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Autore: Kia85    18/08/2010    2 recensioni
Come si può vivere, sapendo che la propria anima gemella appartiene a un altro mondo e non potrà più tornare? Se Susan Pevensie sembra essersi rassegnata a questa triste condizione, Caspian X, al contrario, cerca un modo per farla tornare a Narnia, insieme ai suoi fratelli. E solo Aslan potrà aiutarlo, anche se il desiderio di Sua Maestà ha un prezzo che deve essere pagato.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’ll come back when you call me

I’ll come back when you call me


Capitolo 14: “The Moon and the Sun”


Improvvisamente i soldati di Archen si svegliarono da una specie di trance e si guardarono intorno disorientati, cominciando a chiedersi dove si trovassero e cosa stessero facendo esattamente. Così smisero di combattere contro i narniani.

Ma di tutto questo Caspian non se ne accorse, perché la sua mente aveva altri pensieri cui dedicarsi, pensieri disperati e struggenti. Finalmente, il re raggiunse Susan e scese da cavallo. Stranamente le gambe lo ressero più di quanto lui avesse sperato. Il suo sguardo si posò sulla sua regina a terra, circondata dai loro arcieri. Dalla ferita al fianco fuoriusciva sangue rosso vivo…troppo sangue che le sporcava i vestiti e si riversava a terra. Quella visione gli provocò un brivido di paura, proprio a lui, il coraggioso re di Narnia. Le sue mani cominciarono a tremare più del normale e il suo sguardo divenne vacuo e perso.

Maestà!”

Fu il generale degli arcieri a richiamare la sua attenzione.

Maestà, bisogna riportarla all’accampamento, in infermeria.”

Caspian annuì vagamente: chissà, non era neanche sicuro che fosse stato il generale degli arcieri a parlare.

Così, con passo incerto, Caspian si avvicinò a Susan e le si inginocchiò accanto, prendendole una mano.

Caspian…” mormorò lei, con voce flebile.

Susan aveva gli occhi chiusi, ma era ancora cosciente. Non era svenuta come aveva pensato lui.

Sì, Susan…sono io…” disse Caspian, accostando la mano della ragazza al proprio viso.

Resta con me…”

Sarò sempre al tuo fianco, cara, te lo prometto!- disse lui, baciandole la fronte con labbra tremanti- Ora non preoccuparti, ti porto in infermeria!”

Così dicendo, Caspian strappò un pezzo della propria camicia e lo legò attorno alla ferita di Susan per cercare di arginare tutta quella fuoriuscita di sangue. Dopodiché la prese tra le braccia, percependo la sua improvvisa fragilità. Si lasciò aiutare dai soldati per sistemare la regina su Destriero. Dopodiché si sistemò dietro di lei, stringendola a sé con delicatezza, e incitò il cavallo a partire. Durante il tragitto, sul volto di Susan si susseguivano smorfie di dolore e Caspian si costrinse a non guardarla per non pensare a tutta la sofferenza che lei provava in quel momento.

Resisti…ti prego…”

Il sangue continuava a fuoriuscire e sporcava ora anche gli abiti di Caspian: non era affatto un buon segno. Se Susan avesse perso troppo sangue, sarebbe morta nel giro di pochi minuti.

Quando arrivò all’accampamento, Caspian si diresse verso l’infermeria e chiamò aiuto a gran voce. Subito accorsero il dottor Cornelius e alcune sue assistenti.

Cos’è successo?” chiese il dottore, guardando spaventato Caspian e la regina tra le sue braccia.

Hanno ferito Susan. Vi prego, dottore, aiutatela!”

Portatela dentro!” disse il dottore, indicando la tenda da cui era apparso.

Così Caspian riuscì a portare Susan dentro una piccola tenda e le assistenti cominciarono a toglierle i vestiti.

Maestà, dovete uscire!” esclamò il dottore.

Caspian non capì il motivo di quell’affermazione. Lui doveva restare accanto a Susan, glielo aveva promesso.

No, io resto con lei. Ha bisogno di me!”

Maestà, vi prego. La regina ha bisogno di cure urgenti e voi dovete rispettare la sua intimità!”

