Scorsi Damon appoggiato a una colonna del cortile esterno della scuola.

Mi girai per osservare Elena. Non si era accorta di nulla. Ballava tra le braccia del suo amato Stefan ignara che il bello e tenebroso Damon, completamente vestito di nero, era a solo pochi metri da lei.                         

Mi girai di nuovo verso Damon. Mi fece l’occhiolino e mi salutò con la mano. Poi mi invitò a raggiungerlo con un segno del capo.

L’istinto mi diceva di dover andare verso di lui. Di rimanere cullata tra le sue braccia e non andarmene mai più. Ma il cervello mi diceva di ignorarlo e continuare a ballare. Ma non si dice che bisogna sempre ascoltare il cuore?

Decisi di andare verso di lui.- E tu che ci fai qui?- Domandai incrociando le braccia al petto e trascinandolo nella parete della scuola, così che nessuno potesse vederci insieme, e, per giunta così appartati. Lui si lasciò trascinare da me con un languido sorriso stampato in volto. Mi fece girare e mi appoggiò delicatamente la schiena contro la parete,attento a non fami male.

Mi squadrò e mi sorrise dolcemente. Poi appoggiò le sue labbra sulle mie.

-Damon…-Cercai di dibattermi inutilmente tra sue braccia.

Lui smise immediatamente di baciarmi.-Che c’è? Ho fatto qualcosa che non va?- Domandò perplesso. Era strano vederlo così. Avevo visto il Damon crudele, il Damon, triste talvolta,il Damon buono. Il Damon perplesso mai. Mai e poi mai.

-No…è che…Elena…- Mormorai io. Avrei voluto stare zitta. Stare zitta e farmi semplicemente baciare appassionatamente da lui. Maledetta la mia linguaccia! Pensai sconsolata.

Damon si allontanò da me e poggiò la testa al muro sospirando.

-Quante volte te lo dovrò dire?- Disse lui. Il suo tono era esausto, stanco.-Non mi interessa più! Ho aperto gli occhi!- Disse avvicinandosi di nuovo da me, sfiorandomi il collo e carezzandomi poi gli zigomi e le tempie.- Io amo te…-Mormorò pianissimo.

Spalancai gli occhi.- Mi ami?- Domandai incerta, azzardando ad un sorrisetto.

-Sì. Io, il temibile e sanguinario fratello Salvatore ti amo. Ti amo, ti amo più di ogni cosa al mondo Bonnie.- Lo disse guardandomi dritto negli occhi.

Lui si girò facendo per andarsene ma io mi buttai su di lui. Lo abbracciai da dietro e appoggiai la testa sulla sua schiena. Rimanemmo così per quelle che mi sembrarono ore.

-Me lo puoi dire ancora?- Domandai timidamente. Lui si slacciò dal mio abbraccio e si girò guardandomi il viso e  accarezzandomi i capelli.

-Ti amo…-Disse.- Adesso posso baciarti?- Domandò ridacchiando.

Lo baciai io. Sentii i fuochi d’artificio.

-Ti amo anche io Damon Salvatore. Ti amo.-Dissi e i baci continuarono.

-Bonnie?- Sentii una voce lontana. Avevo abbandonato il ballo di fine anno e mi ero lasciata cullare dai baci e dalle carezze di Damon senza accorgermi che ormai la musica era cessata, e che, quasi tutti erano scomparsi. Adesso io e il mio amato eravamo sdraiati nell’erba fresca, ci tenevamo per mano e osservavamo le stelle in silenzio.

-Bonnie!- Urlò di nuovo la voce, questa volta vicina. Era Elena.

Chiusi gli occhi e, quando li aprii vidi la figura di Elena sopra di me. La ragazza bionda stava ridendo sommessamente.

-I fidanzatini sono qui!- Urlò verso quelli che pensai fossero Stefan e Meredith.

Arrivarono anche loro e vedendoci rimasero sbigottiti.

-Il freddo Damon innamorato della dolce Bonnie! Che storia!- Disse Stefan.

-Ragazzi dobbiamo andare!- Esclamò Meredith ridendo.

-Perché?- Domandai.- Si sta così bene qui!- Dissi lanciando un sorriso al mio Damon.

-Ma sì dai!- Disse Elena sorridendo.

Tutti si sdraiarono nell’erba vicino a noi.

E rimanemmo così per ore. Ridendo e scherzando, senza preoccuparci di nulla. Perché nulla aveva più importanza. Ero con le persone che più amavo al mondo e questo mi bastava. Eccome se mi bastava!