Ever ever after ??
PROLOGO
“Ever ever after” tutte le favole finiscono così. E lei, lei
era riuscita a farmelo credere sul serio. Ma ora, in questo corridoio d’ospedale,
così bianco, così privo d’emozioni, dove io che vivo di musica non riesco più a
sentirla, ora mi chiedo se anche la nostra favola si concluderà così. Ora non
riesco a fare altro che piangere per essere arrivato così tardi, per essere
stato così stupido. Sento la porta della sala d’aspetto aprirsi, seguita da dei
passi concitati, preoccupati che si avvicinano a me e infine due mani diverse,
ma che trasmettono lo stesso conforto, poggiarsi sulle mie spalle. Sono Joe e
Kevin : i miei fratelli, le due persone con cui ho un legame unico, i miei
migliori amici. Sono felice che siano qui, ma mi sorprende che non siano a Los
Angeles per il concerto d’apertura. Stringo le loro mani e anche se con voce
rotta riesco a parlare, ma non a guardarli negli occhi.
- Ragazzi, ma il concerto ?- li sento abbassarsi in modo da
incontrare loro il mio sguardo e noto le loro espressioni quando vedono i miei
occhi lucidi.
-Nicky … fratellino – Joe è commosso.
-Nick.. vieni qui- Kevin mi abbraccia con il suo solito fare
paterno.
Non piangevo da quando mi avevano comunicato che ho il
diabete. Per altre cose sono bravo a nascondere le mie emozioni, quando non
canto ovviamente. Joe si unisce all’abbraccio e solo per un attimo la speranza
torna, ma è solo un miraggio, perché appena l’abbraccio si scioglie la paura mi
riavvolge. Mi asciugo un’altra lacrima e riformulo la domanda precedente.
-Ragazzi, ma il concer…
-Shhhh .. il concerto non ha nessuna importanza ora- è Kevin
a parlare. A quanto ho memoria sono poche le volte in cui aveva un espressione
così seria, una serietà che si riflette nel volto di Joe.
- Nick, noi siamo i Jonas Brothers, il nostro legame è forse unico
al mondo, come pensi che io e Kevin potremmo suonare su qualsiasi palco senza
te e sapendo che adesso che hai bisogno di noi , non ci siamo ? Tu sei il
nostro Nicky, il nostro Mr. President e staremo con te sempre e comunque, anche
se significherà non fare il tour. La famiglia viene prima, lo sai.
Sono commosso dalle parole di Joe e dal sorriso d’approvazione
di Kevin. Voglio un bene immenso a questi due, più di quanto si possa immaginare.
-Grazie ragazzi, vi voglio bene.
-Anche noi fratellino, anche noi.
E dopo un altro abbraccio alla Jonas, sento che con loro
accanto la speranza anche se poca, inizia a tornarmi.
Si siedono vicino a me in questa sala ad attendere e mi chiedo se loro sentano la musica, per
sapere se sono solo io ad essermi inceppato, come un vecchio orologio.
Dopo quella che mi sembra un’eternità vedo il dottore uscire
dalla sala operatoria e dirigersi verso di noi. Mi alzo di scatto e con me i
miei fratelli. Rivolgo al dottore la domanda che mi ha tormentato per tutto
questo tempo, ma a cui forse non vorrei che mi si desse una risposta.
-Dottore, come sta ??
- Abbiamo fatto il possibile Signor Jonas, ma ora possiamo
solo aspettare.
- Aspettare ? Aspettare cosa ? – sto urlando ma non m’importa.
- La signorina Misa è in coma.
E dopo quell’ultima parola .. il buio.
Salve raga,
è la prima volta che scrivo sui Jonas, su questi fantastici ed incredibili
fratelli. Ovviamente è solo il prologo, capirete meglio andando avanti con la
storia. Spero di avervi incuriosito e se vi va commentate .. mi fa piacere
sapere cosa ne pensate.
Un bacio,
Alexis.
P.S.
Ovviamente i Jonas Brothers non mi appartengono e ciò che scrivo riflette un
mio racconto e non la realtà.