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Autore: gaga96    11/08/2010    1 recensioni
Ciao a tutti! Questa fanfic non ha niente a che fare con quella precedente, "L'apparenza inganna". "Tutto inizia con un normale vampiro assetato del sangue di Bonnie...ma se dietro di lui ci fosse qualcun'altro di più potente? Qualcosa che non si può distruggere nel mondo reale? Riusciranno i nostri amici a distruggere anche questa minaccia? Leggete e lo scoprirete!"
Genere: Azione, Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Primo Capitolo

-No, ho detto che non voglio questi fiori!- sbraitò la rossa, nervosa data la situazione in cui si trovava.

-Certo, signorina! Sarà fatto.- Disse la commessa attraverso il telefonino. Si trovavano in una boutique di abiti per matrimoni. La ragazza si guardò attraverso lo specchio: una cascata di capelli rossicci, lunghi fino al gomito, a forma di onde del mare, che ricoprivano un bellissimo vestito color bianco latte, tutto ricamato e lungo, come le dame dell’Ottocento. La ragazza era veramente splendida, nonostante avesse una faccia visibilmente agitata.

-Rilassati!- le disse la sorella.

-Lo so…ma non ce l’ha faccio proprio!- rispose l’altra.

-Oh, andiamo! Non ti capisco! Ti stai per sposare con un bel ragazzo biondo con gli occhi azzurri! Qual è il problema?-

-Non lo so…insomma, sto per sposarmi! Non avrei mai creduto che potesse succedere una cosa del genere!- disse la promessa sposa, con gli occhi lucidi. La sorella si alzò e l’abbracciò, cercando di tranquillizzarla.

-Ok…grazie mille!- disse l’altra. Si asciugò le lacrime e si tolse il vestito, per poi andarlo a pagare. La damigella era proprio fiera di sua sorella e la invidiava per aver trovato un bellissimo ragazzo come quello e, soprattutto, affidabile. Il matrimonio sarebbe stato il giorno dopo e bisognava prepararsi.

 

-Allora, come sto? Sono truccata bene? Sono tutti presenti? Quanto manca?-continuava a ripetere la bella sposa, rivolta alla damigella.

-E’ quasi ora, mettiti tranquilla…sei bellissima!- disse, abbracciandola, cercando di trasmetterle tranquillità. La damigella si guardò allo specchio, accanto alla splendida sposa, con i lunghi capelli raccolti da forcine argentate e il velo davanti agli occhi, mentre la sorella portava un lungo vestito lilla, stretto sul bacino e che ricadeva in modo quasi armonioso sulle gambe, fino a toccare terra. Anche la damigella era molto bella, con i suoi capelli sciolti con una forcina lilla che le tirava indietro la ciocca di capelli a destra del viso e una collana. Due sorelle bellissime. Si prepararono per partire e, non appena la marcia nuziale cominciò a suonare, la damigella, con in mano un mazzo di rose rosse come i capelli, partì a ritmo, superando il corridoio pieno di gente della chiesa, sorridendo, per poi fermarsi nella parte destra dell’altare e ammirare la sposa, che avanzava con passo sicuro ed emozionato, verso la persona che amava più di ogni altra cosa e con cui avrebbe passato l’intera vita. La cerimonia passò velocemente, fino ad arrivare al momento più dolce e delicato.

-Sì, lo voglio- mormorarono i due neo-sposi, con la voce tremante dall’emozione, per poi scambiarsi l’anello che li avrebbe tenuti legati per sempre, nel bene e nel male, finchè morte non li avrebbe separati. La festa che si ebbe dopo fu molto divertente. Si trovavano in una specie di gazebo, ornato da enormi rose bianche e grandi vasi contenenti questi fiori. Il gazebo, i tavoli e le sedie erano tutte bianche e un’orda di persone si divertivano a ballare in coppia sulla pista da ballo, mentre sul piccolo palcoscenico suonava una band. Ad un certo punto ognuno si ritrovò seduto al proprio posto, con davanti il tavolo con la tovaglia bianca a forma di cerchio, con almeno dieci persone.

