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Autore: LaMicheCoria    11/08/2010    4 recensioni
-Ehi..- cominciò debolmente Snow, scostando una ciocca di cappelli biondi dal visino arrossato della figlia –Cosa credi che stiano facendo Fang e Vanille?- Hope non aprì nemmeno gli occhi; un sorriso gli si distese sulle labbra e rimase qualche istante senza parlare. -Vanille sta sorridendo- rispose.
Gran Pulse, tre anni dopo. Snow e Hope e l'unica cosa che permette al ragazzo di andare avanti..(Partecipa all'11 FOTM del Fan Fiction World Forum)
Do something for me, will you? Keep smiling. It makes me happy when you smile. -Hope Estheim, Chapter 11- [Hope/Vanille]
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Autore: Nemeryal
Titolo: Keep Smiling
Fandom: Final Fantasy XIII
Personaggi: Hope Estheim, Snow Villiers
Pairing: Hope/Vanille
Genere: Malinconico, Slice of Life
Ambientazione: Tre anni dopo la fine del gioco
Avvertimenti: One Shot, Spoiler!, Missing Moments
Musica: Final Fantasy XIII Original Soundtrack – Hope’s Theme
Note: Questa fan fiction partecipa all’11 FOTM (Malinconico) indetto dal Fan Fiction World Forum. (Numero minimo di parole: 550 / Numero massimo: 1500)
E’ la prima volta che scrivo sul fandom di Final Fantasy XIII. Forse non quel capolavoro cui la Squaresoft/Squarenix ci aveva abituato, ma, sicuramente, dopo Final Fantasy XII questo gioco è un primo passo per rimettersi sulla vecchia carreggiata.
Attenzione all’avvertimento Spoiler! Dato che la fan fiction è ambientata alla fine del gioco! Quindi, non ditemi che non vi avevo avvertito! Eviterò un riferimento vero e proprio per il finale, fate attenzione comunque..
Non so quanto questo pairing sia apprezzato nel fandom italiano, né se viene minimamente calcolato in quello straniero. Comunque, tentar non nuoce, no?

Numero di parole: 552 (http://www.wordcounttool.com/)
Dedica: alla mia onei-chan! Ti prometto che riuscirò a battere di nuovo il boss finale per vedere il filmato XD Ce l’ho fatta una volta, posso farlo ancora!
Ringraziamenti: alla mia onei-chan cui rompo sempre le scatole per farmi correggere le bozze!

 

Keep Smiling

 

Do something for me, will you? Keep smiling.
It makes me happy when you smile.

-Hope Estheim, Chapter 11-

 

C’era un momento, su Gran Pulse, in cui tutte le paure si cancellavano, portate via dal vento che spirava lieve dalla Pianura di Archylte.
Al tramonto, il sole si scioglieva in lacrime sulle creste di roccia, e i suoi raggi scarlatti lampeggiavano un’ultima volta contro il cielo già cupo, prima di fondersi col manto nero della notte.
In quei momenti, quando il tramonto tingeva di rosso la Fontana di Cristallo che avvolgeva Cocoon e lo teneva sospeso sopra il cielo di Gran Pulse, i ricordi parevano alzarsi con un sospiro dal terreno umido per la pioggia appena passata, tendendo le braccia impalpabili verso la luce soffusa e riempiendosi, anche solo per qualche istante, del colore della vita.
Fluttuavano come spiriti sopra quel mondo selvaggio, accogliendo nel loro abbraccio tutti i sospiri, tutte le lacrime che si alzavano, al pari di soffi gelidi, dalle case brune dei vecchi abitanti di Cocoon, che ancora rimpiangevano le loro città, i loro cari, persino i Fal’Cie e la vita agiata che era permesso loro di condurre grazie a quegli esseri antichi e onnipotenti.
Con un soffio, uno spirito della memoria carezzò gli occhi chiusi di Hope Estheim, poggiato contro la staccionata della propria casa, il viso rivolto alla Fontana di Cristallo e i raggi del sole che colavano vermigli dal capo e dal volto, forse a memoria di tutte le vite che lui stesso aveva spento per rendere gli abitanti di Cocoon finalmente liberi.
Accanto a lui, Snow Villiers ninnava piano la piccola Neige, di soli due anni, che dormiva beata con la testolina poggiata sulla spalla del papà e i piccoli pugni chiusi attorno al suo soprabito chiaro.
 Il silenzio li circondava con la stessa dolcezza di una madre che abbraccia i propri figli, ed  era rotto solo dal frusciare dell’erba e dallo zampettare quieto di qualche insetto lungo le assi della staccionata, o dal tenue pigolare di un uccello in lontananza.
-Ehi..- cominciò debolmente Snow, scostando una ciocca di cappelli biondi dal visino arrossato della figlia –Cosa credi che stiano facendo Fang e Vanille?-
Hope non aprì nemmeno gli occhi; un sorriso gli si distese sulle labbra e rimase qualche istante senza parlare.
-Vanille sta sorridendo- rispose.
Snow batté le palpebre, confuso, per poi girarsi verso il ragazzo; stava per chiedergli come potesse saperlo, come potesse esserne così sicuro, quando vide la Fontana di Cristallo specchiarsi nei suoi occhi limpidi, resi scarlatti dalla luce del tramonto, e il corpo teso in avanti, come in ascolto di qualcosa, di una voce lontana. Sbuffò divertito e scrollò il capo, solleticando con il dito la guancia paffuta della piccola Neige.
-Hai ragione- ammise, mentre la piccola apriva gli occhioni scuri e fissava il papà con sguardo stranito –Sta sorridendo-
Hope annuì e prese un respiro profondo; si allontanò dalla staccionata e si voltò, diretto a casa, quando un ultimo soffio di vento, più forte degli altri, lo circondò, cingendogli la schiena e adagiandosi dolcemente su di essa.
Il ragazzo aprì il piccolo cancello, con il vento che rideva allegro e argentino accanto a lui.

 

Vanille, fa’ qualcosa per me, d’accordo? Continua a sorridere.
Solo se sorridi io riesco ad andare avanti.

   
 
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