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Autore: mewsana    17/10/2005    5 recensioni
Semplicemente una casa, eppure molto di più. Semplicemente una ragazza senz'anima, eppure qualcosa di più di un segreto da custodire.
Genere: Dark, Drammatico, Fantasy, Malinconico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Allora ragazze… qualche piccolo chiarimento se non vi spiace^^

Allora ragazze… qualche piccolo chiarimento se non vi spiace^^

Lo so lo so, qst cose annoiano a morte… ma sono necessarie!!!

 

Dato 1: questa fanfic è interamente dedicata alla mia sensei Kumie, che in frammenti di vita ha tanto insistito per una Kai/Sana… testuali parole . Quindi…. Un bacione bella^^

 

Dato 2: non so assolutamente che cosa sto scrivendo!!! Non prendetemi per pazza, davvero, però io non so cosa scrivere… in questo momento mi chiedo… -Che cosa può corrispondere a questo titolo…?-

 

Dato 3: spero che vi piaccia, un salutone a tutti^^ (ma ci piaccia che cosa…? Non hai ancora detto che cosa scriverai!! Ndlettori) (quante storie…. -.- qualche cosa mi verrà in mente! Nda) (oh fantastico…. Ndlettori).

 

Dato 4: è un nuovo stile che sto provando ad usare… sinceramente, non mi entusiasma… fate vobis!!! Ditemi tutto quello che volete^^

 

 

1 capitolo – Prologo…

 

 

 

La casa fra l’Inferno e il Paradiso.

 

 

 

 

Destra sinistra.

 

Sopra sotto.

 

Paradiso inferno.

 

 

Sana Tanaka si avvicinò fresca come una rosa al portone principale.

Sicura di dove sarebbe andata.

Sotto.

Con tutto quello che aveva fatto in vita, c’era ben poco da sperare in qualcosa di meglio che finire laggiù…

-Oh bhe…- mormorò; -sono sempre stata convinta che l’Inferno sia più divertente del Paradiso…-

-Cosa… cosa stai dicendo…?- balbettò un uomo dietro di lei, evidentemente non del suo stesso parere. Si contorceva le mani in un modo che alla ragazza sembrava disgustoso. Poteva chiaramente percepire la sua paura… e poteva anche vedere la scia che emanava.

Rosso scarlatto.

-Amico, non vedo perché ti arrovelli tanto… è chiaro come il sole che non hai speranze di finire in paradiso… la tua aura è un bel rosso accesso.- quella era la regola. Ognuno poteva vedere l’aura di quelli che lo circondavano, ma non aveva possibilità di scorgere la sua.

-Tu ragazza… tu non sai di cosa stai parlando!! Dici tanto, ma tu sei circondata da fuoco!!! Non sei più pura del diavolo, credi a me!!!- le gridò contro, continuando a piangere.

Sana sogghignò, inclinando la testa di lato in un fare decisamente spettrale.

-Figliola…- la guardò il vecchio davanti a lei, candido come un angelo.

-Mi dica buon uomo…- ridacchiò divertita dal buon signore che cercava di farle la predica.

-Perché hai così tanta voglia di finire lì sotto…?- domandò, nn reprimendo un brivido nel pronunciare quella parola.

-Signore… ho sempre pensato che la prospettiva di amare tutti quelli che incontravo non facesse per me…- dichiarò in tono falsamente mellifluo. All’uomo non poté non sfuggire un sorriso.

-E poi le dirò… il bianco mi ha sempre fatto sembrare uno straccio!!!-

L’uomo la guardò sempre più divertito, non aveva mai visto una ragazza così tranquilla. Di solito erano tutti agitati e impauriti. Lei invece sembrava che stesse facendo la coda per prendere un gelato. Se nn fosse stato casto e puro, avrebbe pure elogiato la sua bellezza: fianchi snelli, alta, ben proporzionata, riccia e occhi viola… con striature argentine, che rendevano il suo sguardo attento, malizioso e intelligente.

-Allora, visto che non hai paura… perché non vai prima di me…?- la sfidò apertamente, scostandosi di un lato e facendole un cenno con le braccia.

-Accidenti, giuro che questa non mi era mai successa…! Di solito ci sono i soliti furbastri che superano… e lei mi fa pure passare!! Se non fossi morta piangerei di commozione…!!!- esclamò.

Il vecchio a questo punto poté dirle di aver visto di tutto nel suo lavoro.

 

-Buongiorno…^^- disse con un bel sorriso stampato sulle labbra rosee, facendo arrossire l’addetto allo smistamento.

-Buo…buongiorno… allora… bhe dunque signorina… credo sappia anche lei dove sta per andare…- dichiarò tetro, cercando di non guardarla in volto. Adesso si sarebbe messa a piangere e ad urlare, pregando che la facessero tornare indietro.

-Signore scusi… mi saprebbe dire che girone mi capita esattamente…? Non credo di aver capito…- dichiarò sconsolata.

Il giovanotto alzò la testa di scatto, sempre arrossendo a quel sorriso caldo e rassicurante; -Ma… ma… ma certo, si ovvio… allora dovrebbe essere…-

-Basta così Alessandro, grazie. Passa pure al prossimo, di lei mi occupo io…- intervenne il vecchio, sorridendo garbatamente al ragazzo.

-Oh si, sicuramente signore… faccia pure, io vado avanti…- mormorò, sprofondando nei suoi fogli.

-Mi scusi signore… perché si è intromesso…?- chiese Sana, scostandosi leggermente dalla fila tirata dall’ uomo.

-Se aspetti un secondo ti spiego tutto cara… potrei sapere il tuo nome prima…?- chiese garbatamente sfoderando il suo migliore sorriso.

-Cosa… oh, si certo!! Sana, Sana Tanaka… piacere.- disse porgendo la mano in direzione dell’altro.

-Piacere mio Sana… bel nome, ti si addice.- concluse prima di incamminarsi lungo un piccolo sentiero che la ragazza non aveva notato.

-Mi scusi signore… e lei come si chiama…?- gli chiese a voce bassa, temendo di fare una brutta impressione.

-Cosa..? oh si, scusami!! Sono proprio un maleducato io!!! Si si hai ragione… un nome… bhe ne ho molti… ma gli amici mi chiamano Pietro- e cominciò a camminare voltandole le spalle.

 

 

Allora… lo so che sembra una storia strana… (no aspettate… in effetti lo è)

COMMENTI!!!!

E ovviamente continuate a seguirmi^^

Bacioni

Mewww

  
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