Improvvisamente il re capì a cosa si stava riferendo il dottore, annuì, arrossendo lievemente, e uscì dalla tenda. Non poter stare accanto alla sua Susan era terribile, ma era anche vero che il dottor Cornelius aveva ragione. Susan aveva diritto alla propria privacy, anche se era incosciente, ormai.

All’improvviso un rumore di zoccoli che scalpicciavano sul terreno attirò la sua attenzione. Erano i fratelli di Susan: Lucy era in groppa ad Aslan, Edmund e Peter montavano i loro cavalli. C’era anche Aisleen, seduta dietro Peter. Il cavallo non si era ancora fermato quando Peter scese a terra e corse subito verso Caspian.

Dov’è Susan?” gli chiese, la rabbia negli occhi.

Caspian guardò l’entrata della tenda: “Lì. Il dottor Cornelius si sta occupando di lei!”

Cosa le è successo?” chiese Aisleen, che, fra tutti, era l’unica ad aver mantenuto un po’ di razionalità.

L’hanno ferita al fianco…in un momento di distrazione!” rispose lui e, con aria colpevole, chinò il capo.

Lo sguardo furioso di Peter non aveva alcuna intenzione di allontanarsi da lui.

Mia sorella non si distrae mai in battaglia. Deve essere successo qualcosa per farla distrarre, non è così?” domandò Peter, come se sapesse già cosa fosse successo.

Anche Caspian stava cominciando ad alterarsi.

D’accordo! È stata colpa mia, è questo che vuoi sentire, vero? Susan si è distratta per salvare me! Dovrei esserci io al suo posto!”

Peter lo afferrò per il colletto, rivolgendogli uno sguardo di pura disperazione: “Esatto! Dovresti esserci tu al suo posto! Anche perché avevi promesso che non le avresti fatto accadere nulla!”

Smettetela!” urlò Lucy.

Peter e Caspian la guardarono, ansimando per l’accesa discussione.

Così non aiuterete Susan. E lei non avrebbe mai voluto vedere una scena del genere, soprattutto fra voi due!” disse Lucy, guardandoli con un’espressione da rimprovero.

Detto questo, Lucy entrò nella tenda per andare ad aiutare Susan con il suo filtro magico. Peter fissò il punto in cui era scomparsa la sua sorellina e lasciò andare Caspian. Poi il suo sguardo incrociò quello di Caspian e in quegli occhi neri il Re Supremo vi lesse la stessa disperazione che provava lui in quegli istanti terribili.

Dopotutto non era l’unico a preoccuparsi per Susan. Ora c’era anche Caspian, così innamorato di sua sorella.

Scusa, Caspian…non volevo aggredirti in questo modo né dirti quelle cose!”

Caspian annuì e lo guardò più tranquillo.

Non c’è problema!”

Andrà tutto bene!” si intromise Aisleen, rivolgendo il suo sorriso più dolce sia a Peter sia a Caspian.

Sì, sarà così per forza.- aggiunse Edmund- Susan è forte!”

In quel momento Lucy fece capolino dalla tenda.

Venite!”

Tutti i presenti entrarono nella tenda e circondarono il lettino dove era stesa Susan: indossava una veste bianchissima, in contrasto con il rosso sangue che fino a qualche minuto prima fuoriusciva dalla ferita. Caspian la guardò, ancora lievemente preoccupato: sembrava un angelo, il suo angelo. I capelli sciolti si spargevano sul cuscino, il viso pallido non aveva perso la sua bellezza incantevole, la piccola mano era appoggiata sul materasso più delicata che mai…e gli occhi erano chiusi, donando l’unico effetto negativo a quella visione. Così pallida, immobile e incosciente sembrava...morta…la sua Susan…

Dottore, come sta? Perché non si è ripresa?” chiese Peter, preoccupato.

Il filtro di Sua Maestà ha rimarginato la ferita, ma la regina Susan non riprende conoscenza in quanto ha perso troppo sangue!”

Questo vuol dire che prima o poi si riprenderà…non è così?” chiese Lucy.

Lo spero, Maestà. Lo spero vivamente!”

Caspian, improvvisamente, si sentì come imprigionato in quella tenda. L’atmosfera era troppo soffocante per lui. Stava per sentirsi male. Così, il re, senza proferire parola, uscì dalla tenda. Se Susan si fosse risvegliata e lo avesse visto in quello stato si sarebbe preoccupata. Era meglio andare da qualche parte a calmarsi, prima di rivedere la sua regina…sempre che si risvegliasse.

