Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Ricorda la storia  |       
Autore: katyjolinar    14/10/2005    1 recensioni
questa fanfiction è la continuazione di "Famiglia Saeba" e "Discendenza Diretta", quindi, per leggerla, dovete aver già letto le altre due. ATTENZIONE: il personaggio principale di questa fanfiction è uno dei figli di Ryo, cioè Hideyuki Saeba, quindi la storia girerà quasi tutta intorno a lui, e Ryo e Kaori sono poco presenti.Kaori: – Se fanno così adesso, cosa faranno quando dovranno lavorare insieme nella loro agenzia? Hideyuki e Kaori jr: – Cosa??? – urlarono all’unisono, dopo che Kaori ebbe finito di parlare. Ryo: – Sì, ragazzi, avete capito bene. Hideyuki, avrai un’agenzia tua, ma ad una condizione… Umi: – … Che tu e mia figlia Kaori siate soci comproprietari. Io e Ryo vi abbiamo comprato un appartamento, dove voi due convivrete e potrete lavorare come sweepers. Dato che Kaori è ancora minorenne, però, ho dato il consenso che, nei prossimi anni, sia tu ad occuparti di lei.
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter, Umibozu/Falco
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Famiglia Saeba'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L’Immortalità di City Hunter

L’Immortalità di City Hunter

Ciao a tutti! Come promesso, sto scrivendo il nuovo episodio della saga di “Famiglia Saeba”.

Questa storia è nata quando, rileggendo le due fanfiction precedenti, ho notato che i figli di Ryo e Kaori sono poco presenti, così ho deciso di farne un’altra, ambientata subito dopo il termine di “Discendenza Diretta”, ed incentrata su uno di loro, per la precisione Hideyuki Saeba.

Forse la sua storia sembrerà clonata da quella del padre, almeno per quanto riguarda i fatti narrati in questa fanfic, ma che ci volete fare, è pur sempre il figlio di Ryo Saeba, per cui qualcosa in comune con lui la deve avere.

Non so ancora come uscirà, se bene o male, perché fin’ora ho scritto solo i primi tre o quattro capitoli, in brutta, ma spero che vi piacerà.

La motivazione del titolo della fanfic la capirete alla fine, io non vi anticipo nulla, solo che avrete voglia di strozzarmi, quando sarà finita, e quei pochi eletti che hanno avuto le poche anticipazioni sanno il perché.

Il primo capitolo non è incentrato su Hideyuki, ma dai prossimi inizierà la sua storia…

Beh… che altro dirvi? Buona lettura!

Capitolo 1

Il funerale di Shin

Era una bella giornata estiva di fine luglio, e per le vie di Tokio si poteva respirare l’atmosfera calda e allegra tipica di questo mese: le famiglie andavano a passeggio, chi nei parchi, chi nelle vie commerciali, e ovunque si potevano sentire le risate allegre dei bambini che giocavano, rincorrendosi a vicenda, o il tifo di un gruppo di spettatori che assisteva a una partita di calcio, improvvisata su un prato del parco comunale.

Ma questa allegria non riusciva ad arrivare all’interno del cimitero di Shinjuku, dove un gruppo di una trentina di persone stava piangendo il loro caro estinto.

Il defunto si chiamava Shin Saeba, 75 anni, stroncato da un tumore, diagnosticato circa un anno prima.

Nel gruppo di persone lì presenti, tre di loro erano in posizione più avanzata degli altri; si trattava della vedova, Saeko Nogami, 50 anni, la figlia, Ether Saeba, 6 anni, e il figlio di primo letto del defunto, Ryo Saeba, 51 anni.

Subito dietro di loro, le altre persone erano la sorella della vedova, Reika Nogami, la moglie di Ryo, Kaori Makimura, con i 12 figli, di cui la maggiore di questi, Mary, 28 anni, aveva in braccio una bambina di due mesi, Sheila Louise, mentre il marito, Logan Wolf, 29 anni, teneva in braccio un bambino di due anni, Ryo Richard, e per mano una bimba di sette, Ai Faith.

C’erano anche dei loro amici, i coniugi Ijuin, Hayato, detto Umibozu, e Miki, con le figlie, e i coniugi Angel, Mick e Kazue, con la figlia.

Il prete aveva appena terminato di parlare; benedì la bara e fece un passo indietro, per lasciare che i presenti dessero l’ultimo saluto al defunto, prima della sepoltura.

