Ce la puoi fare, Billie Joe. Senti... ascolta... il mondo è con te. Urla il tuo nome, hanno fiducia in te. Ti acclamano! Tutti ti acclamano! Ce la puoi fare, ce la devi fare! Ad ogni costo!

"SII!" esclamò entusiasta il cantante "SIIII! Non ti deluderò, Oakland! Non ti deluderò, mammina!" urlò battendosi un pugno sul petto, come aveva sempre visto fare Tarzan nei cartoni, e, con orgoglio e impegno, e la lingua tra i denti, finì di allacciarsi le scarpe, per poi lanciare un grido di vittoria.

"Hai visto? Hai visto?! Hai visto, come sono bravo, hai visto Mike?" continuava a ripetere entusiasta il chitarrista, saltellando ad attorno all'amico.

"Si, ho visto. Sei stato davvero bravissimo. Ti meriti proprio un biscottino" sospirò annoiato il bassista, scocciato dal fatto che fosse il suo quinto biscottino che Billie Joe rosicchiava come premio per essere stato davvero bravissimo. Mike adorava i biscottini al cioccolato con ripieno di crema, e si alzava ogni giorno alle cinque per poterne preparare sempre in quantità. Ciò nonostante, a causa del migliore amico, le scorte iniziavano a scarseggiare.

"Yeeaah!" battè le manine il vocalist, tutto contento come un bimbo a Natale, per poi correre dal compagno di giochi "Hey! Hey, Tré! Guarda! Visto? Ho un biscottino! E tu no! E io invece si! E tu invece niente!" disse, sputacchiando bricciole molliccie e appiccicose su tutto il tappeto nuovo del proprietario di casa, cioè Mike.

"Nooooo!", singhiozzò il piccolo batterista "Anche io lo voglio! Anche io! Voglio! Il! Biscottino! Miiiiiikee! Biscottino!", ormai era davvero disperato. "Biscottiiino!", continuava ad urlare, e stava quasi per svegliare Zio Tobia, che russava al piano di sopra.

"SI! Va bene! Ecco, tieni il biscottino." sbottò esasperato Mike, ormai l'unica persona ancora in grado di intendere e di volere nella stanza.

"EH! Non è giusto! Lui non è stato bravissimo! E io invece si! Non è giusto!", si lamentava ora il frontman.

"ORA DELLA NANNA!" urlò il bassista, nel tentativo di calmare i litigi tra i due piccolini. Non senza le solite proteste, ma io non ho sonno!; hey, mi ha dato un pugno!; Adrienne! io voglio Adrienne!; voglio la mamma di Billie Joe! Olly! Voglio Olly!.

Pochi minuti dopo, Mike scoprì di essersi addormentato (con Tré accoccolato sotto il braccio e Billie Joe che appoggiava la testa sulle sue ginocchia) solo quando fu svegliato da un improvvisto bussare alla sua porta, fatta di legno di abete montano che raccolse lui stesso l'anno prima. Andato a vedere, si trovò di fronte un'imbarazzata Adrienne.

"Hey, scusa il ritardo," sussurrò la donna, "non succederà più. Sta dormendo, il mio tesoruccio?" domandò incuriosita.

"Si, stavamo dormendo tutti assieme", spiegò sommessamente, cercando di non svegliare i dormiglioni, "entra pure", la invitò con un gesto della mano.

"Oh, no, grazie. Ritiro il mio piccolo e basta, avevo chiamato la babysitter, ma mi ha detto che mai e poi mai baderà ancora ad un bimbo che pretende biscottini anche per avere fatto pupù. Grazie per avere badato tu a loro, Mike. Grazie davvero. Non ti disturberò mai più, lo prometto", disse, prendendo in braccio Billie Joe e uscendo dalla porta, per poi girarsi e pronunciare le ultime parole.

"OH CI PUOI GIURARE!" strillò Mike, prima di sbattere la porta in faccia alla donna e al marito.

Taradadaan! *-*

Okay, questa storia non ha senso e penso che fin qui ci siamo arrivati tutti u.u

Stavo guardando La Tela Di Carlotta, che mi annoia, allora ho iniziato a scrivere questo. Magari vi diverte, magari no. Pazienza.

Heey, soprattutto, grazie per leggere! Grazie mille mille mille!

I HEART YOU GUYS