-Vorrei brindare a questo giorno…il più bello della mia vita! Ringrazio ognuno di voi per essere qui e i miei familiari, ma soprattutto vorrei ringraziare una persona: mia sorella. Vorrei fare un applauso a Bonnie, mia sorella, la mia damigella d’onore che mi  ha seguito e consigliato per tutto il tempo. Un applauso!- e dopo questo, ognuno applaudì, per poi iniziare le danze. Bonnie era arrossita e, dopo che tutte le coppie si erano alzate, si era diretta verso il buffet. Prese un po’ di champagne e osservò le coppie danzare, invidiandole leggermente. Vide Stefan e Elena ballare, uno aggrappato all’altra e non appena Elena si girò, Bonnie la salutò sorridendo e facendo un cenno con il bicchiere. Rimase lì a fissare il posto. Ormai era buio ed era abbastanza stanca, ma doveva rimanere lucida. Di sicuro lui si sarebbe fatto vivo. Quel maledetto vampiro millenario non la smetteva di tormentarla! Di sicuro si sarebbe fatto vedere, per darle fastidio. Dovevano distruggerlo perché era molto pericoloso e l’aveva già morsa due volte e non voleva ripetere lo stesso dolore. Continuando a pensare, Bonnie sorseggiò lo champagne mentre osservava i danzanti.

-Sicura di reggere gli alcolici?-disse una voce profonda e beffarda di fianco a lei, che le mise i brividi.

-Damon, non sono così debole!- rispose Bonnie, senza staccare gli occhi dalle coppie.

-Non si sa mai…non vorrei che mi vomitassi sulle scarpe!- disse, avvicinandosi.

-Oh, tranquillo…non ti vomiterò addosso!-rispose Bonnie, senza distogliere lo sguardo. Se non lo guardava riusciva a controbattere!

-Beh, guarda Elena e Stefan…ballano bene insieme…-disse con tono strano e misterioso. Bonnie fece un’espressione confusa.

-Cos’è, un nuovo modo per invitarmi a ballare?-

-Più o meno.-rispose, facendo un sorriso beffardo.

-Mmh, interessante. E cosa pensi che ti risponda?-

-Beh, un ‘sì’ non mi dispiacerebbe affatto!- disse, mettendo una mano sotto il mento di Bonnie e girandola verso di sé. Bonnie si immobilizzò. Era bellissimo!

-Grazie…-disse lui, sorridendo, per poi continuare: -Mi concedi questo ballo?- chiese, baciandole una mano senza staccarle gli occhi di dosso. Bonnie rabbrividì e iniziò ad avvampare violentemente.

-Ehm…io non so…forse dovremmo controllare che…-balbettò.

-Tranquilla…lo faccio per questo! E’ tutto calcolato.- disse.

-Che vuoi dire?-

-Beh, se sei con me sei protetta, no?-

-Oh, avevi già programmato tutto?-

-Ma certo! Ogni singolo particolare per prenderlo!- disse lui, mandando in frantumi quel bellissimo momento. Bonnie cambiò completamente espressione e accettò di malavoglia. Damon la trascinò per una mano sulla pista da ballo. Iniziarono a ballare a distanza di venti centimetri, senza toccarsi. Bonnie era piuttosto imbarazzata, mentre Damon aveva una strana espressione dipinta sul volto, che la ragazza non capì. Non scambiarono parola e Bonnie, intanto, ne approfittava per guardarsi attorno, nel vano tentativo di trovare quel vampiro. In circostanze diverse avrebbe dato di tutto per essere lì a ballare con lui, ma data la situazione avrebbe preferito essere attaccata e vedere l’altro tipo. Ad un certo punto, sentì gli altoparlanti che annunciavano di trovarsi un accompagnatore o un’accompagnatrice e iniziò un lento. I due si fermarono e si fissarono. Improvvisamente, Damon strinse a sè Bonnie, mettendo le braccia sulla sua schiena. Bonnie avvampò e si agitò più di quanto già non fosse e mise titubante le sue braccia attorno al collo gelido di Damon. Bonnie iniziò a tremare e enormi brividi la percossero, mentre danzavano lentamente a ritmo della musica. Damon fece un sorrisetto compiaciuto quando vide che Bonnie abbassò lo sguardo, piuttosto agitata.

