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Autore: Whenulookmeintheeyes    16/08/2010    3 recensioni
Questa storia non saprei come presentarvela. Sono pensieri di un piccolo Nick dopo che una notizia ha sconvolto la sua vita. L'amore però questa volta non centra assolutamente nulla.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata piovosa, il cielo era triste e riversava le sue lacrime sotto forma di piccole gocce che scendevano veloci sul terreno. Tutto era bagnato, le pozzanghere ai lati del marciapiede diventavano man mano sempre più grandi, le persone rientravano velocissime a casa e i bambini sbuffavano annoiati per aver perso una giornata di giochi con i loro amici.
C'era però un bambino in particolare affacciato alla piccola finestra della sua stanza, che contemplava la pioggia con sguardo pensieroso e in quel giorno, come non mai gli sembrava che il cielo avesse il suo stesso umore: grigio cosparso da tante ed invisibili lacrime.
Il ricciolino seguiva con attenzione il cadere lieve e cadenzato del torrente d'acqua che scendeva dalle grandi nuvole grigie, era triste e aveva paura, però non lo dava a vedere. Lui doveva essere forte, anche se era solo un ragazzino di tredici anni, lui doveva sopportare tutto questo da solo, anche se nemmeno lui sapeva bene cosa fosse il "tutto questo". Lui aveva piena coscienza del fatto che la sua famiglia non lo avrebbe mai abbandonato, che non gli avrebbe mai fatto pesare nulla, ma lui si sentiva lo stesso un peso.
Già il piccolo Nick si sentiva una pietra per la sua famiglia.
A soli tredici anni non è facile accettare la svolta che la tua vita ha preso senza avvertirti, accettare il destino egoista e vedere i tuoi sogni sbiadire nel futuro.
Sì perchè quel 25 novembre a questo ragazzo dagli occhi profondi, il mondo ha voltato le spalle senza considerarlo.
"Perchè a me?" si era ripetuto in macchina tornando dall'ospedale, e quella domanda girava ancora per la sua testa. Ma più ci pensava e più riusciva a darsi una sola risposta: "E perchè non a me?".
Beh chi era lui per non meritarsi il diabete? Che cosa aveva fatto più degli altri?
Nessuno e niente.
Lui era semplicemente Nick Jonas, un ragazzo come tanti altri, nato per la musica e con un sogno da realizzare: diventare un cantante.
Certo aveva già inciso un disco solista e uno con i suoi fratelli, ma la sua carriera era solo agli inizi e una persona così giovane pensa in grande e non si accontenta di piccoli spettacoli in scuole dove nessuno ti conosce; specialmente se hai la musica nel sangue e un talento invidiabile.
La malattia lo avrebbe fermato? Avrebbe messo degli ostacoli ai suoi desideri?
Ovviamente Nick non glielo avrebbe lasciato fare, ma se avrebbe preso il sopravvento e lui piccolo e impotente com'era cosa avrebbe potuto fare?
Sperare.
Sperare che qualcosa cambi. Anche se impossibile.
Sperare di essere più forte di una stupida malattia.
Sperare in un futuro migliore di quello che lui immaginava in quel momento.
Nicholas ormai da una settimana non pregava più. Lui che era cresciuto in una famiglia credente, abituato a pregare ogni mattina e sera, dopo quella terribile notizia aveva perso fiducia anche in quello.
Già ormai aveva perso fiducia in tutto.
Non credeva più in se stesso, nel mondo e nelle promesse che tutti gli facevano.
"Nick devi andare avanti, questo è il tuo destino e non puoi cambiarlo" ripeteva in continuazione una voce nellla sua testa, forse l'unica voce che per Nick aveva ragione.
Il destino aveva deciso per lui, nel bene o nel male questa volta lui non era stato padrone della sua vita. E se gli piacesse o meno non poteva farci nulla, doveva andare avanti.
Doveva farlo non solo per se stesso, ma anche per i suoi fratelli e i suoi genitori, perchè gli voleva bene e sapeva che loro ne volevano altrettanto a lui, ma in primo luogo doveva farlo per i suoi sogni di adolescente: lui doveva diventare un cantante di fama internazionale.
Si alzò dalla sedia dove era seduto e notò che fuori aveva smesso di piovere, quasi il tempo andasse con il suo umore.
Prese carta e penna e iniziò a scrivere le note di una canzone che successivamente sarebbe divenuta un successo, lui se lo sentiva.
"Un giorno conquisterò il mondo con la mia musica" si diceva.



Bene come andò a finire tutto questo?
15.000 fan urlanti accalcate in un palasport che urlano in coro un solo nome, Jonas Brothers. Nel backstage del loro terzo tour c'è un ragazzino ormai cresciuto che sorride, ascolta le grida delle fan e con gli stessi occhi profondi di cinque anni prima ascolta la stessa voce nella sua testa:" Nick devi andare avanti, questo è il tuo destino e non poi cambiarlo". Ma questa volta non aveva ragione. Nick era andato avanti, aveva combattuto e aveva cambiato il suo destino.
Ci era riuscito, aveva conquistato il mondo.

Nicholas Jonas ora è un cantante di fama internazionale, con film, serie tv, album e tour fatti e da fare, ma che non dimenticherà mai quella giornata di fine novembre dove aveva iniziato a dare una svolta alla sua vita.

Lui: piccola stella in un grande universo. Le cose si possono cambiare, bisogna solo credere in se stessi.
E questo ricciolino lo sa bene.

"A little bit longer and I'll be fine"
  
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