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Autore: MauMau    22/08/2010    15 recensioni
Vegeta Houston, detto 'il Principe', è un ambizioso campione di ballo, in coppia con C18. Assieme alla sorella Chichi gestisce una palestra di ballo per professionisti. Un giorno, il suo più grande rivale, Son Goku, gli chiede di allenarsi nella sua palestra per le gare nazionali e dopo molte esitazioni, grazie a Chichi, Vegeta accetta. Goku si presenta con la sua nuova ballerina, una ragazza dai capelli azzurri di nome Bulma... --- NOTA: non sono un'esperta del mondo del ballo, per cui correzioni e critiche sono ben accette! La nota OOC è inserita solo per il personaggio di C18. ---
ATTENZIONE: AVVISO SUL MIO LUNGHISSIMO E IMPERDONABILE RITARDO!!
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: 18, Bulma, Chichi, Goku, Vegeta
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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MauMau: eccomi qui, con la AU che da tempo volevo pubblicare... questa non è completa come 'For once in my life' (anche se non ho finito di pubblicarne tutti i capitoli, sia chiaro!), per cui nemmeno io so come andrà a finire... Ma spero che vi piaccia e che recensiate in tanti... Vi auguro buona lettura!


La Danza della Passione


1. La richiesta


“No, no e ancora no.”
“Oh, andiamo, Vegeta, non fare il bambino…”
“Io non sto facendo il bambino! Ti ho semplicemente dato una risposta e la mia risposta è no.”
“Ma perché?”
“E me lo chiedi? Me lo chiedi?! So che per te è difficile arrivarci, quel cervello di carota ti ha sempre affascinata… Ma per quanto riguarda me, non mi incanta nemmeno un po’, per cui, vedi di cambiare idea!”
“Uffa!”
Chichi Houston si mise a braccia conserte e guardò il fratello con aria ostile. Era una bella ragazza dai capelli neri e la pelle candida, che aveva la particolarità di assomigliare ad un’orientale. Suo fratello, Vegeta, le somigliava solo per quanto riguardava il colore di occhi e capelli, mentre invece la sua pelle era più scura, e il suo sguardo più duro. Inoltre, Vegeta era un campione di ballo, che aveva vinto molte competizioni, e per questo era chiamato ‘il Principe’. Assieme alla sorella, gestiva anche una palestra di ballo dove lui si allenava e che veniva utilizzata anche da altre coppie di ballerini professionisti, malgrado Vegeta non gradisse la loro presenza. Infatti, fra i due, era Chichi quella che si occupava delle… pubbliche relazioni, mentre a Vegeta interessava solo una cosa: vincere.
Anche Chichi da bambina aveva ballato, in coppia con suo fratello, ma a causa di un infortunio non aveva più potuto gareggiare: tuttavia, stare lontana da quel mondo che l’affascinava le avrebbe fatto più male, e quindi aveva deciso di occuparsi della carriera del fratello, usufruendo della palestra per fare qualche passo di tanto in tanto.
Vegeta invece aveva proseguito nella sua carriera, allenandosi in maniera quasi estenuante fin da piccolo. Dalla morte dei loro ricchi genitori, quando Chichi aveva tre anni e lui sette, erano stati affidati a dei parenti, ma il piccolo Vegeta aveva deciso fin da allora che nella vita avrebbe fatto tutto da solo, che si sarebbe al più presto allontanato da quei ‘vecchi’ e che sarebbe arrivato ad un tale successo nel ballo di modo da non dover chiedere mai niente a nessuno. Se non fosse stato per il ballo, Vegeta sarebbe stato sicuramente rinchiuso in qualche collegio o, nella peggiore delle ipotesi, in una cella di prigione: non era un ragazzo facile, non esternava i propri sentimenti, e quando lo faceva, stava ballando, ma anche allora dal suo volto non traspariva nulla, e soltanto il suo corpo trasmetteva le emozioni che provava. Quando poi Chichi ebbe il suo incidente, non la derise come avrebbe fatto con un qualsiasi altro bambino: dopotutto, era sua sorella. Ma accettò la volontà di lei di seguirlo, e decise che avrebbe sempre vinto anche per la sua sorellina. Naturalmente a lei non lo disse mai, perché non voleva rovinarsi la sua reputazione di ‘uomo duro’ agli occhi di Chichi e di tutti gli altri. Per questo motivo, a ventott’anni era già benestante, godeva di un successo notevole, e la sua carriera era nel pieno della fioritura. Da circa cinque anni ballava in coppia con la bellissima Chantal, detta C18 (chissà poi perché) ed erano fra le coppie più ammirate. Tuttavia, Vegeta non era ancora il campione indiscusso.