Caspian scosse il capo per scacciare quel pensiero terribile, che gli toglieva il fiato. Sicuramente Susan si sarebbe svegliata presto così lui avrebbe potuto rimproverarla per avergli fatto prendere lo spavento più grande di tutta la sua vita e poi le avrebbe chiesto di sposarlo.

Il rifugio scelto da Caspian era la sua tenda: lì nessuno avrebbe potuto disturbarlo.

*****

Susan socchiuse gli occhi: si sentiva stordita e non ricordava granchè di ciò che era accaduto. Perciò si mise a sedere con estrema lentezza, dato che la testa le girava. In questo modo si accorse dei suoi fratelli, accampati in qualche modo nella tenda, tutti addormentati. C’era perfino Aisleen, accanto a Peter, il capo appoggiato sulla sua spalla. Susan sorrise nel vederli lì, tutti sani e salvi. Avrebbe voluto svegliarli per assicurarli che stava bene dopo…ah, sì, ora ricordava! Uno dei soldati di Archen l’aveva ferita al fianco. La regina si passò una mano lì dove era stata ferita. Ma questa era svanita nel nulla. Sicuramente era merito del filtro magico di Lucy.

Con molta cautela e senza far rumore, Susan scese dal letto e uscì dalla tenda. Si guardò intorno, ma non vide nessuno. Non era neanche l’alba, probabilmente stavano dormendo tutti. La giovane regina si chiese dove mai fosse Caspian, sicuramente anche lui era in pensiero per lei e Susan non desiderava altro che rassicurarlo sulle sue condizioni. Ma sentiva che qualcosa o qualcuno la stava chiamando. Così si lasciò guidare da una forza misteriosa che le indicava la strada. E man mano che avanzava, Susan si sentì sempre meglio, come se ogni passo che compiva le infondesse una nuova energia.

La sua guida invisibile la condusse nel giardino dove si era rifugiato Caspian, la sera prima della battaglia. Proprio nel centro, vi era Aslan, maestoso come sempre, nonostante la posizione accucciata.

Avvicinati, piccola!”

Susan obbedì e si avvicinò al grande leone.

Aslan, che bello rivederti!”

Lo è di più vederti sana e salva, regina Susan!”

Susan sorrise: “Grazie!”

Per cosa?”

E’ tutto merito tuo, se Lucy è riuscita ad arrivare in tempo per aiutarmi! Non è forse così?”

Aslan ridacchiò: “Hai ragione! Ma ora siediti accanto a me, piccola cara. Non sei ancora nel pieno delle tue forze e noi dobbiamo parlare di qualcosa d’importante!”

Susan gli rivolse uno sguardo perplesso, mentre si accomodava accanto a lui: “Di cosa esattamente?”

Per esempio del tuo futuro!”

Il mio…futuro?”

Precisamente!”

Susan abbassò lo sguardo, divenendo improvvisamente triste. Sapeva con certezza che Aslan le avrebbe detto che doveva tornare nel loro mondo, insieme ai suoi fratelli. Il che significava che doveva separarsi nuovamente da Caspian e, ovviamente, non poteva sposarlo.

Cosa ti turba?” le chiese Aslan.

Quello che stai per dirmi!”

E cosa credi che io voglia dirti?”

Che devo tornare nel mio mondo, insieme ai miei fratelli e vivere la mia vita, perché qui non ho più niente da imparare!”

Aslan non rispose subito, si limitò a guardare dritto davanti a sé, lì dove c’era l’accampamento.

Lo sai, Susan, credo tu abbia ancora qualcosa da imparare a Narnia.”

Le parole di Aslan la lasciarono senza fiato per qualche istante, ma Susan si costrinse a respirare con molta calma.

Cosa intendi dire, Aslan?”

Lascia che ti spieghi!”

*****


La regina Susan è morta, Maestà. Sono profondamente addolorato!”

Le parole del dottor Cornelius erano così lontane, così irreali…tanto da non sembrare vere.

No, non può essere!”ribattè Caspian, disperato.

Maestà, è così. Non ha superato la notte!”

Non ci credo. Mi state mentendo. Susan non può morire!”

Il dolore che gli lacerava il petto era insopportabile, così tanto che Caspian avrebbe voluto strapparsi il cuore per non soffrire più. Senza Susan niente aveva senso.

