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Autore: ELIOTbynight    22/08/2010    2 recensioni
I sogni, quelli che fai la notte e che poi ti arrabbi quando ti svegli proprio perché sono solo sogni, servono anche a questo. A vivere emozioni forti. E’ questo che i Tokio Hotel mi trasmettono e perciò non li ringrazierò mai abbastanza. Loro quattro saranno sempre tutto per me. Le mie stelle, i miei sogni. Rappresentano il mio sistema solare.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avrò sempre solo una parola per loro.

DANKE.









Il grande momento è arrivato.

Lo stomaco comincia subito a contorcersi furiosamente e mi blocco tutta dalla testa fino ai piedi.
Immobile, fissando il pavimento, cerco almeno di ascoltare la voce del dj.

- Siamo giunti al momento che tutti noi aspettavamo … -

Non dirlo a me, idiota! Sono ben 11 puntate, e con questa fanno 12, che tutte le volte muoio e poi resuscito in seguito all’eliminazione di una concorrente.
Una sognatrice come me che per una volta vuole distinguersi dalla massa e mostrare il proprio talento alla propria band del cuore.

… Ancora non mi sembra vero di essere arrivata in finale, cazzo!!
Sul serio sono stata fra le migliori tre?? Impossibile.
Sono tutte più brave di me, le mie orecchie non mentono. Funzionano alla perfezione e si rendono conto benissimo che c’è di meglio.
Ma chissà se anche le orecchie di chi da casa mi ha sempre votata funzionano bene …
Se sono qui, forse sì. Devo iniziare seriamente a valutarmi di più.

- Avete votato la vostra cantante preferita fra le tre finaliste qui presenti, avete ascoltato le loro voci cantare le migliori canzoni dei Tokio Hotel, avete sentito i giudizi della band e finalmente siamo giunti ad un verdetto!-

I giudizi della band.

Ti vedo un po’ insicura. Ma stasera è la prima volta che ti esibisci, quindi è comprensibile. Però devo dire che hai davvero una bella voce e se ti impegni sono sicuro che sarai in grado di sorprenderci!
Mi hai fatto venir voglia di salire sul palco e ballare con te!
Hai presente quando ascolti una canzone e ti senti bene? Ma veramente bene, in pace, in serenità? Ecco, stasera mi sono sentito così …
Hai imparato a tirare fuori te stessa, quando sei su quel palco. Hai l’anima della performer, complimenti!
Mi hai trasmesso adrenalina pura, sei stata proprio fenomenale!
Mi hai commosso, dico davvero. Non è facile far emozionare un tipo come me, e se ci sei riuscita vuol dire che hai molto talento …
Continua così, sei straordinaria!

Per la prima volta nella mia vita mi sono davvero sentita speciale.

Non che dicessero cose tanto diverse alle mie compagne che cantavano prima e dopo di me, ma sentire un parere del genere dalle persone che ti hanno completamente rivoluzionato la vita … Beh, non puoi far altro che sentirti importante, ringraziare, sentirti felice e ancora ringraziare.

Con uno sforzo sorrido fra me, persa nei ricordi delle puntate precedenti. Su 11 serate sono stata votata la preferita 4 volte. Il record del programma.
Arrossisco ancora al pensiero e mi stringo nelle spalle imbarazzata.

Ma all’improvviso calano le luci ed insieme alle concorrenti che hanno partecipato con me mi giro verso il grande schermo, completamente nero.

- E la vincitrice del “Tokio Hotel Fan Talent” è … -

Tiro su la testa lentamente e nella suspence più totale, in preda al panico, con il cuore che martella nel petto e che a momenti scoppia, mi preparo a leggere il nome della fortunata.

Ad un tratto il rullo di tamburi si ferma e lo studio televisivo sprofonda nel buio e nel silenzio.

Finché …



Hallo, Raumschiffkäpitan …

Un lampo di luce mi acceca, un boato mi assorda, l’abbraccio delle mie compagne mi stringe.
E sul grande schermo riesco a vedere le immagini più belle delle mie esibizioni precedenti, con l’ultimo ritornello dell’ultima canzone della gara cantata da me stasera un quarto d’ora fa.
Ho vinto.