Son Goku, l’eterno rivale di Vegeta, aveva ventisei anni ed era in lieve vantaggio rispetto a Vegeta per quanto riguardava le vittorie. Il Principe non riusciva a capire come un tale ‘tonto’ potesse essere migliore di lui, ma anche se odiava ammetterlo, purtroppo era così. Se arrivavano ad un numero di vittorie pari, poteva star certo che Goku avrebbe vinto la prossima competizione, e il bello era che quando il più giovane lo vedeva così arrabbiato, sembrava quasi dispiaciuto. Goku era un ragazzo molto umile, gentile con tutti e persino con Vegeta, che aveva tutta l’aria di uno che lo odiava a morte. Non proveniva da una famiglia benestante, ma si era dato da fare per mandare avanti la sua casa e il suo campo di carote, finchè non era divenuto un ballerino professionista. Anche al momento dell’apice del successo, non mancava mai di tornare alla sua campagna, dove si rilassava nella coltivazione e con la mente tornava ai ricordi del suo babbo adottivo, scomparso anni prima.
Un giorno, armata di molta calma interiore (non che ne avesse troppa) Chichi aveva chiamato Vegeta nel suo ufficio – dove lei gestiva i conti della palestra e faceva da ‘agente’ al fratello – per parlargli. Sapeva che avrebbe dovuto affrontare il discorso in maniera molto delicata, per cui all’inizio era un po’ titubante, tanto che Vegeta immaginò che dovesse essere incinta. Ma non era così. Infatti, era accaduto che la palestra dove si allenava Goku era divenuta inagibile causa una scossa di terremoto, e così il ragazzo, che conosceva bene anche la sorella di Vegeta, ma che con quest’ultima aveva un rapporto di amicizia (?) aveva chiesto a Chichi di potersi allenare per le prossime gare nazionali nella ‘loro’ palestra.
Vegeta era spesso rimasto coinvolto in delle risse, uscendone indenne – sia per la sua salute che per la sua reputazione – per un pelo. Se si fosse trovato davanti Goku in un ambiente che non fossero i palazzetti dello sport o le dancing room pieni di gente, chiunque avrebbe giurato che il Principe avrebbe sicuramente picchiato il suo rivale. Per questo motivo, Chichi era abbastanza inquieta, al momento di parlare con il fratello.
La ragazza aveva sempre avuto un debole per Goku, ma proprio a causa del fratello non si era mai fatta avanti. Tuttavia, alla richiesta del ragazzo, gli aveva promesso che avrebbe fatto del suo meglio, e intendeva andare fino in fondo. Non sarebbe stato facile, perché erano entrambi molto testardi, ma Chichi aveva anche una grande fiducia in se stessa.
Ed ora Chichi era immobile, braccia conserte, che fissava con occhi di fuoco il fratello. Quest’ultimo si trovava fermo davanti alla grande vetrata che dava sulla città. Non sentendo più ‘starnazzare’ la sorella, si voltò.
“Bè? Ti è caduta la lingua ora?”
Chichi voltò la testa e chiuse gli occhi, stizzita. Vegeta rise.
“Quell’espressione con me non attacca, sai?”
“E tu sei davvero un moccioso, sai?”
“Che cosa hai detto?”
“Hai capito benissimo, sei forse diventato sordo? Allora te lo ripeto: sei un bambino, un poppante, un moccioso! Moc-cio-so!”, disse lei, e tirò fuori la lingua.
Vegeta tornò a guardare fuori.
“Tsk! E poi sarei io il moccioso…”
“Voglio una spiegazione plausibile, Vegeta, e la voglio ora!”
Il ragazzo perse la pazienza. Si diresse verso la scrivania di fronte alla quale era seduta la sorella e sbattè violentemente le mani sul legno. Poi la guardò negli occhi:
“Ho detto che quello non metterà mai e poi mai piede qui dentro. Punto.”
Chichi deglutì, sostenendo però sempre il suo sguardo. Poi replicò:
“Possibile che tu non capisca?” Gli ingranaggi nel suo cervello giravano a più non posso. “Tu credi che sia solo perché Goku mi piace, vero?”
“Umpf! Non è così, forse?”
“D’accordo, un po’ mi piace, ma… Il mio fratellone sei tu, no?”, assunse magicamente un’espressione dolce.
“Va’ avanti.”
“Bè, pensavo che… magari allenandoti con lui… potresti scoprire qualcosa di interessante. Per esempio, quali tecniche usa, come si allena, se fa qualcosa in particolare…” La voce di Chichi si era fatta seducente.
Vegeta iniziò a riflettere. Ovviamente, quanto gli aveva detto la sorella era solo un pretesto, ma lui ci cascò in pieno. L’idea di studiare da vicino il rivale gli piaceva, ne avrebbe senz’altro carpito qualche segreto. E poi, poteva tenere d’occhio il suo comportamento verso Chichi!
Il ragazzo si allontanò dalla scrivania, tornando in silenzio dietro la vetrata. Il sole stava tramontando. Mentre si voltava di nuovo verso la ragazza mora, dietro di lui il sole tingeva di rosso e rosa le pareti. E mentre le pareti si coloravano come se stessero prendendo fuoco, anche negli occhi di Vegeta si accese una fiamma. Sorrise, credendo di essere stato lui il più furbo:
“E va bene. Ma vedi di non stargli troppo vicino”, disse, e uscì dall’ufficio.
Chichi avrebbe potuto vedere Goku tutti i giorni. Sul volto di lei si dipinse lo stesso ghigno del fratello. Lo aveva fregato.  

Continua...
  
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