Caspian avvicinò una mano al viso di Susan: la pelle era fredda come il ghiaccio, gli occhi azzurri erano chiusi per sempre e le labbra sottili non gli avrebbero più sorriso nè lo avrebbero più baciato.

Susan…non mi lasciare da solo…ti prego…” mormorò lui, baciandole la fronte liscia e gelida.

Caspian…non sei solo…”

La voce era senza ombra di dubbio quella di Susan, ma lei non si era mossa e nella tenda non c’era più nessuno.

Susan…senza di te, sono solo. Tu non ci sei più…”

Allora, svegliati…e non sarai più solo!”

Caspian non riuscì a capire cosa significassero quelle parole, ma seguì il consiglio di Susan. Chiuse gli occhi e li riaprì subito, ritrovandosi sul proprio letto. Il re si portò una mano sul viso e si accorse che era freddo e umido.

Sospirò e un’ondata di sollievo lo travolse. Era stato solo un incubo.

Così il re si alzò e uscì dalla tenda. Ormai la notte stava passando, ad oriente sulla linea dell’orizzonte il sole cominciò a fare capolino oltre le montagne e ad occidente la luna piena perdeva lentamente la sua argentea luminosità. Era un’aurora davvero incantevole…se solo ci fosse stata Susan accanto a lui. Già…Susan…chissà come stava…

Caspian corse attraverso l’accampamento e giunse alla tenda dove si trovava Susan. Ma quando entrò vide che il letto della ragazza era vuoto. Nella tenda si trovavano proprio tutti: Peter, Aisleen appoggiata alla sua spalla, Lucy ed Edmund…tutti addormentati. Ma Susan non c’era. Così Caspian uscì nuovamente all’aria aperta e si guardò in giro preoccupato, ma anche eccitato. Se Susan non era nel suo letto, questo significava che si era svegliata.

Caspian cominciò a camminare, lasciandosi l’accampamento alle spalle. Non sapeva dove stesse andando, ma una forza misteriosa guidava i suoi passi. E dopo pochi minuti arrivò in un prato verde e fiorito, lo stesso in cui si era rifugiato la notte prima della battaglia. Qualche metro più in là, c’erano Aslan, seduto a terra e splendente anche nella poca luce dell’aurora, e Susan, con la sua veste bianca e il capo appoggiato sul dorso del grande leone.

Quella visione lo rincuorò e la sensazione che lo avvolse era piacevolissima, così tanto che le gambe furono percorse da un fremito e a fatica restò in piedi.

Susan…”

Il suo fu solo un sussurro, ma arrivò fino alle orecchie di Aslan, che guardò nella sua direzione. E lo sguardo di Susan, alquanto provato, lo seguì. Riconoscendo il suo Caspian, sul viso della giovane regina nacque un meraviglioso sorriso e Caspian sentì l’improvviso desiderio di correre da lei.

Poi Aslan si alzò e cominciò a camminare verso Caspian. Passò accanto al re, rivolgendogli un cenno del capo, e si allontanò. Caspian tornò a guardare Susan e lei tese una mano verso di lui. Come resistere a quell’invito? Fu così che Caspian si ritrovò a camminare a una notevole velocità e in pochi passi raggiunse Susan, inginocchiandosi di fronte a lei.

Susan, cara..- disse lui, prendendo la mano di Susan fra le sue-…ti sei svegliata…grazie al cielo!”

Caspian le baciò il dorso della mano bianchissima, trattenendola contro le sue labbra e respirando a fondo il suo buon odore. In quel momento, Caspian si sentì meravigliosamente bene, come se non avesse mai provato gioia più grande.

Sì…”

Non sai che gioia saperti sana e salva!”

Caspian sollevò lo sguardo per incrociare quello di Susan e le sorrise.

Sono felice anche io, Caspian!”

Bene, così posso permettermi di rimproverarti un po’!”

Susan inclinò il capo da un lato: “Come mai?”

Ti sei distratta durante una battaglia!”

Per aiutare te…”

Sì, ma…se non fosse andato tutto per il meglio, io sarei comunque morto di dolore per averti perduta per sempre!”

Susan guardò Caspian ed esitò a rispondere: sapeva perfettamente che, più che rimproverare lei, Caspian stava rimproverando se stesso per non averle risparmiato questa terribile avventura.