Saeko, tenendo per mano Ether, si avvicinò. La bambina, piangendo, posò sulla bara un giglio, mentre la donna ci poggiò una rosa rossa.

Saeko: – Addio, Shin. Non ti dimenticherò mai.

Poi si fece avanti Ryo. Poggiò un altro giglio sulla bara e disse:

Ryo: – D’ora in poi mi prenderò cura io di Saeko e Ether, te lo prometto, papà.

Dopo di lui si fecero avanti tutti gli altri e, alla fine, la bara era completamente ricoperta di fiori.

Tornarono alle macchine e si diressero al Cat’s Eye, chiuso per lutto.

Erano tutti seduti attorno a Saeko e Ether, che continuava a piangere, in braccio alla madre.

Ryo si alzò, andando al lavandino, per lavare il suo bicchiere. Vedendolo piuttosto turbato, la moglie lo raggiunse.

Kaori: – Ryo, come ti senti?

Ryo: – Otto anni… sono passati otto anni da quando ho scoperto chi sono, da quando ho scoperto che mio padre era ancora vivo. Ed ora mi viene nuovamente portato via, e io non ho potuto fare niente per salvargli la vita.

Kaori lo abbracciò, poi disse:

Kaori: – Ryo, non colpevolizzarti, non è colpa tua. Shin aveva 75 anni, e un tumore, non avresti comunque potuto fare nulla. Adesso devi solo pensare ad andare avanti, per te e me, per i nostri figli e nipoti, e per Saeko e tua sorella.

L’uomo abbozzò un sorriso.

Ryo: – Hai ragione. Anche Ether ha perso suo padre, e anche a un’età in cui se ne ha più bisogno.

Kaori: – Giusto! E poi hai promesso a tuo padre che ti saresto preso cura di loro.

Ritornarono dagli altri, avvicinandosi a Saeko che, cercando di essere forte, tratteneva le lacrime.

Ryo le poggiò una mano sulla spalla, e lei lo guardò; non riuscì più a trattenersi e scoppiò a piangere, alzandosi in piedi ed abbracciando l’uomo.

Saeko: – Ryo… non è giusto… perché proprio Shin? Perché?

Mentre la abbracciava, anche a Ryo era uscita qualche lacrima.

Ryo: – Saeko, io non lo so. So solo che se ne è andato serenamente, mentre noi due gli eravamo accanto. Ti prego, Saeko, fatti forza, devi riuscire ad andare avanti, per te e per tua figlia. Papà non vorrebbe vederti così, devi essere forte.

Saeko: – Ma come farò? Dovrò crescere Ether da sola, e lei ha bisogno di un padre.

Ryo: – Ho promesso a papà che mi sarei preso cura di voi, ed è quello che farò. Tu mi conosci da tanto tempo, e sai bene che mantengo sempre le promesse, soprattutto se si tratta della mia famiglia, di cui tu sei parte, perché hai sposato mio padre, e sei la madre di mia sorella.

Umi prese la parola:

Umi: – E, se non bastasse, ci siamo anche tutti noi, e ci saremo sempre, quando avrete bisogno.

Reika: – Umi ha ragione. Potrete sempre contare su di noi, in qualunque momento.

Ryo: – Hai visto, Saeko? Tu ed Ether non siete sole. Ora torniamo a casa, abbiamo tutti bisogno di riposare.

Saeko: – Grazie a tutti. siete dei veri amici.

Kaori: – Saeko, se ti va puoi venire a stare da noi per un po’. Sia a te che a Ether farebbe bene un po’ di compagnia…

Saeko: – Grazie, Kaori, ma non c’è bisogno…

Reika: – Scusa se insisto, sorellina, ma è meglio se non stai sola. Se proprio non vuoi andare a casa di Ryo, allora verrò io a stare con te per un po’ di tempo.

Mary: – Se vuoi, i prossimi giorni, io e Logan possiamo venire a trovarti, assieme ai bambini. Ad Ether farà bene passare un po’ di tempo con Ai Faith, si distrarrà.

Poi se ne tornarono tutti a casa.

 

CONTINUA…

 

Scusatemi, il primo capitolo è un po’ triste, ma il prossimo lo sarà un po’ meno.

Spero che non me ne vogliate per aver fatto morire il padre di Ryo, ma non sapevo come far iniziare la storia…

Katyjolinar

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: katyjolinar