Hallo, haben Sie das gesehen …

Gli occhi mi si gonfiano di lacrime.
Incredibilmente riesco a realizzare tutto subito. Ma in fondo è così semplice. Ho vinto!
Lancio un urlo che nessuno riesce a sentire in mezzo a tutto quel chiasso e mi butto per terra in ginocchio. Affondo nel mio pianto liberatorio coprendomi il viso con le mani.
 … e rido.
Rido senza smettere, un grande calore mi avvolge il cuore!
Ho realizzato un sogno!!

Die ganze Sterne fehlen …

Tiro su la testa e guardo su, verso i miei momenti migliori.
“Hunde” e ho ballato su una pedana luminosa dando l’impressione di una discoteca …
“Alien” con un paio di finte ali bianche sulla schiena per sembrare un angelo …
“Geisterfahrer” e allora inquadrano proprio l’attimo in cui mi sforzo di più …
“Lass uns laufen” in mezzo ad una miriade di candele …
“Menschen suchen Menschen” sdraiandomi su un divanetto di pelle bianca …
“Automatisch” ed era la prima sera, in semplici jeans e maglietta per tastare il terreno …
“Zoom” ed avevo cantato con Bill mentre Tom suonava il piano …
“Hey du” ed avevo ingaggiato una squadra di ballerini hip-hop che mi hanno gentilmente affiancato durante l’esibizione …
“Komm” facendo salire il pubblico sul palco …
“Für immer jetzt” dedicata ai parenti ed amici in platea …
“Kampf der Liebe” in mezzo alle fiamme …

Im schwarzen Sonnensystem … Im schwarzen Sonnensystem …

Ed infine la mia amata “Sonnensystem”, una canzone che da sempre mi fa sentire viva e che ho voluto tenere alla fine, nell’assurda eventualità che vincessi.

Mi alzo in piedi e mi giro verso il pubblico a bocca aperta, sorridendo accaldata.
A destra c’è il pubblico che mi applaude, a sinistra pure e al centro, davanti ad una grande platea, c’è il tavolo dei quattro giurati, i ragazzi del gruppo, che battono le mani sorridendomi orgogliosi.
Scuoto la testa e comincio a mormorare:
- Danke … -
Poi sempre più forte, guardandomi intorno e scoprendo solo l’orgoglio e la contentezza del pubblico e di chi è felice della mia vittoria.
- Danke … Danke! Danke!!! DANKE! DANKEEEEE!!!-
Mi ritrovo a saltare, dimenarmi, girare su me stessa allargando le braccia felice.

E mentre i violini di sottofondo sfumano, mi volto ancora verso il grande schermo e quando la musica si interrompe di colpo, appare a caratteri cubitali e splendenti il mio nome: Eliot.
Un banalissimo nome d’arte scelto per l’occasione, quando sono arrivata qui a Berlino un paio di mesi fa e mi sono iscritta a questo contest dopo un sacco di provini.
Mai avrei immaginato che veramente sarebbe stato visto e letto da tutti a caratteri così grandi.

La voce del dj prosegue, mentre il pubblico si calma:
- Eliot! Complimenti, hai conquistato il pubblico e ti sei aggiudicata la vittoria!-
Faccio qualche saltello e mi asciugo le lacrime. Intanto sul palco si avvicinano i Tokio Hotel.
Si alza l’ennesimo boato, mentre uno alla volta mi abbracciano e mi sussurrano all’orecchio un milione di complimenti.

Li guardo uno a uno. Sono tutti e quattro di fronte a me e ci scambiamo un sorriso dopo l’altro.
Ad un certo punto Gustav si fa avanti e dice:
- Tutto ciò che posso dirti è che questa vittoria è pienamente meritata. Sei stata magnifica, ci hai conquistati tutti! E voglio ricompensarti in qualche modo … -
Detto questo mette le mani in tasca e tira fuori le sue famose bacchette nere. Mi manca il fiato e lo ascolto sorpresa mentre continua:
- Non è molto, ma … tutte le volte che ti senti messa da parte, quando non ti senti abbastanza amata e pensi di non essere poi così importante … prendi queste e pensa a me!-
Mi porge le bacchette, che subito stringo al petto commossa. Lo abbraccio riconoscente e lo ringrazio.