Caspian…basta così. Ho agito in questo modo perché era ciò che volevo fare, era ciò che dettava il mio cuore. E per fortuna è andato tutto bene! Quindi ora allontana tutti i pensieri negativi e calma il tuo animo turbato.”

Caspian la fissò, titubante. Così Susan si avvicinò a lui, appoggiando la fronte a quella di Caspian, e chiuse gli occhi. Il cuore di Caspian fece una piacevole capriola all’indietro, sapendola così vicina a lui, così viva e calda.

Se non altro, fallo per me…” continuò Susan.

Per te farei di tutto, lo sai!”

Allora, rilassati…mio caro…” mormorò lei, accarezzandogli il petto con la mano libera.

L’altra era ancora fra quelle di Caspian, che non aveva alcuna intenzione di lasciarla andare. Caspian chiuse gli occhi, avvicinando la bocca all’orecchio di Susan e sfiorandolo leggermente. La sua regina aveva davvero un profumo delizioso, sapeva di muschio e gelsomino, un mix dolcissimo e sensuale.

Caspian?” lo chiamò Susan.

Mm…”

Non avevi qualcosa da chiedermi?”

A quelle parole, Caspian si allontanò di poco da lei, quel tanto che bastava per guardarla negli occhi e notare le sue gote lievemente arrossate. La sua domanda lo agitò non poco, ma quella visione incantevole gli diede coraggio e determinazione.

Lo desideri davvero?”

Solo se ne sei convinto anche tu…” rispose lei, accennando un sorriso.

Io lo sono veramente!”

Susan, tranquillissima, fece spallucce: “Beh, anch’io!”

Caspian annuì e inspirò profondamente. Il cuore stava accelerando i suoi battiti in modo irregolare, come se facesse di tutto per saltargli fuori dal petto. Ma, ormai, era deciso ad andare avanti. Il sorriso e gli occhi di Susan gli donavano una grande forza.

Susan…mia adorata, i sentimenti che provi per me mi lusingano. Sei la regina di Narnia e lo sarai per sempre. Ma sarei l’uomo più felice di questo mondo se accettassi di diventare la mia regina. Per questo…vuoi sposarmi?”

Susan gli sorrise e prese le mani di Caspian fra le sue, mentre lui tratteneva il respiro.

Sì, Caspian…desidero sposarti più di qualunque altra cosa.”

Caspian sospirò, sollevato, come se avesse appena affrontato la più impegnativa delle prove.

Adesso…posso anche morire in pace…” commentò Caspian, sorridendo.

Susan rise, divertita: “E mi lasceresti sola prima del matrimonio?”

Questo mai perché ti amo!”

Ti amo anch’io, Caspian!”

Caspian divenne improvvisamente serio e fece stendere Susan a terra con estrema delicatezza. Susan lo guardava dolcemente, mentre il re le accarezzava i capelli, steso sopra di lei.

A proposito, di cosa stavi parlando con Aslan?”

Susan gli sorrise, maliziosa: “Di quello che stavi per chiedermi…”

Davvero?” esclamò lui, sorpreso.

Sì…”

E posso sapere riguardo cosa esattamente?”
“Dunque, Aslan ha detto che posso restare a Narnia per sempre, se è ciò che voglio!”

Beh, mi sembra giusto, visto che vogliamo sposarci. Sarebbe un matrimonio difficile se mia moglie ed io fossimo in due mondi diversi!”

Io gli ho chiesto se fosse davvero sicuro di quello che mi stava dicendo e lui mi ha detto che io, come anche Peter, ho ancora molto da imparare a Narnia!”

Ovvero?”

Imparare ad essere veramente felice con qualcuno come te al mio fianco!”

Caspian sorrise: “Sono lieto di saperlo. Adesso non ci sarà più alcun ostacolo sul nostro cammino!”

Detto questo, Caspian scivolò accanto a lei e si sdraiò sul fianco sinistro, appoggiando il capo alla mano, rivolto verso Susan.

Lo sai, Caspian, in certi momenti pensavo che il nostro fosse un amore impossibile, proprio come il sole e la luna!” disse Susan, indicando con il sottile indice il sole che stava sorgendo.

Il sole e la luna?” ripetè Caspian, perplesso.

