo medico, è comparso pure in televisione per il suo genio, e, dato che mia madre anche per una leggera nausea si spaventa, ora ci troviamo sulla macchina di papà, guidata da Luigi (il nostro autista italiano), per farci le ore necessarie di viaggio per arrivare a Cambridge.
Sono un po’ nervosa, a me non piace essere visitata, mi fa sentire una bambola nelle mani di una bambina di quattro anni che mi gira e mi rigira in cerca di qualche cosa da aggiustare.
Anche se con il dottor Rossi è diverso, lui mi fa sentire a disagio con le sue supposizioni che, per carità, potrebbero anche essere giuste, ma che sono estremamente imbarazzanti, tipo:
« probabilmente è qualche affare di cuore»
Oppure  « è possibile che centri la pubertà»  osservazioni che, davanti a mio padre, mi imbarazzano non poco!
Però non ci posso fare niente se mia madre è estremamente paranoica, e che, “per la sua bambina”, vuole solo il miglior dottore d‘Inghilterra!
Però questa storia inizia a diventare noiosa, me ne rendo conto anche io, quindi continuiamo senza interruzioni pallose.
In pratica, era appena apparso il cartello su cui era scritto “Cambridge” che già mi veniva da vomitare. Ma tra tutte le centinaia di bellissime città che esistevano al mondo, proprio a Cambridge doveva trasferirsi il dottore?
Comunque non ci volle molto per arrivare al suo studio, per fortuna non c’era traffico e quindi non ho dovuto guardare quello squallore per più di tanto!
Ora Luigi sta parcheggiando nel parcheggio dello studio del dottor Rossi, io faccio per scendere ma papà mi ferma
-Ricordati di salutarmi Jeremy!- che sarebbe il dottor Rossi
Io lo guardo stupita, ero sicura che sarebbe sceso subito dietro a me
-Ma... perché? Tu non vieni?- gli chiedo confusa
-No, angelo mio, mi dispiace ma ho degli affari da sbrigare. Tornerò intorno alle 18:00, tu, se per caso finisci prima, aspetta lì buona buona, oppure fatti una passeggiata nei dintorni!-
1°: “ se per caso finisci prima... ” non è una cosa che si può dire, perché sono 15:30 ed è normale che finisca prima delle 18:00!
2°: rabbrividii all’idea di passeggiare vedendo per altre due ore e mezzo quell’orrido posto!
Lui mi vide rabbrividire e disse comprensivo:
-Lo so tesoro, anche a me questo posto non piace per niente, ma io ho da fare, quindi... Ci vediamo alle sei!-
Mentre parlava gli si chiuse il finestrino e, appena l’ultima parola finì di danzare nell’aria, la macchina sfrecciò via!
Io rimasi per un momento lì, a guardare la Mercedes nera che si allontanava velocemente, poi mi girai verso il portone e,con un grosso sospiro, entrai.
Lo studio del dottor Rossi era molto “cioccolatoso”, ecco, se c’è qualcosa che io e il dottor Rossi condividiamo è la passione per il cioccolato. Infatti il suo studio era colorato di tutte le varianti del marrone; la sala d’attesa era sul marrone chiaro, al centro della stanza ci stava un tavolino di cristallo, dentro al tavolo si vedevano un centinaio di semi marroni,del frutto del cioccolato.
Per sedersi invece c’erano due divani, color nocciolina, e tre poltroncine della stessa variante.
Il bagno invece era bianco,ma su ogni mattonella era disegnato,in alto a destra, un pasticcino al cioccolato diverso.
Quando la segretaria mi vide entrare, si alzò dalla sedia dietro la scrivania, che tra l’altro era marrone scuro, e mi salutò calorosamente:
-Ciao Ellie, come va?-
Io sorrisi e mentii:
-Hey Amy ciao, sono felice di vederti! A me tutto ok, e tu?-
-Bene grazie-
Non credo che metterò mai Amy nel mio testamento, ma forse lei pensa di si, perché mi tratta sempre come se fossi Paris Hilton. Però mio padre non lo può sopportare, anche se è normale, perché come io odio Cambridge, Amy odia Oxford e quindi anche mio padre!
Quando lui viene lei si sforza di sembrare gentile, ma non ha molto successo.. Però non capisco perché non odi anche me!
In quel momento una vecchietta uscì dallo studio del dottor Rossi, che la accompagnò fino alla porta dicendogli qualcosa a proposito di una medicina.
Chiusa la porta il dottor Rossi si voltò verso di me, a braccia aperte, ed esclamò:
-Ellineise Brook! Che piacere rivederti!-
Io feci una smorfia e dissi:
-Per favore, mi chiami solo “Ellie”,dottor Rossi!-
Lui, che a “dottor Rossi” aveva fatto una smorfia a presa in giro della mia, sorrise
-Ok, ma a patto che tu mi chiami Jeremy!-
Io, per tutta risposta, sorrisi.
Mi invitò nel suo studio, color cioccolato al latte e con i mobili color crema di cioccolato, e mi fece sedere su una poltroncina di piume d’oca.
-Allora- disse quando si fu sistemato dietro la scrivania -che cosa mi racconti?-
-Beh...- che gli raccontavo? -mia madre dice che sono pallida come il suo barboncino, e, beh sai com’è fatta lei, mi ha mandato di corsa qua!-
Lui rise e disse:
-Si, Rachel è sempre la stessa.-
Io non risposi... 
Poi continuammo a parlare, del più e del meno, della mia scuola, del mio futuro, dei miei progetti...