Poi si avvicina Tom.
- Sei riuscita a farmi vivere delle emozioni uniche. Brava!! E sento il bisogno di offrirti qualcosa, seppur senza così tanto valore, in cambio … -
Con mia grande sorpresa si toglie il cappello bianco e nero e lo passa a tutti i suoi compagni, che con un indelebile lo firmano dopo di lui.
- Quando senti di essere la persona peggiore di questo mondo e di non valere niente, ricordati della mia infinita autostima, perché in qualche modo serve. Se pensi di essere migliore, automaticamente lo sarai!-
Quando il cappellino fu pronto con gli autografi me lo mise in testa malamente facendomi ridere e mentre me lo sistemavo concluse:
- Perciò non dimenticarti di questo cappello … e pensa a me!-
Dopo aver sussurrato un dolce “danke Tom” lo abbraccio e lo stringo forte più che posso.

E’ la volta di Georg.
- Nulla da dire. Hai un talento naturale, vedi di ricordartelo sempre!! Non ho molto per ringraziarti di avermi fatto sentire bene con le tue interpretazioni … Ma quando ti senti sola pensa alle persone che sono veramente importanti per te nella vita e corri da loro per dire quanto le ami. Dillo ai tuoi amici, alla tua famiglia … e nel caso non funzionasse, beh … -
Lo vedo togliersi la collana d’argento che porta al collo, a cui come ciondolo è agganciato un plettro color bronzo luccicante.
- … prendi questa e pensa a me!-
Abbraccio anche lui esclamando un grandissimo “danke” e mi metto la collana, commossa.

Alla fine arriva il turno di Bill, che tiene in mano una scatolina rettangolare di velluto blu.
- Carissima Eliot, con la tua voce hai raggiunto il nostro cuore. Con questa più che meritata vittoria hai realizzato un sogno, vero?-
Con gli occhi lucidi annuisco lentamente.
- Ma la vita è fatta per sognare!- continua lui con un grande sorriso. - E dopo aver realizzato quello di stasera, sono sicuro che ne avrai subito un altro. Fai di tutto per farlo diventare realtà, proprio come hai fatto in queste 12 puntate del “Tokio Hotel Fan Talent”. E così devi fare con tutti i sogni che hai. Lotta, alza la voce, fai rumore, tira fuori tutta la tua volontà … Solo così ci riuscirai. Ma soprattutto, vivi i tuoi sogni. Fanno comunque parte della realtà. E’ un modo per renderla migliore. E quando avrai bisogno di un piccolo incoraggiamento, diciamo … di un pizzico di magia … -
Apre la scatolina e il mio cuore perde un battito.
E’ un microfono argentato e liscio, con il simbolo della band e il mio nome incisi sull’impugnatura. Con delicatezza me lo mette in mano e io lo fisso attonita.
- No … No, non posso accettarlo … -
Ma lui non mi ascoltò e disse:
- Ti prego, Eliot. E’ tuo. E quando hai un sogno e ti manca l’energia necessaria per realizzarlo … Prendi questo, canta e pensa a me. Anzi, pensa a noi!-
Stringo il microfono al petto, bagnandolo un po’ con le lacrime.
All’improvviso grido un “danke” convinto e abbraccio Bill senza altre parole.

Grazie a loro avrò sempre la forza di andare avanti e di affrontare la realtà.
Grazie a loro saprò sempre trovare il modo di realizzare i miei sogni ed essere felice.
Grazie, grazie, grazie, grazie.
Grazie di tutto.


*


Mi sveglio improvvisamente e spalanco gli occhi nel cuore della notte.
Un sogno. Un banalissimo ed immateriale sogno!
Mi metto subito seduta e sbatto un po’ le palpebre per focalizzare il mio letto e la mia stanza.
Nella penombra riesco a vedere le sagome dei poster dei TH e sorrido.
Che bellissimo sogno.
Scendo dal letto e mi passo le mani sulla faccia per svegliarmi un pochettino.
Mi avvicino alla finestra e guardo in su.
Sento ancora rimbombare nelle orecchie la mia canzone e sorrido osservando le stelle.
Quante emozioni.
I sogni, quelli che fai la notte e che poi ti arrabbi quando ti svegli proprio perché sono solo sogni, servono anche a questo. A vivere emozioni forti.
E’ questo che i Tokio Hotel mi trasmettono e perciò non li ringrazierò mai abbastanza.
Loro quattro saranno sempre tutto per me. Le mie stelle, i miei sogni.
Rappresentano il mio sistema solare.
Il mio Sonnensystem.





~ Fine ~





By Eliot
;D
   
 
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