Esatto. Nel mondo da dove vengo io, esiste una leggenda sul sole, la luna e il loro amore.”

Mi piacerebbe sentirla!”

D’accordo. Quando il Sole e la Luna si incontrarono per la prima volta, si innamorarono perdutamente e iniziarono a vivere un grande amore. Il mondo ancora non esisteva e un giorno Dio lo creò, dandogli il tocco finale...la luce. Decise così che il Sole avrebbe illuminato il giorno e la Luna avrebbe illuminato la notte e sarebbero stati obbligati a vivere separati. Si abbattè su di loro una grande tristezza nell'apprendere che mai e poi mai si sarebbero potuti incontrare. La Luna era ogni notte sempre più malinconica e avvertiva la solitudine a cui era costretta. Anche il Sole, nonostante si fosse guadagnato il titolo di "Re degli astri" per la luce che era in grado di emanare, era infelice. Dio allora li chiamò e spiegò loro: 'Non dovete sentirvi tristi, ognuno di voi possiede già una luce propria. Tu, Luna, illuminerai sia le notti calde sia quelle fredde, incanterai gli innamorati e sarai spesso ispirazione di poesia. Quanto a te, Sole, onorerai il tuo titolo perchè sarai il più importante di tutti gli astri, illuminerai la terra durante il giorno e darai calore agli esseri umani e la tua semplice presenza renderà tutti più felici'. Ma questo non bastò a consolare la Luna, che spesso piangeva. Il Sole era consapevole che l'unica cosa che fosse in grado di fare era darle forza e aiutarla ad accettare ciò che Dio aveva deciso, ma, vedendola soffrire così tanto, si preoccupò sempre più e decise di avanzare una richiesta a Dio: 'Signore, aiuta la Luna, per favore, lei è più fragile di me e mai sopporterà la solitudine!'. E Dio nella sua immensa bontà creò le stelle per farle compagnia. La Luna continuava ad essere molto triste nonostante le stelle facessero di tutto per consolarla. Oggi, loro vivono insieme ma separati. Il Sole finge di essere felice e la Luna non riesce mai a nascondere la propria insoddisfazione. Il Sole continua a splendere perchè arde di passione per la Luna e lei continua a vivere nella oscurità della solitudine. Si dice che nel progetto di Dio la Luna avrebbe dovuto essere sempre piena e luminosa ma così non fu quasi mai, perchè lei è donna e la donna si comporta così. Quando è felice è piena ma quando è infelice è calante e di conseguenza non è possibile vederne la luce. Il Sole e la Luna seguono il loro destino: lui solitario e più forte, lei in compagnia delle stelle e più fragile. Si racconta che Dio decise che nessun amore sulla terra sarebbe stato del tutto impossibile, nemmeno quello tra la Luna e il Sole e fu così che creò l'eclisse. Oggi, Sole e Luna vivono nella speranza di questo momento, nell'attesa di questi rare situazioni che sono loro consentite e che quasi mai accadono. Quando guardiamo il cielo e vediamo il Sole coprire la Luna significa che lui è sdraiato su di lei e cominciano ad amarsi. A questo atto d'amore Dio diede il nome di eclisse. E la luce della loro estasi è così forte che si sconsiglia di guardare il cielo in quel momento perchè i nostri occhi potrebbero essere accecati dalla vista di tanto amore…”

Quindi se è possibile l’amore tra il sole e la luna, anche il nostro è stato possibile.”

Già!”

Con la differenza che noi non dobbiamo aspettare l’eclissi per vederci ed amarci…”

No, certo che no!”

Perché, per esempio, in questo momento sto morendo dalla voglia di baciarti!”

Susan arrossì, ma sostenne il suo sguardo dolce e intenso.

Allora, perché non lo fai?”

Non gli era mai stato rivolto invito più dolce e Caspian ne approfittò subito. Così si chinò su di lei, con una lentezza insopportabile, almeno per Susan, e la baciò sulle labbra. Dolcemente, delicatamente, ma anche pieno di passione. Le mani di Susan si intrecciarono fra i capelli di Caspian, mentre quella di Caspian le accarezzò l’addome e poi il fianco. A quel tocco, Susan fece una smorfia di dolore e Caspian si ritrasse immediatamente.

