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Autore: Martiverse    14/08/2010    4 recensioni
Sognavo spesso un ragazzo:
Aveva i capelli rossi come il fuoco, gli occhi verdi come la pelle di un rettile.
...però svegliandomi mi rendevo conto che era tutto un sogno…
Lo stesso stupido sogno…
[Happy AkuRoku Day in ritardo di un minuto][lol]
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Axel, Roxas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho sognato un ragazzo.
Aveva i capelli rossi come il fuoco, gli occhi verdi come la pelle di un rettile.
Indossava un cappotto nero di pelle lucida, ocra quando le lingue di fuoco si riflettevano sulla stoffa.
Era un sogno frenetico, di fuga e combattimenti.
Stavo scappando…ma non ricordo da cosa.
Delle ombre mi inseguivano ma non riuscivo a distinguere le loro forme celate nella notte.
Sentivo il mio respiro ansante per la corsa, ed in mente mi balzavano mille altre scene.
Ad ogni passo, ogni fiato, un respiro ansante prendeva la forma e consistenza di altro.
Non stavo più correndo, ero sdraiato su un letto in una stanza bianca.
Fuggivo, mille occhi gialli dietro di me.
Labbra posate sulle mie, lacrime su un volto dagli occhi che non ne potevano versare.

Una voce squillante, sembra felice.
“Roxas?”

Il rumore ritmico e ticchettante che fanno i talloni degli stivali battendo contro la torre ad orologio.
E’ pacato e calmo, non hanno fretta…ricorda lo scoccare delle lancette sotto di loro ed il tempo passa, vola.
Sembra ieri il giorno in cui si sono incontrati…solo un giorno da quando sono saliti lassù a mangiare un ghiacciolo assieme osservando con nostalgia il mondo sotto di loro proseguire ignaro della loro presenza…
…come se non esistessero…
Eppure sono lì assieme come ogni giorno e silenziosi guardano l’orizzonte…
C’è aria di cambiamento

Ho sognato di cadere mille e mille volte, affondare in acqua e riuscire a respirare.
Ho sognato un isola, ed il ragazzo dai capelli rossi era lì sulla riva del mare…così vivo da sembrare reale.
Ma poi mi svegliavo e mi rendevo conto che era tutto un sogno…lo stesso stupido sogno…

“Pensi davvero che questo mondo sia reale?”
Axel abbassò la mano con il ghiacciolo e schioccò la lingua due volte per far riacquistare sensibilità alle labbra impastate. Inclinò appena la testa verso Roxas inarcando un sopracciglio fine per osservare con muta perplessità il suo volto rilassato dall’espressione spenta.
I bagliori guizzanti della luce del tramonto creavano sulle sue guance morbide e nel suo sguardo curioso dei riflessi oltremodo vitali.
Era così chiara la sua pelle, così soffice il suo viso…sobbalzò sentendo un rivolo fresco di acqua zuccherata scivolare sulla pelle.
“Che vuoi dire?” chiese leccandosi una mano di fretta nel tentativo di non far colare il ghiacciolo su tutto il suo polso ma molte gocce sfuggirono per andare ad infrangersi sulla superficie liscia del campanile…ritmiche e lente come il battito di un cuore…
Roxas fece spallucce e gettò giù il bastoncino del suo ghiacciolo appena finito.
Lo osservò cadere veloce, fare una mezza piroetta su se stesso e poi diventare solo una macchia sfuocata color crema che rimbalzò sulla strada senza far percepire alcun suono.
“Come sai che è reale?” chiese ancora “Come fai a dire se tutto, tutto questo esiste se noi per primi ci troviamo qui e…” si interruppe e si stinse le braccia al petto “…e non esistiamo?”
Axel lasciò definitivamente perdere il suo lavoro di salvataggio-ghiacciolo e lo inclinò per far scolare le gocce verso il basso. Sorrise verso Roxas non solo con la bocca ma con lo sguardo, l’espressione, ogni singola particella del suo corpo.
Axel aveva un sorriso magnifico.

Muove le labbra ma non riesco a capire quello che dice.
Ha delle labbra bellissime che mi fanno salir la nostalgia d’un bacio…stupido per uno come me, che non ha mai baciato nessuno.
Hayner dice di aver baciato Olette una volta…ma non so se credergli, Hayner racconta un sacco di cavolate…
Eppure quelle labbra sembrano un ricordo nella mia mente, come quelle lacrime viola sugli zigomi…
Che buffi sogni che faccio, anche quando non mi addormento.

“Sei felice, Roxas?”
La domanda lo aveva colto alla sprovvista ed Axel aveva osservato divertito i suoi occhi sgranarsi diventando due immensi pozzi color del mare.
“Allora?” lo aveva incalzato tirandogli una leggera gomitata mentre il ghiacciolo stretto nella sua mano schizzava macchiando d’azzurro i suoi stivali lucidi “Se fossi felice avresti la prova della tua esistenza, no?”
“Beh…non saprei.” Borbottò Roxas incupendosi “Come si fa ad essere felici?”
Fu allora che Axel si sporse verso di lui e ne catturò le labbra veloce come un gatto che acchiappa una farfalla. Nel esatto momento in cui Roxas chiuse gli occhi invaso da un insano calore, sapendo di essere arrossito e vergognandosene terribilmente. Era quella la felicità?
Tutto si dissolse in un attimo perché si accorse, nell’euforia del momento…che si, c’era.
Tu-tum.
Il suo cuore batteva.
…e batteva per lui…

“Avrei voluto rincontrare Roxas…”
Axel sogghignò in una smorfia pregna d’una cinica nostalgia verso quello che avrebbe potuto fare…ma che si era lasciato sfuggire in un soffio.
Era stupido pensare che stava sparendo per lui…stupido e così logico.
Dal primo momento in cui aveva visto Roxas qualcosa nel suo petto gli aveva gridato “Sarà la tua morte…una dolce morte.”
L’aveva capito subito che Roxas non era come loro. Che era diverso, che qualcosa lo aveva. Forse un cuore, forse no…ma vicino a lui…
Stava cadendo a pezzi, di lui non rimanevano altro che brandelli. Si voltò verso Sora ed il suo sorriso si tinse d’amarezza.
“Lui mi faceva sentire…come se avessi un cuore…”

Stamani è stata una strana mattina.
Sono insanamente triste, ma non so perché.
Sarà che presto le vacanze finiranno, sarà che non ho voglia di studiare…è strano.
E’ una strana sensazione opprimente…come l’afa soffocante che toglie il respiro.
Non ho fatto un sogno stanotte.

“Axel…”
Tra le dita di Sora non rimase che ombra…
…ed Axel svanì.

Ho pianto, ma non so perché.
Sono triste ma non so per chi…
Questo mondo a volte sembra solo…
un illusione….

______

Non ho il tempo di riguardarla el'ho scritta in mezz'ora ma devo pubblicarla per l’akuroku daaay!

EDIT: L'ho mancato per un minuto! MA DAAAI! T^T
Bene, dovevo fare in tempo. -.-" Fallimento per me.

-Marti

   
 
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