-Faccio sempre questo effetto…-mormorò Damon.

-Dopotutto, il mio fascino va oltre i normali standard!- disse, sorridendo.

Bonnie alzò la testa.

-Il tuo orgoglio non ha limiti, vero?- mugugnò.

-Oh, no! Soprattutto se la mia streghetta inizia a sudare e ad agitarsi al solo vedermi!- mormorò, continuando a fare quel suo sorrisetto splendido!

-Oh…beh, insomma, cioè…- balbettò, senza trovare qualcosa di sensato da dire.

-Sei deliziosa quando ti arrampichi sugli specchi!- ridacchiò. Poi si avvicinò e, a tutta velocità, la baciò. Bonnie ci rimase di sasso. Infatti, non si mosse per qualche secondo, finchè non si accorse che Damon stava cercando di far passare la lingua.

“Troppo veloce, troppo freddo, troppo…troppo!”pensò e tornò con i piedi per terra. Spinse Damon indietro, con tutta la forza che poteva mettere e, infine, guardandolo dritto negli occhi, diede il più forte schiaffo che la ragazza avesse mai dato.

-Damon, io non sono Elena! E non sono un giocattolo! Mettitelo bene in testa, perché se succede un’altra volta scordati di vedere la gola di qualcuno, perché vedrai solamente un paletto di legno nel tuo petto!- gli sibilò, per poi girarsi e tornare al buffet.

“Stronzo…brutto stronzo bastardo! E stupida a me!”continuava a pensare Bonnie, mentre si riempiva un altro bicchiere di champagne fino all’orlo. Si sentiva umiliata e il sangue le era andato alla testa, annebbiandole per un momento la vista. Ribolliva di rabbia e se qualcuno l’avesse disturbata mentre beveva, probabilmente lo avrebbe investito con una scarica di potere molto, molto potente!

-Ehilà, Bonnie!- sentì una voce femminile pronunciare il suo nome, ma non ci diede caso, visto che stava ripensando a cosa le era appena successo.

-Bonnie!- esclamò, mettendole una mano sulla spalla. Bonnie si girò di scatto, con una faccia che avrebbe intimorito chiunque, tranne lei: Meredith.

-Accidenti, che ti è successo?- chiese, senza sbilanciarsi troppo.

-Damon…mi ha baciata…-mugugnò.

-Oh…beh, non è la prima volta…pensavo ti piacesse.- esclamò Meredith.

-Sì…ma era falso. E…- Bonnie si bloccò di colpo.

-Che c’è?- chiese l’amica. Senza distogliere lo sguardo da un ragazzo, Bonnie sussurrò: -Eccolo! Chiama gli altri!-

-Cosa? Non ti lascio qui da sola!- disse, dopo aver visto a chi si riferiva.

-Vai a chiamare Stefan! Io non posso, se ne accorgerebbe e scapperebbe! Fidati, Meredith!- disse Bonnie, guardandola dritta negli occhi.

-Sono diventata molto potente, posso difendermi! Fidati!-

-Ok, ma non metterti nei guai!- disse, correndo alla ricerca di Stefan. Bonnie sorrise e tornò a controllare nel punto dove aveva visto il vampiro e si immobilizzò: era scomparso! Senza darlo a vedere, cominciò a girare a scatti la testa a destra e a sinistra, alla ricerca di quegli occhi grigi e quei capelli marroni scuro.

-Ciao, tesoro…-sussurrò una voce agghiacciante alle sue spalle. Bonnie sussultò e rimase immobile.

-Tarner…sapevo che non avresti tardato ad arrivare…- mormorò con voce tremante.

-Già…mi conosci troppo bene…vero, dolcezza?- sussurrò al suo orecchio e Bonnie rabbrividì.

“Scappa, scappa, scappa!”continuava a dirle una vocina dentro di lei. La rossa non fece in tempo ad appoggiare il piede destro per iniziare a scappare, che qualcosa di appuntito le bucò la pelle del collo: e non erano i canini.

-Mi dispiace, dolcezza, ma non ti permetterò di scappare dai tuoi amici…- le disse, mentre lei crollò a terra e la prese in braccio.

 

   
 
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