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Autore: PSunshine    25/08/2010    8 recensioni
-Io non potrei mai andare, Tom- disse Melanie con la voce tremante -Sai cos'è che odio io, invece?- sussurrò appena -Io odio aver così maledettamente bisogno di te- si asciugò una lacrima e continuò -Ho bisogno di te ogni giorno di più. Ho bisogno di sapere che sarai sempre al mio fianco, accanto a me e accanto a Daniel- si strinse nelle spalle -Non vorrei nient'altro-
{Sequel di "Per sempre adesso"}
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Heartbeats ~'
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{ Sequel di "Per sempre adesso" }


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Capitolo uno

-Mamminaaa- Melanie sentì la sua vocetta dolce ancor prima di aprire gli occhi.
-Daniel, amore, dormi un altro po', è ancora presto...- mormorò con la voce impastata di sonno.
-Non posso- bisbigliò il bambino -Mi 'cappa la pipì-
Un tenero sorriso si fece largo sul volto della ragazza -Va bene, va bene- si alzò e prese in braccio suo figlio, che si era messo in piedi nella culla, portandolo in bagno a fare la pipì. Quando finì gli sistemò il pigiamino turchese e gli baciò la fronte.
-Glazie mamma- disse allacciando le braccia al collo della ragazza, che delicatamente gli scostò i bei capelli castani dietro l'orecchio. Era incredibile come somigliasse a Tom. Gli stessi capelli, lo stesso naso, ma soprattutto gli stessi occhi. Erano maledettamente espressivi, proprio come quelli del chitarrista.
-Torniamo a fare la nanna?- gli chiese con fare affettuoso, vedendolo accoccolarsi al suo petto.
-Potto dolmile nel letto con te?-
-Ma certo...- sorrise e tornò in camera, stendendosi sul materasso con il piccolino stretto a sé, che subito si riaddormentò beatamente. Continuò ad accarezzargli i ricciolini castani, ripensando a quante cose fossero cambiate negli ultimi tre anni e mezzo.
Aveva affrontato la gravidanza con l'aiuto della sua amica Leila, con la quale aveva continuato a convivere, e sopportando i continui rimproveri di sua madre, che le aveva chiesto molte volte di tornare a vivere a Berlino.
Melanie però non voleva. Desiderava restare ad Amburgo, nonostante così facendo aveva dovuto trovarsi un lavoro part-time come barista in un locale all'angolo della strada.
Tom non sapeva nulla di Daniel. Non sapeva di avere un figlio, e Melanie non si era pentita nemmeno per un momento di non avergli mai detto niente. Infondo era stato lui a lasciarla di punto in bianco, così, senza una vera motivazione. O perlomeno, questo era quello che credeva lei.
In realtà il chitarrista era stato quasi costretto da David Jost a lasciarla, poiché secondo quest'ultimo, la fama da “SexGott” era importante per il suo lavoro. Lo aveva messo davanti ad un bivio, e Tom aveva scelto di lasciare l'unica ragazza che fin'ora lo aveva fatto sentire vivo. Negli ultimi tre anni aveva imparato ad andare avanti, ma non era raro che tornasse a pensare a lei, e subito un velo di tristezza gli scendeva sul viso. L'unico ad accorgersene era Bill, suo gemello, sangue del suo sangue, che cercava in qualche modo di non farglielo pesare.
Quando Melanie si assicurò che il bimbo stesse dormendo, si alzò lentamente dal letto cercando di non svegliarlo, e andò in cucina per preparare il caffè per sé e per la sua amica. Mise la caffettiera sul fuoco e tirò fuori i biscotti dalla credenza, quando sentì Leila ciabattare in cucina.
-Buongiorno...- disse quest'ultima stiracchiandosi e sedendosi sullo sgabello.
-'Giorno- le rispose l'altra mettendole davanti una tazza di caffè-latte fumante.
-Grazie- sorrise appena e portò alle labbra la tazza sorseggiando il liquido bollente -Che farai oggi?-
-Penso che starò tutto il giorno a casa con Dani- scrollò le spalle sedendosi a sua volta e mangiucchiando un biscotto al cioccolato -Tu e Nicole a che ora andate... al concerto?-
Eh sì. Scherzo del destino? Forse era così che avrebbero dovuto definirlo. Nicole, la cugina diciottenne di Leila, grande fan dei Tokio Hotel, aveva incastrato la ragazza costringendola ad accompagnarla all'ultimo concerto del tour, e la ragazza non aveva potuto rifiutare. Nessuno oltre lei sapeva che Daniel era figlio di Tom, quindi non avrebbe potuto trovare una scusa plausibile.
-Penso stamattina stessa...- rispose con un sospiro -Ha preso i biglietti del parterre. Quindi, probabilmente, staremo anche nelle prime file...-
Melanie sorrise malinconica ripensando a qualche anno addietro, a quando era anche lei a fare l'inimmaginabile per poter prendere un posto avanti, per stare il più vicina possibile ai suoi idoli. Lo sguardo le cadde sul cuoricino che aveva tatuato al polso, quello stesso cuoricino che le aveva disegnato Tom ad un Meet & Greet, quando ancora tra loro due non c'era niente. Quando ancora lui, per lei, era una semplice e irraggiungibile star. Ora, invece, c'era un bambino nella stanza affianco, ed era proprio il figlio di quel tanto amato chitarrista.
-Ti da fastidio che io ci vada?- le chiese l'amica con voce bassa, al che la bruna alzò lo sguardo e le sorrise rassicurante.
-Ma no, figurati! Lo sai che i... i Tokio Hotel non sono un tabù. Puoi parlarne, guardarli in tv, ascoltare le canzoni... e anche andare al concerto. È tutto ok, sul serio-
-Va bene- sospirò e si alzò dallo sgabello andando a sciacquare la tazza -Allora vado a vestirmi, devo passare a prendere Nicole prima-
Melanie annuì e tornò a pulire la cucina. Non le dava fastidio, ma sentiva come un magone nello stomaco. Leila avrebbe rivisto i ragazzi. Avrebbe rivisto Tom.
Era invidia quella che provava? Forse sì, forse un po' d'invidia c'era.
Ma la rabbia era altrettanto presente. Nonostante fossero passati degli anni, le parole di quando il chitarrista l'aveva lasciata continuavano a rimbombarle prepotentemente nella testa, come una sorta di presa in giro. Sì, presa in giro, perchè era così che si sentiva. Si era sentita usata, umiliata, illusa da tutte le belle frasi che il moro le aveva detto nell'ultimo periodo, per poi scaricarla brutalmente, e ogni volta che ci pensava sentiva la rabbia ribollirle dentro.
No, non si era assolutamente pentita di non avergli detto niente di suo figlio.
Se lo meritava.

* * *

Iniziamo con il sequel! Sono davvero contenta che in tanti abbiate seguito "Per sempre adesso", e spero che sarete anche in molti a recensire questa nuova fan fiction ;)

  
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