Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
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Autore: DasIstGelogen    18/08/2010    3 recensioni
NdAmministrazione: secondo il regolamento, l'introduzione deve contenere un accenno alla trama o una citazione significativa ripresa dalla storia. L'autore deve perciò provvedere a modificare questa introduzione (può contemporaneamente cancellare in autonomia questo messaggio)
Rinoa81, assistente amministratrice.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per la mia Flavitta bellissima *ççççççççççççççççç*

 

Padova.

26 marzo 2010.

Ore 5:00 del mattino.

Runnin' through the monsoon, beyond the world...

Quelle parole e quelle note vengono coperte da altre.

Hey Teufel komm raus...

-mmmh...dobbiamo alzarci.- Guardai le mie quattro amiche divise nei due letti matrimoniali e poi infilai il volto sotto il cuscino freddo.

-Dillo con più convinzione.-

-Dillo con più convinzione fra dieci minuti.-

-Fai venti minuti.-

Ridacchiai e lentamente mi misi seduta. -Siamo cinque e dobbiamo farci la doccia. Muoviamoci.- Mi stiracchiai allungando i muscoli delle braccia e mi alzai. Mi avvicinai al piccolo comodino bianco alla mia destra e presi i miei occhiali neri. Li indossai e guardai ancora le mie amiche. Niente. Non si alza nessuna. Mi sedetti di nuovo sul letto e poi stesi ancora. Chiusi gli occhi per pochi secondi e di nuovo mi addormentai.

Mi svegliai forse quindici minuti dopo mentre Giulia mi accarezza piano il braccio.

-Non eri tu quella che diceva che eravamo in cinque a farci la doccia?- Mi sorrise e si piegò a baciarmi piano la guancia. Poi mi da un piccolo buffetto sul braccio e si alza. Cominciai a maledire il giorno che imparò a parlare nei miei pensieri e mi voltai dall'altra parte. Guardai l'orario.

5:30.

Cazzo. Bill aspettami!! Stupida. Bill a quest'ora ancora deve andare a letto...e sicuramente non sta aspettando te.

Scossi la testa con un piccolo cenno impercettibile e mi alzai. -Buongiorno.-

Sorrisi alle mie amiche e cercai dei vestiti nella mia valigia. Poi li lasciai lì e mi avvicinai alla valigia di Giulia prendendo una sua maglia e anche la sua felpa smanicata. Avevo già in programma di farmela prestare e quella, sicuramente, era l'occasione migliore per sfruttare l'infinta bontà della mia amica. Sorrisi pensando a quella stupidaggine appena pensata e presi il mio jeans. Poi andai in bagno.

Sono sempre l'ultima.

Quando fummo pronte andammo a fare colazione e poi ci lasciarono di fronte al palazzetto. Sembrava così distante... non solo la struttura, ma il concerto stesso. Mancavano ancora dodici ore e io ero già stanca.

Un'ora.

-Ci conviere fare qualcosa o moriremo per la noia.-

-E io non ho fatto ottocento chilometri per morire fra la folla...e per di più di noia.- Giulia sorrise e prese un pacchetto di Lucky Strike dalla sua borsa viola. Quella borsa era un mio regalo. Ero fiera che avesse deciso di portarla con sè al concerto dei Tokio Hotel.

Due ore.

-Non ce la faccio più.-

-Forse era meglio andare al concerto dei cugini di campagna.-

Ridemmo e continuammo a parlare dei zatteroni e dei capelli. Forse forse erano meglio di Bill.

  
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