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Autore: __Ilaria_    21/08/2010    6 recensioni
Tratto dal primo capitolo: -Ora non si può neanche sorridere? Guarda che sorridere e ridere fa bene alla pelle. Perchè non sorridi un po' anche tu? Così ti spariscono quelle rughette..-e indica la mia fronte. Io mi tocco la fronte e poi lo guardo furiosa. Oh sì.. Ora sono arrabbiata. "Spero che ti prenda sotto un tir!" gli auguro mentalmente... Clicca sul titolo per leggere tutto.^^
Genere: Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Damon Salvatore, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Ciao a tutti!! Siamo Ilaria e Laura. E' la prima fanfic che pubblichiamo e che scriviamo. Speriamo che vi piaccia e vi prego siate clementi..>< Alcune cose non sono giuste lo sappiamo ma..non fateci caso.^^"

Beh, buona lettura.

Bye bye,

__Ilaria_ e Laura

 

Hope POV.

Si parteeeee!! Valige?..pronte. Passaporti?..ci sono. Soldi?..a posto. Umore?..alle stelle!!
Finalmente me ne vado da Las Vegas, la mia città natale che odio da morire. Non chiedetemi il perchè altrimenti inizio a farvi una lista di motivi per cui la odio.
Oggi, insieme a Gwen la mia migliore amica, traslochiamo e ce ne andiamo in un paesino tranquillo e sconosciuto, immerso nel verde come piace a noi. La città si chiama Mystic Falls.
Appena abbiamo letto il nome io e Gwen abbiamo deciso di prendere casa lì. Ed è ciò che abbiamo fatto. In più siamo venute a sapere che i proprietari del locale, il Mystic Grill, se ne andavano e così l'abbiamo comprato con un piccolo aiuto dei nostri genitori.
Alcune cose le abbiamo fatte arrivare a destinazione con un aereo cargo. Un esempio? La macchina di Gwen! La Ka Blu di cui va tanto fiera.
Ora siamo nel taxi insieme, nervose ed eccitate contemporaneamente! Un gran sorriso ebete è stampato sul nostro volto ma poco importa.
Ci impieghiamo un sacco di tempo per i controlli. Con i tempi di adesso...
Dopo circa 3 ore di viaggio arriviamo a destinazione.
Gwen recupera la Ka e io i bagagli. Tralasciamo i disastri k combino e le mie condizioni che è meglio..
Ancora un paio di minuti e finalmente potremmo riposarci nella nostra nuova casa. Non vedo l'ora!
Eccola.. Scendiamo dalla Ka. Mentre Gwen si occupa delle valige io vado ad aprire la casa. La raggiungo e l'aiuto a portare la roba dentro. Subito l'odore da chiuso ci colpisce le narici.
-E' meglio se apriamo per un po'. Per cambiare l'aria.-suggerisce Gwen.
-Si.-rispondo.
Detto fatto. Lasciamo giù le pesanti valige, le borse e tutto, iniziando poi ad aprire le finestre e i balconi.
Aprendo i balconi della mia nuova camera, al piano superiore, mi fermo a guardarmi intorno. Certo che è proprio bello qui..il bosco tutto intorno a noi, calmo, rilassante..il rumore delle cascate in lontananza.. Cascate?!
Corro velocemente da Gwen.
-Gwen!! Gwen!! Gwen!! Andiamo a vedere le cascate? Eh? Eh? Eh?-stressante come una bambina piccola, si lo so. Sono sempre stata così, non ci posso fare niente.
Gwen si volta spaventata dalle mie urla. Sospira capendo che non era successo nulla.
-Dobbiamo proprio? Io sono stanca, vorrei riposarmi...-
-Oh...-rispondo un po' delusa. -Allora vado a farmi un giro.-
-Non mi fido a mandarti da sola. Metti che ci cadi dentro!-e ride.
Come al solito tira in ballo la mia sbadataggine e il mio precario equilibrio. Simpatica.
-Ahah... Non mi fai ridere.-e mi volto.
-Eddai Hope. Scherzavo.-cerca di farsi perdonare.
-Si si lo so.-mi volto e le sorrido. -Beh io vado!-Esclamo metre corro giù per le scale.
-Prenditi una giacca o avrai freddo!!-mi urla Gwen dal piano di sopra.
-Si tranquilla!-prendo la mia giacca di jeans da una borsa e poi esco di casa.
