Prima di iniziare, volevo solo avvertire che questo mio nuovo esperimento è la fusione fra una song-fic e una one-shot, infatti uso una canzone per ispirarre il capitolo ma quest'ultima non è inserita nella storia, quindi ora vi lascio a questa mia One-Song

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Una stanza completamente bianca mi avvolge, uno spazio vuoto, Perché sono qui?
Non c’è niente qui, non so perché sono stato creato, sono solo, qui con il mio finto sorriso stampato sulla mia maschera, pronto a tornare in quell’enorme città che è il round delle mie battaglie, sono qui, non per mio volere, incaricato di uccidere, ma non per mio volere, sapevo cosa sarebbe successo fin dalla mia nascita, sapevo a cosa andavo incontro, ma sono qui.
Finalmente la stanza scompare, non sono l’unico in quest’arena, senza sapere cosa ci faccio qui, inizio a vagare, senza meta, fra poco la mia mente mi dirà cosa fare, sono una marionetta, in questa enorme FARSA.
Cosa stiamo cercando? Forse un altro di quei dannato Assassini? Si definiscono eroi, forse lo sono davvero, ma questo non mi interessa, o forse ancora cerchiamo uno di noi, un Templare, un'altra stupida uccisione, per spargere del sangue inutile.
Chi è che ormai vuole restare qui? Nessuno, proprio nessuno, ma dobbiamo rimanerci, per forza: E’ il nostro spettacolo…

E lo spettacolo DEVE continuare, si, deve continuare, anche se gli attori sono stanchi, anche se gli attori non vogliono.
E dentro io sto piangendo, sto soffrendo, il mio cuore è ROTTO, Inizio a correre, ho ricevuto il mio bersaglio, inizio a sudare, la mia maschera potrebbe scivolare via, ma il sorriso sulle mie labbra sarà sempre presente, grande come quello sulla maschera, forse di più, forse più falso.
Qualsiasi cosa succeda, io compirò la mia missione, ho già pronti i miei pugnali, saranno loro i miei fidi compagni,i miei AMICI, sono qui per rischiare la mia vita, per rischiare, e per vincere.
Salgo su un palazzo, mi appresto a spiccare il primo salto, in aria il mio cuore si blocca per un momento, il mondo intorno a me va a rallentatore, fin quando non atterro sul tetto di fronte, e tutto riprende la sua velocità normale.
Ho visto il mio bersaglio: Una cortigiana, gira aspettando la sua preda
Nemmeno tu sai cosa ci fai qui.
Il suo ventaglio è ancora sporco di sangue, deve aver appena ucciso un'altra marionetta.
Forza, ho appena incominciato, ma ho tanta strada davanti, per fare il mio lavoro ci vuole un sorriso, un GRANDE sorriso.
Scendo dall’altro lato del palazzo, mi metto a correre e giro l’angolo, spero di colpirla alle spalle.
Pian piano l’alba sta arrivando, pronta ad avvolgerci con la sua forza esplosiva, ma io, dentro di me, sto piangendo, soffro, piango, mi faccio del male: perché devo essere felice, devo mantenere il mio sorriso da Giullare, perché…

Lo spettacolo deve andare avanti, si avanti, anche se soffro, se mi uccido interiormente, anche se il mio cuore sta per esplodere, anche se la mia maschera potrebbe rompersi, io DEVO mantenere la mia felicità.

L’ho quasi raggiunta, vedo la sua schiena, non si è accorta della mia presenza, con un ultimo balzo le sono dietro.
:-BUH- Urlo
E lei si volta sorpresa, ma non ha il tempo di reagire, che i miei pugnali le hanno tranciato la gola, e ora il suo sangue esce a flutti dal suo corpo che si sta afflosciando ai miei piedi, il suo sangue esce, come la sua anima.
E io scappo via per non farmi trovare.
La sua anima vola via, ma… noi abbiamo un anima?
Se si, chissà come sarà la mia, sicuramente come il mio sorriso: Finto!
Sarà di tutti i colori, per ammaliare gli altri, in modo da farmi agire nell’ombra, sarà colorata come le ali delle farfalle, per non incutere timore.
Io sono un Giullare, sono un Arlecchino, come quello delle favole, quelle favole che non svaniranno mai, che non invecchieranno mai, come il mio finto animo da bambino.

E sono di nuovo su, saltando da un tetto a un altro, e nel momento di un salto più lungo che di nuovo sento quelle sensazioni avvertite all’inizio
Sto volando, posso volare, amici miei.
E lo spettacolo va avanti, perché deve andare avanti, è il suo destino.
E io affronterò questo destino con un sorriso, con il MIO sorriso,
Non cederò, mai, lo spettacolo sarà un successone.
E io salderò il conto con la mia anima dai mille colori falsi, troverò la volontà per farlo e per andare avanti, io so che ci riuscirò anche soffrendo io DEVO riuscirci, perché…
Lo spettacolo deve continuare…

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