Mi
svegliai, come sempre solo.
Non
riuscivo a non pensare che Nihal fosse morta. L’avrei voluta
con me un po’ di
più… Del resto ce la meritavamo un po’
di quella felicità. Suo figlio, Tarik,
non gli parlava più e stava sul procinto di andarsene. Aveva
già preparato le
valige ma - Sennar lo sapeva- ci sarebbe stata sempre e solo la madre
nel suo
cuore. Non c’era abbastanza posto per lui.
Vorrei
avere una seconda possibilità…
Una possibilità in un mondo diverso e migliore. Se lo ripeteva tutti i giorni.
Forse un giorno
qualcuno avrebbe potuto esaudire il suo desiderio, ma stava
invecchiando e non
succedeva niente. I suoi poteri non avevano senso, non lo potevano
aiutare in
quel viaggio. Uscì dalla casa e carezzò
lievemente Oarf. “So che lei non c’è.
Ormai
siamo solo noi due eh?” una lacrima rigò il volto
del mago. I suoi occhi erano
ancora di quell’azzurro inquietante, ma stavano perdendo la
loro brillantezza e
non c’era niente da fare.
Era
strano, ma sentiva un’altra presenza magica nei dintorni. Impossibile… non è la magia
degli elfi che abitano queste terre ma
allora…? Guardò verso il bosco ma vide
solo foschia. Poi pian piano la
nebbia si dissolse ed apparve un bambino che Sennar conosceva fin
troppo bene:
Aster, il Tiranno.
Doveva
difendersi, mise le mani davanti a sé ed iniziarono a
brillare. “Stavolta non
vengo per distruggere, giovane mago…” la voce era
calma, ma lo era anche quando
aveva annientato la memoria di Sennar. “Non sono
più molto giovane, Aster” disse
indicando le sue condizioni. Si trascinò con la sua gamba
fino al bambino
inquietante. “Cosa vuoi?” “Tu adesso hai
bisogno di aiuto, io te lo posso dare…”
il mago assunse un’aria feroce. “Non ho bisogno
dell’aiuto di chi ha raso al
suolo il Mondo Emerso…” il Tiranno non
sembrò curarsi delle parole aspre di
Sennar e continuò. “Nihal continua a
esistere… E’ in un’altra dimensione,
molto
diversa da questa…” “Nihal è
morta sotto i miei occhi” “Questo lo so, ma in
quella dimensione c’è una mezz’elfo con
la sua stessa essenza. Il suo nome è
Dana ed oltre ad avere la stessa anima di Nihal, ha anche i miei
insegnamenti”
Sennar sbarrò gli occhi. “Tu hai dato a Nihal gli
insegnamenti di magia nera!” “Lei
è Dana… ma ha voluto lasciare alle spalle la sua
natura e concentrarsi a vivere
come gli altri nella sua dimensione. Sappi però che lei
è consacrata a Shevrar,
è consacrata a Tenaar” “E cosa vuoi da
me?” domandò il mago sprezzante e pieno
d’odio. “Dov’è finito il tuo
amore per questo mondo? Visto che avevo ragione
io? Guarda dove ti ha portato l’amore. Ma io posso darti
un’altra possibilità
di essere felice con Nihal… Ti farò tornare
giovane come una volta e ti porterò
in quella dimensione” “E qual è il
prezzo, Aster?” “Devi far ritrovare a Dana
la sua natura da Sheireen... Accetti?” rimase perplesso
mentre il viso del
bambino era impassibile ed attendeva la risposta.
“Perché
mi aiuti?” chiese infine. “Perché noi
due siamo uguali…” “Accetto”
Aster
sorrise. “Riporta il senno a Dana. Riporta l’amore
a Sheireen” il bambino fece
un gesto con le mani e un grande buco nero si aprì sotto i
piedi di Sennar. “Aspetta…
come si chiama la dimensione?” “Il pianeta si
chiama Terra” disse lo spirito
del bambino prima che il varco si chiudesse e portasse via Sennar.
Mentre
viaggiava, il mago sentì le forze che tornavano nel suo
corpo. Si sentì più
giovane e pieno di magia, i capelli lunghi e bianchi si accorciavano e
riprendevano il colore rosso e vispo.
Era
come se stesse ripercorrendo il tempo a ritroso, fino a tanti anni
fa… Davanti
a lui passavano tutti i ricordi suoi, e di Nihal.
Ho
fatto uno sbaglio… Sarai davvero tu
ad attendermi?
si domandò
mentalmente. Sì Sennar, sono io.
Ritrova
me in Dana…
Sennar
aveva di nuovo le sue speranze… Possibile che il Tiranno lo
avesse veramente
aiutato? No e se ne sarebbe accorto troppo tardi.
Poi
l’impatto con la terra fu duro. Era arrivato.
Si
guardò le mani incredulo: aveva di nuovo
diciott’anni, era di nuovo giovane.
Ho
un’altra possibilità… Non la devo
sprecare.
Si
trovava in un prato, alla sua sinistra c’era ciò
che poteva essere una casa di
quella dimensione. Era tutto così diverso.
Dentro
la casa, una giovane china sui libri che appena sentì il
tonfo sordo si alzò
guardinga. Aveva lunghi capelli blu ed un fisico slanciato, anche se
era
piuttosto minuta. Quando si girò Sennar riuscì ad
intravedere due grandi occhi
viola.
Nihal
Nihal Nihal! Era lei…