Mi fermo subito. A pensarci bene non ne ho la più pallida idea di dove siano le cascate. Alzo le spalle. Seguirò il rumore. Inizio andando dietro la casa e non mi fermo, continuo a camminare lentamente con le orecchie tese ad ascoltare il rumore dell'acqua.
Cammino per una trentina di metri. Altri venti e arrivo a destinazione. Mi avvicino di più a esse. Sono stupende. Cercate di comprendermi..non ho mai visto delle cascate che possono essere chiamate tali.
Ho la bocca semiaperta e mi sfugge un -Wow..- affascinato dalle labbra.
-Insomma..è solo acqua che cade verso il basso.-
Sussulto nell'udire una voce sconosciuta. Mi volto a guardare il proprietario e il cuore perde un battito.
E' un ragazzo, avrà più o meno vent'anni come me ed è poco più alto rispetto a me. Ha i capelli neri, spettinati, infatti qualche ciuffo gli ricade sulla fronte. Gli sono azzurro cielo e risaltano un sacco. E' vestito completamente in nero: giacca di pelle nera, maglietta nera, jeans neri e stivali neri. In confronto mi sento un arcobaleno di colori.
Mi fissa. Improvvisamente compare una parola nella mia mente "figo". Si, lo è.
Scuoto la testa e lo guardo con le sopraciglia leggermente aggrottate.
-Beh..è la prima volta che vedo 'dell'acqua che cade' in questo modo. Quindi se permetti..-e mi volto un po' irritata dal suo commento, a guardare le cascate.
-Oooooh... Ti sei arrabbiata?-sento il tono divertito della sua voce.
-Ma che t'importa? Non ci conosciamo nemmeno.-sbotto infastidita mentre mi volto. E mi manca il fiato. E' a un passo da me. "Non l'ho sentito muoversi." penso immediatamente.
Mi allontano leggermente.
-Hai ragione.-ammette serio. Poi sorride gentilmente. -Io mi chiamo Damon Salvatore. Piacere di conoscerti.-mentre parla mi prende la mano e appena finisce la frase me la bacia. Arrossisco immediatamente e ritiro la mano imbarazzata.
-Hope. Hope Westwick.-rispondo.
Lui inclina il capo da un lato. Gli occhi socchiusi. Un sorriso perenne è stampato sulle sue labbra. Un sorriso che mi da su i nervi. Odio sto tipo. E' incredibile in quanto tempo si può cambiare opinione su qualcuno.
-e ora...rispondi.-esclama a un certo punto.
Lo guardo confusa.
-Come scusa?-gli domando.
-Alla mia domanda di prima.-
-Ah! Infastidita più che arrabbiata.-
Lui sorride di più. "Ma che hai da sorridere come un ebete?!" penso più irritata di prima.
-Che c'è? Perchè sorridi?-gli domando.
Lui alza le spalle e si allontana un po'.
-Ora non si può neanche sorridere? Guarda che sorridere e ridere fa bene alla pelle. Perchè non sorridi un po' anche tu? Così ti spariscono quelle rughette..-e indica la mia fronte.
Io mi tocco la fronte e poi lo guardo furiosa. Oh sì.. Ora sono arrabbiata. "Spero che ti prenda sotto un tir!" gli auguro mentalmente.
Di punto in bianco lui scoppia in una fragorosa risata divertita. Io lo guardo confusa, irritata e...affascinata. E' proprio bello questo ragazzo. ...Oh mio Dio. Sto impazzendo. Me ne devo andare. Ed è ciò che faccio.
Incrocio le braccia al petto e imbocco la via di casa con passo sicuro.
-Tsk...pazzo.-
-Grazie!-e riprende a ridere.
Ormai sono nel bosco eppure lo sento ancora ridere. Inizio a correre e in poco tempo arrivo a casa.
Apro la porta e la richiudo sbattendola dietro di me. Il respiro affannato dalla corsa. Gwen mi raggiunge.
-Guarda che non ci tengo a comprare una nuova porta adesso.-mi avverte sorridendo.
Ma si fa subito seria quando si accorge della mia espressione infuriata.
-Che c'è?-mi domanda tranquillamente.
Mi stacco dalla porta di casa.
-Vieni..-
Andiamo in cucina. Una volta sedute a tavola le racconto delle cascate e successivamente del mio incontro con Mr. "tanto è solo acqua che cade verso il basso".
Che rabbia! Eppure..voglio incontrarlo di nuovo. Chissà dove abita....

   
 
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