Che succede? Ti ho fatto male?” domandò Caspian, preoccupato.

La smorfia di Susan si trasformò lentamente in un sorriso.

Scusa, stavo scherzando!”

Caspian ridacchiò e si chinò nuovamente su di lei, cominciando a sfiorare la pelle del suo viso con le labbra. Susan trattenne improvvisamente il respiro, sentendo il suo corpo paralizzato, ma non fermò Caspian. Le labbra sottili del re le baciarono la guancia e poi cominciarono a scendere sul mento, sul collo e dietro l’orecchio, lasciandosi dietro una scia di baci bollenti.

Caspian…”

Vedere la razionale Susan lasciarsi andare ai suoi baci e alle sue carezze stava mettendo a dura prova l’autocontrollo del re. Ma lui cercò di darsi un contegno: non potevano ancora spingersi troppo in là.

Così si sollevò a guardare Susan negli occhi, la baciò un’ultima volta e tornò a sedersi. Susan non riuscì a nascondere il suo dispiacere. Non poteva mentire a se stessa: le attenzioni di Caspian la stavano mandando in estasi e avrebbe voluto che lui non si fosse fermato. Scoprirsi così passionale e sensibile al suo tocco caldo e intimo la lasciò stordita per pochi istanti.

Quando fu sicura di essersi ripresa, si mise a sedere accanto a lui.

Come…ehm…come mai ti sei…fermato?” chiese lei, cercando di sembrare indifferente.

Beh…tu hai bisogno di riposare ancora un po’. Quindi sarà meglio tornare nella tenda prima che i tuoi fratelli si sveglino.”

Caspian si alzò in piedi e le porse la mano.

Perché? È così bello stare qui con te!”

E’ meglio così, cara, questo pomeriggio torneremo al castello. Devi rimetterti in forze.”

Susan non aveva alcuna intenzione di alzarsi: “Non ne ho bisogno. Sto benissimo!”

Ne sono convinto. Ma mi sentirei più tranquillo se riposassi ancora un po’. E sono sicuro che Peter e il dottor Cornelius saranno d’accordo con me!”

Se non volessi alzarmi?”

Non è un problema!”

Così dicendo, Caspian si chinò e la prese tra le sue braccia.

Caspian!”

Caspian rise, incamminandosi verso la tenda.

Dai, mettimi giù!”

Perché invece non ti rilassi?- le consigliò Caspian- Dopotutto prima ho seguito il tuo consiglio!”

Susan sospirò, rassegnata, e si accoccolò tra le sue braccia, appoggiando il capo al petto di Caspian e godendo del suo calore dolcissimo.

Caspian…grazie…”

Una sensazione di improvviso torpore la colpì e piano piano Susan chiuse gli occhi.

Quando Caspian arrivò alla tenda, entrò e pose delicatamente Susan sul letto. La regina, nel frattempo, si era addormentata. Caspian rimase a guardarla per qualche istante.

Che stai facendo?” chiese la voce di Peter.

Caspian si voltò a guardarlo.

Ho riportato Susan a letto. Era uscita a parlare con Aslan!”

Peter sembrò sollevato: “Questo vuol dire che Susan si è risvegliata?”

Sì, e sta benissimo! Un po’ pallida, ma è viva!” disse lui, accarezzando il viso di Susan con il dorso della mano.

Sì…sì…-disse Peter, coprendosi il viso con le mani-…grazie al cielo!”

Improvvisamente Caspian si rese conto che non aveva rispettato le tradizionali regole del corteggiamento. Avrebbe dovuto chiedere la mano di Susan a un uomo della sua famiglia, possibilmente il padre. Ma suo padre era nell’altro mondo, quindi il più adatto ad affrontare quell’argomento era Peter.

Peter?”

Sì?” chiese lui, guardandolo negli occhi.

Possiamo parlare un attimo?”

Peter annuì: “Certamente!”



Bentrovati! Il ritardo nell'aggiornamento è immenso. Più di un anno. E dire che avevo il capitolo praticamente pronto, solo che non mi ricordavo. Che sbadata... ^_^ ringrazio tutti quelli che hanno recensito la storia fino ad adesso, spero che la seguiranno ancora. Ormai manca poco e farò di tutto per terminarla!! il prossimo capitolo si intitola “High King's decision”.


A presto

kia85

   
 
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