LA FORZA DELL’AMORE
Daniel chiuse di botto il libro di spagnolo. La mente affollata
da pensieri gli impedivano di ripetere la lingua.
E il giorno dopo avrebbe
avuto un'interrogazione. Non che gli importasse molto, ma Alfonso, una volta arrabbiato,
era difficile da tenere a bada!
Ma cosa ancora più importante, e anche molto più
preoccupante...si sarebbe dovuto dichiarare a Emma.
Si era deciso: le parole di Devon, ma soprattutto il suo cuore lo
avevano convinto. Non poteva continuare con quella situazione. Si sentiva
continuamente imbarazzato, ma anche sicuro dei suoi sentimenti.
L’amava. Ma non come un semplice ragazzo sulla soglia
dell’adolescenza, ma come una persona ne possa amare un’altra con tutto se
stesso, senza preamboli, senza paure dei pettegolezzi.
Voleva stare con lei.
Coccolarla, viziarla, assecondarla e -in caso di qualche suo
torto-, farglielo capire nel modo più indolore e dolce possibile.
Voleva baciarla senza preoccuparsi nei flash, accarezzare la sua
mano senza che nessuno formuli teorie esagerate, tenerla stretta senza che
qualcuno cominci a prenderli in giro…
Ma non sapeva cosa provava lei.
Certo, lo abbracciava spesso, se aveva bisogno di aiuto era il
primo a cui si rivolgeva, alla fine delle riprese lo prendeva per mano, sotto
le risa generali e andavano insieme a passeggiare…era amore quello? L’essere
completamente indipendenti dagli altri ma essere dipendenti dall’altro?
Ehh…che fatica l’amore!
Eppure, non si era mai sentito tanto felice e c’erano giorni in
cui sarebbe corso sotto la villa di Emma e urlarle quanto l’amava! (anche io voglio un Dan…ç_ç)
In teoria era una cosa stupida e tremendamente facile...in
teoria...ma in pratica?!
Durante le lezioni continuava a non seguire per pensare ad un
discorso serio e non troppo imbarazzante. Nelle pause tra un ciak e l'altro,
evitava ogni contatto con Emma, sperando che non lo odiasse per questo.
Si ritrovò persino a pensare se veramente la amava.
...
Al solo pensare dell'amica, provò un brontolio nello stomaco, le
mani cominciarono a sudare e sentì la gola secca.
Quando era con lei si sentiva felice, trovava in lei conforto e
allegria, con il suo sorriso intramontabile e malizioso. E poi...era bellissima.
Dolce. Perspicace. Adorabile.
Le voleva troppo bene, che durante le intervista arrossiva ogni
volta alla fatidica domanda dei giornalisti...
Ma tu ed Emma state insieme?
Quante volte Daniel avrebbe voluto rispondere di sì. Non aveva
mai pensato a una dichiarazione pubblica!
Figuriamoci...non riesco a parlarle a tu per tu, figuriamoci
davanti a migliaia di persone.
Sbattè abbastanza violentemente la testa sul banco sui cui stava
studiando. Si fece male, ma si limitò a una piccola smorfia.
Alfonso era uscito per bere un caffè, ma erano passati venti
minuti, e dell'uomo, nemmeno l'ombra.
- Ehi Dan, cos'è che ti affligge?!-
- Devo dichiararmi a..- senza pensarci parlò ma poi si bloccò e
alzò lo sguardo verso il suo interlocutore. O meglio interlocutrice.
- Emma!- arrossì furiosamente e distolse lo sguardo.
La ragazza sorrise ammicante e gli poggiò una mano sulla spalla,
provocandogli un brivido lungo la schiena.
Oh porca vacca...
- Dan! Non vuoi rivelarmi il nome della sfortunata ragazza di cui
ti sei infatuato?! Mi sento offesa!-
Mise il broncio, incrociò le mani sul petto e lo guardò con aria
triste. Daniel la guardò: come faceva a essere calmo con la ragazza che amava e
che di più voleva sapere di chi lui era innamorato!?
-Ehm...i-io...insomma, perchè ti interessa?- la buttò sul banale,
arruffandosi i capelli scuri. Non riusciva più nemmeno a guardarla!
-Daniel! Sono o non sono la tua migliore amica?!-
-Certo, ma…-
-Dai, Dan, non ti prenderò mica in giro…lo sai che non potrei mai
farlo…- lo guardò con una strana espressione, mista tra la dolcezza e la
tristezza.
Si sedette accanto a lui e attese in silenzio.
Cominciò a giocherellare con una ciocca di capelli con
naturalezza e Daniel aveva sempre più voglia di fuggire più lontano possibile.
Ma sembrava che le sue gambe si fossero improvvisamente saldate al terreno.
-…allora, la conosco?-
-…credo proprio di sì-
Lei lo guardò: possibile che…no, impossibile!!
