Essì,
sono tornata con una nuova storia. Vi voglio proprio tormentare. u.u
Ma questa mi piace davvero, cioè penso che sia la cosa
migliore che ho scritto, in un certo senso ne vado fiera. (:
Ora vi lascio leggere, e fatemi sapere se vi piace. ^^
I COULD
REALLY USE A WISH RIGHT NOW.
PROLOGO.
Può
un cuore distrutto, spezzato in mille pezzi, mai raccolti, ricominciare
a
battere all’improvviso, più forte di prima?
Se
la vogliamo mettere così, si, può. Ma
ricordiamoci che il cuore non smette mai
di battere, un’amore non si dimentica facilmente, con tanta
leggerezza.
Dopo
tutte le delusioni a cui hanno assistito queste dannate luci, possono
ancora
splendere così tanto, possono ancora incantare
così facilmente?
Le
stelle. Piccoli puntini
che brillano di luce propria, nell’immensità del
cielo.
Quella distesa azzurra, di
notte, accoglie le stelle tra le sue braccia, le culla, le mostra a
tutti noi
come suoi preziosi gioielli, intoccabili, ma meravigliosi. Ne sembra
quasi
geloso, ma noi, inutili esseri umani, lo sappiamo che appartengono a
lui,
soltanto a lui. Ci sono quelle sere, in cui le stelle sembrano quasi
voler
scappare, le vediamo ‘correre’ via, veloci come il
vento, alla ricerca di una
nuova casa. Lì, davanti a quel meraviglioso spettacolo
scappa un desiderio,
perchè loro creano la speranza nei nostri cuori.
‘Guarda, una stella
cadente.’ Un sussurro dolce, gentile, nell’orecchio
della ragazza troppo presa
a guardare quella meraviglia che le si presenta davanti agli occhi.
‘Esprimi un desiderio,
amore.’ Una secondo sussurro, della ragazza, la voce
eccitata, aspetta la
reazione del ragazzo. Esso chiude gli occhi, la testa alzata verso il
cielo,
per pochi secondi il silenzio invade il prato.
‘Cosa hai chiesto?’ Alza la
voce, osserva il ragazzo mentre si alza in piedi e prende a camminare
verso la
città.
‘Stare con te per sempre,
questo ho chiesto.’ Le sorride, mentre lei si perde nei suoi
occhi, credendo a
quella stupida risposta.
L’erba
leggermente bagnata si sposta insieme al vento che soffia forte. Il
corpo della
ragazza è abbandonato su quel prato che pochi giorni fa
aveva ospitato anche
lui, i loro desideri.
Sente
la pelle bagnata, l’umidità si impossessa del suo
corpo e la porta a starnutire
piano, mentre altre lacrime scendono, fregandosene della muta richiesta
di
smettere. Il cielo è chiaro, la luna fa mostra di
sè e di tutto il suo
splendore, mentre le stelle quasi scarseggiano, non vogliono mostrarsi
al cuore
di una povera ragazzina.
Come
può lei, da sempre forte e decisa, soffrire così
tanto per uno stronzo come
lui. Lo ama quello stronzo, lo ama davvero, mentre lui si è
solo divertito, lei
si è innamorata,si è comportata come una stupida
ragazzina alla sua prima
cotta.
Il
suo corpo si muove quasi automaticamente, da solo, si alza e si
incammina verso
le inconfondibili luci della città. Le mani si alzano,
afferrano la felpa e con
un gesto fluido la allontanano dal corpo, i palmi si aprono e la
lasciano
cadere, lì, in mezzo al prato, in mezzo al nulla,
lì dove si è lasciata
ingannare da lui.