Arthur si aggirava nei dintorni di un lago. Quando all'improvviso vide una fanciulla eterea ricoperta di foglie verdi sgarcianti e tra i capelli fiori bianchi intrecciati.
I suoi occhi si incontrarono con quelli brillanti della ninfa, che gli sorrise illuminando il suo esile viso. Ella disse qualcosa in una lingua sconosciuta, mentre i suoi occhi si tingevano di dorato.Il principe si sentì scosso fin dalle fondamenta del suo essere.
Poi la fanciulla ammiccò e scomparve.
Arthur si sentiva stordito, incapace di capire cosa gli era successo. Quella forte energia che aveva sentito dentro di lui, si era dissolta.
Un senso di pace lo aveva avvolto. Era da tempo che non si sentiva così bene, come se tutte le paure, i dubbi erano dissolti.
Poi una voce melodiosa nella sua testa.
Arthur.
Continuava a ripetere. " Ti sto aspettando. "
Dove sei? Non riesco a trovarti? ripeteva di rimando il principe, mentre cercava tra la boscaglia.
Guarda dentro il lago... Ti sto aspettando
Il principe si avvicinò pericolosamente sul bordo del lago per guardarvi dentro. Senza che se ne accorse, come incanatato, si buttò nelle sue acque limpide.
Scese quasi fino a toccare il fondo per raggiungere la ninfa che gli porgeva la mano. Più scendeva per afferrarla, più il tempo passava.
Il respiro cominciò ad accelerare, aveva bisogno di ossigeno, le sue menbra cominciarono a bruciare, ma lui non voleva allontanarsi, stava per raggiungerla quando gli mancò del tutto l'aria. Stava annegando.
All'improvviso qualcosa lo afferrò per la vita e lo riportò in superficie.
Chi altro poteva essere a salvarlo, .... nuovamente, se non lui: Merlin!