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Autore: Elelovett    11/08/2010    4 recensioni
“Dimmi che tu sei mia, di’ che mi ami e lui vivrà, se tu mi dici no, lo sai, lo ucciderò. Dimmi chi vuoi: è questo il ponte fra di noi!” Come poteva Erik chiederle una cosa simile? Ormai era certa che non poteva mentire. “Io amo Raoul!” gridò tra le lacrime.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Dimmi che tu sei mia, di’ che mi ami e lui vivrà, se tu mi dici no, lo sai, lo ucciderò. Dimmi chi vuoi: è questo il ponte fra di noi!"

Come poteva Erik chiederle una cosa simile? Christine fissava sconvolta il Fantasma tirare con tutte le sue forze la fune con la quale aveva abilmente legato Raoul all’inferriata. Il ragazzo poteva essere strangolato in un secondo, e tutto spettava a lei.

" Ti mentirà se vuole salvarmi!" gemette Raoul, ma Erik parve ignorarlo, anzi, strattonò la corda ancora di più.

Christine sussultò sentendo le lacrime rigarle il viso…Forse era un incubo, quello non poteva essere il suo Angelo della Musica!

" Io ti ho dato tutta me stessa, mi fidavo di te!" disse seria, cercando di mantenere il controllo.

"Metti alla prova la mia pazienza…Prendi una decisione!" tuonò Erik spietato, mentre Raoul gemeva per la corda.

Christine, nel panico più totale, passava il suo sguardo tra l’amato e il Fantasma. No, non era così che doveva finire…

"Non puoi costringermi a fare questa scelta, lo sai!" supplicò, ma il Fantasma non aprì bocca.

La ragazza si sentì mancare la terra sotto ai piedi, i sotterranei vorticavano intorno a lei confondendola, mentre i gemiti di Raoul riecheggiavano lungo le fredde mura di pietra. Se avesse detto la verità Raoul sarebbe morto, l’unico modo per salvarlo era rinunciare alla propria vita per donarla a Erik…Per sempre. E almeno si sarebbe confortata all’idea che il suo amore, pur lontanissimo da lei, viveva. Ma era pronta a consegnare il suo cuore a Erik? Lui la affascinava col suo canto, aveva bisogno di lei e la faceva sentire quasi eterea, ma quello che aveva fatto nelle ultime settimane la terrorizzava e non era sicura che l’avrebbe più visto nello stesso modo. Sapere che l’uomo con cui condivideva l’oscurità aveva tentato di uccidere Raoul, che le sue mani avevano strangolato vite innocenti…Che in un accesso di rabbia avrebbe potuto farle del male, come quando lei gli aveva tolto la maschera…La musica del Fantasma avrebbe veramente nascosto tutto questo, rimuovendolo per sempre dai suoi ricordi?

Raoul, lei doveva stare con Raoul, sotto la luce del sole…Forse avrebbe fatto in tempo a salvarlo, perché ormai era certa che non poteva mentire.

"Io amo Raoul!" gridò tra le lacrime.

Subito si mise a correre verso di lui, ma era troppo tardi: al suo grido il Fantasma, diventato livido, aveva strattonato la corda senza pietà e Raoul si era contorto nel dolore fino a far ricadere la testa sul petto. Era morto.

Christine lanciò un grido straziante cadendo in ginocchio nell’acqua del lago. Come aveva potuto pensare che il Fantasma le avrebbe dato tempo di ricontrattare? In fondo i patti erano stati chiari…

Solo quando vide la ragazza piangere convulsamente Erik si accorse di ciò che aveva fatto. Mollò la corda e rimase immobile, tremando. La gelosia che ancora gli bruciava in corpo mista ad un senso di soddisfazione l’aveva portato al più estremo degli atti. L’aveva ucciso davvero, quell’insulso damerino. Ma aveva distrutto Christine con lui, e questo non l’aveva messo in conto. La ragazza continuava a gridare il nome dell’altro, ed Erik si sentì per la prima volta davvero un mostro. Eppure gliel’aveva detto, l’aveva avvertita che l’avrebbe fatto! Non poteva che aspettarselo… Ma ripensando alla situazione in cui aveva messo la sua adorata Christine si detestò con tutte le sue forze. L’aveva avvertita, sì, ma che razza di demonio era stato solo a proporle una cosa simile! E che senso aveva averla adesso, adesso che lo odiava più che mai? Si inginocchiò nell’acqua accanto a lei, anche lui piangendo.