-Non ti sarai innamorato di Bonnie?-incrociò le dita sperando che
la piccola rossa non avesse rubato il cuore del SUO Daniel.
-Ma no! Lei la lascio al buon vecchio Tom! No, non è lei…- si
decise Doveva dirglielo. Non poteva più starle accanto sapendo che lei non era
a conoscenza dei suoi sentimenti. Ma…se lei avesse detto di no? Avrebbe mai
potuto sopportarlo?
No di certo, anche la loro amicizia sarebbe finita.
Doveva comunque provare. Poi, se lei lo avesse rifiutato…avrebbe
detto semplicemente che aveva preso un granchio in un momento di debolezza! Era
o non era un attore?
-Senti Emma…
-sì?-
Si guardarono velocemente ed entrambi sentirono una scossa
attraversargli l’anima e abbassarono lo sguardo.
-…Io…c-c’è qualcosa che vorrei dirti da tanto tempo…- non ci
poteva credere! Stava trovando il coraggio per dichiararsi! –
Ecco…noi due siamo amici da tanto tempo e…-
-sì?- la ragazza si avvicinò, aspettando le parole che tanto
aveva sognato di sentirsi dire da lui. Si soffermò sulle labbra del ragazzo che
si muovevano in modo impacciato e scandito. Era tutto così romantico… I suoi
sogni si stavano avverando.
- Io credo che qualcosa stia cambiando-
- lo credo anche io…- gli sorrise, completamente rossa in viso,
ma cercò di nascondere al meglio la sua emozione.
Daniel si avvicinò alla ragazza, ormai i loro visi erano vicinissimi.
I respiri accelerati si mischiavano tra loro, e erano l’uno perso negli occhi
dell’altra.
-quindi…-
-RAGAZZI! Sempre qui a cazzeggiare!-
Si allontanarono immediatamente e guardarono il loro insegnante
di spagnolo. Daniel gli lanciò un’occhiataccia.
C’è la stavo per fare…!
-Scusa
Alf, vado, buona lezione- disse Emma lanciando una maledizione a Alfonso e alle
sue orride entrate fuori programma.
-Brava,
tesoro, ti sta aspettando Paul per la prova di dizione, lo trovi nella prima stanza
a destra dell’entrata! Ciao, ci vediamo a cena!-
La
ragazza sbuffò mentalmente, salutò con un piccolo cenno della mano a Dan e
all’uomo.
Daniel,
uscita la ragazza, sbattè nuovamente la testa contro il banco. Questa volta non
si fece male. O perlomeno, non se ne accorse.
-Ehi
Dan, cosa è questa aria afflitta? C’è l’hai con qualcuno?-
-A
parte con te? Con me stesso- disse con il capo sempre appoggiato al libro di
spagnolo e i capelli che gli coprivano completamente il volto.
-Perché
c’è l’hai con noi?!- disse l’uomo
dandogli una manata sulla schiena.
-Perché
ho sprecato la mia occasione d’oro!-
Alfonso
si fece perplesso: si sedette sul banco accanto a quello di Daniel e lo guardò.
-Ti
dovevi dichiarare a Emma? Cavoli, dimmelo prima!-
-Sì,
come no, ti mandavo un messaggio per telefono. Anzi no, scrivevo un cartello
fuori aula, con su scritto: ATTENZIONE, DICHIARAZIONE IN CORSO!-
Gli
venne quasi da piangere!
-Ho
scusami amico…io…n-non lo sapevo. Sembrava veramente dispiaciuto.- Beh, i-io…-
Daniel
alzò la testa. Il regista vide uno scintillio di tristezza, che il ragazzo
mascherò con un sorriso sincero:- Vai tranquillo, Alf! Sarà per la prossima
volta! La prossima volta eviterò di farlo in luoghi pieni di gente!-
Raccolse
la sua roba, diede un piccolo pugno sulla spalla dell’uomo e lo salutò: Ciao,
bello! –
-Ciao
Dan! Beh, essendo un bravo Auror, tiferò per voi!-
-Lo
fai veramente solo per questo?!?!-
Alfonso sorrise.
-
No. Ho conosciuto tanti ragazzi nella mia vita e molti si spacciavano per
persone innamorate. Ma nessuno, dico nessuno, aveva quella scintilla negli
occhi. Quella forza che ti parte dal cuore, che ti fa pensare a quella persona
continuamente e con passione sempre più grande-
-Qual
è questa forza?-
-La
forza dell’amore, Dan.-
LO
SO, LO SO…E’ cortissimo! Ma è lungo quanto l’altro, e mi sto preparando per il
capitolo bomba! Chissà quando sarà questo capitolo!
Spero
vi piaccia, è un po’ noioso, ma mi serviva per spiegare bene i sentimenti di
Dan e cosa significa per me l’amore.!
Ho
solo 14 anni e penso ciò di questo strano sentimento…pero non sia del tutto
sbagliaro^^’
Al
prossimo capitolo, recensite numerosi!!!!