Alla fine glielo chiesi.
-Senti Jeremy- dissi, sottolineando la parola, lui sorrise. -Posso farti una domanda?-
-Se lo desideri...-
-Perdonami ma, una persona come te, così intelligente, piena di sogni e che... Ha frequentato Oxford, come ha fatto a finire a Cambridge?-
Lui sorrise, poi disse distrattamente, un po’ triste:
-E’ stato per via di mio nipote...-         
Io non capivo
-Tu hai un nipote?-
-Due, per la precisione, di cui tutti e due figli di mio fratello!-
-Hem... Tu hai un fratello?!-
Lui sorrise
-Si, si chiamava Christopher-
-Si chiamava?-
-Si, sai, la storia è un po’ lunga, non so se vuoi sentirla tutta..-
Io annuii e lo incoraggiai.
Jeremy si accomodò meglio sulla sedia ed iniziò:
-Mentre io ero ancora all’università con tuo padre, mio fratello si sposò con una donna di nome Leslye. Con loro grande felicità, pochi anni dopo, Leslye restò incinta di una bambina, purtroppo però, durante il parto, la bambina morì e mia cognata anche.
Era un caso molto strano e rarissimo ormai pochissime persone muoiono per parto, infatti c‘è chi dice che i dottori sbagliarono le dosi del calmante o che per sbaglio, nel fare il cesario, le avevano tagliato qualcosa di importante, ma comunque successe.
Christopher era distrutto dal dolore, se chiedi a tuo padre ti racconterà di un periodo di quattro mesi in cui non sono andato all’università per stare con mio fratello. Comunque, due anni dopo il mio diploma, lui si risposò e la moglie rimase incinta dopo pochi mesi.
Nacque quindi, senza complicazioni, una bellissima bambina, che ora ha 22 anni e che si chiama Amy.-
-Amy è tua nipote?- gli chiesi sbalordita
-Si. Comunque, sette anni dopo, quindi 15 anni fa, la madre di Amy partorì di nuovo un bambino e lo chiamarono Seth.
Ma un anno dopo tutti e 4 ebbero un grave incidente.
Si salvarono tutti. tranne mio fratello che morì poche ore dopo in ospedale.
Io allora, che a quell’epoca vivevo a Oxford, ma tu non te ne puoi ricordare perché non eri ancora nata. Mi trasferii qui, per aiutare India ad ’allevare il bambino di solo un anno.-
-Chi è India?-
-Mia cognata, una donna bellissima, Australiana, parla ben 5 lingue oltre l’inglese, tra cui il Francese, lo spagnolo, l’italiano, il cinese e l’arabo; sa ballare tutti i balli latino-americani ed
è capace di cucinare tutti i piatti Indiani, Cinesi, Francesi ed Italiani!-
-Wow...- l’unico commento che riuscii a fare
Lui annuì, poi disse:
-Allora, dai siediti sull’lettino che ti faccio qualcuna di quelle stramberie da medici e poi puoi andare.-
Mi fece l’occhiolino ed io sorrisi, poi mi alzai dalla sedia marrone e mi sedetti sul lettino, alzai la maglietta azzurra fin sotto il seno e la legai con un nodo.
Lui prese quell’aggeggio strano per misurare il battito del cuore e, alzando un po’ la maglietta dalla parte di dietro, me lo posò sulla schiena, poi mi batté un martelletto sul ginocchio e mi fece altre di quelle cose che di solito fanno i medici.
Finito di ispezionarmi si levò gli occhiali e si sedette dietro la scrivania.
-Non hai niente di grave, probabilmente è qualcosa che hai mangiato ieri, prendi solo un po’ di tisana e vedrai che ti passa tutto. Puoi tranquillizzare Rachel.-
Io non mi alzai nemmeno dal lettino, rimasi seduta lì, con la maglietta alzata, ad ascoltarlo.
Lui dopo un po’ guardò l’orologio e disse:
-Dovrebbe arrivare tra poco...-
-Chi?- chiesi io
-Mio nipote- rispose -Così te lo presento!-
In quel momento sento bussare, non faccio nemmeno in tempo ad alzarmi dal lettino o ad abbassarmi la maglietta che la porta si spalanca.
Fu allora, in quel preciso istante, che l’angelo entrò nella mia vita…      



Angolo dell'autrice:
Salve a tutti ragazzi! Che ne dite, vi piace la mia nuova ff?
E' una revisione, l'altro giorno guardavo tra i vecchi file e l'ho vista: *Toh* ho pensato *E questa?*
Ho iniziato a scriverla tipo qualche anno fa, poi mi bloccai.
Notai che la storia non era proprio malaccio, anche se il modo di scrivere era abbastanza infantile.
Allora ho iniziato un po' a rivederla.
Molte cose l'ho lasciate scritte in quel modo, infatti, probabilmente, non riconoscerete del tutto il mio stile...
Vabbene, comunque ditemi che ne pensate, che, se non vi piace, la tolgo. xD
E l'idea? Vale la pena continuarla? Bah, io per ora posto il primo capitolo.
Ah, è strutturata in un modo abbastanza particolare.
Un capitolo sarà dal punto di vista della protagonista femminile, e uno da quello maschile.
Sicuramente saranno più belli quelli dal punto di vista di lei, dato che non sono proprio un'esperta del pensiero maschile.. ^^
Vabbene, vi lasci e vi mando un bacio.
Vostra Ellena<3
   
 
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