" Christine…Che cosa ho fatto…?"

Quando lei lo guardò Erik indietreggiò: nello sguardo della ragazza non leggeva semplice odio, ma la più tetra disperazione, delusione e una rabbia cieca.

"Tu non sei il mio Angelo della Musica! Sei un mostro, e non importa dietro quante maschere potrai nasconderti, rimarrai sempre un mostro!".

Ferito da quelle parole, che però si aspettava, Erik tentò di toccarla.

"Christine, ero geloso…Io ti amo Christine, solo ora capisco che per vederti felice avrei dovuto lasciarvi liberi…Potrai mai…"

"Non mi toccare!"

Christine indietreggiò come se avesse toccato un ferro ardente e scoppiò nuovamente a piangere. Da lontano riecheggiavano le voci delle guardie e dei collaboratori dell’Opéra che con torce e fucili stavano venendo a stanare il Fantasma. Erik trascinò di peso Christine verso l’organo.

"Dobbiamo fuggire, ci troveranno…"

Poi realizzò che era lui che cercavano, e a lei non avrebbero fatto niente. Ed era giusto che lui si consegnasse, dopo ciò che aveva fatto…La sua Christine infelice era il peggiore dei crimini.

Mentre pensava queste cose le guardie arrivarono sulle rive del lago sotterraneo. Christine li vide e senza pensarci un attimo afferrò il mantello nero che Erik aveva abbandonato su una sedia, lo indossò e saltò verso l’acqua. Fu questione di un secondo, Erik se ne accorse troppo tardi: nell’impeto le guardie videro una figura nera scattare verso di loro e credendo che fosse il Fantasma spararono. Il corpo di Christine ricadde a terra mentre era ancora sospeso a mezz’aria, mentre Erik gridava disperato. Si era finta lui per essere colpita e raggiungere così la sua unica ragione di vita.

Il Fantasma, senza curarsi minimamente delle guardie, piombò su di lei piangendo e tentò inutilmente di farla alzare, chiamandola come un pazzo. Ma sapeva che era morta, così si arrese e abbracciò singhiozzando quel corpo privo di vita, eppure così bello anche nella morte. Le guardie si strinsero intorno a lui sconvolte da ciò che avevano fatto, ma con il sangue freddo necessario ad andare in fondo alla faccenda. Lo afferrarono tutte nello stesso momento per arrestarlo, ma Erik, con una forza sovrumana dovuta alla tragica perdita di Christine, si liberò dalla presa e li scaraventò tutti a terra con un colpo. In un attimo prese in braccio il corpo della ragazza.

"No, non ci avrete mai!" gridò fuori di sé.

E sparì nell’oscurità, schivando le pallottole che lo raggiungevano alle spalle. Nessuno lo rivide mai più, e chissà che lui e Christine riposino nello stesso luogo, nelle profondità più occulte del teatro dell’Opéra.

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Un tantino troppo drammatica? Forse sì, mi sono lasciata un po' andare, ma credo che se Christine avesse scelto Raoul le cose sarebbero andate così. E poi si sa che la storia del Fantasma non è mai stata tutta rose e fiori. Ringrazio in anticipo tutti quelli che recensiranno (perché lo farete, vero? *sbatte le ciglia e fa gli occhioni a Gatto con gli Stivali di Shrek*).

E ne approfitto per ringraziare della bellissima recensione all'altra mia storia GiulyRedRose...Davvero, mi ha fatto piacere leggere cosa ne pensi ed è forse la più bella recensione che abbia mai ricevuto...Grazie!^^

  
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