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Autore: Anby    29/08/2010    1 recensioni
Sara Milori è una ragazza di appena 16 anni che vive la sua adolescenza in modo monotono e statico ma confortante e felice ai suoi occhi.Il pomeriggio dell'ultimo giorno di scuola arriva inaspettatamente Ginger,carissima amica di Sara,che si era trasferita l'anno prima per una nuova città.Tutto sembrava assolutamente perfetto,ma Sara non sa che quella rimpatriata di amiche si sarebbe rivelato qualcosa di più grande,dando un taglio alla monotonia della sua vita per sempre.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi chiamo Sara Milori,ho appena compiuto 16 anni e vivo ad Amburgo. Frequento il liceo classico della mia città,la mia vita è sempre stata fatta di piccole cose,cose semplici ma che per me sono di un valore fondamentale:la scuola,la mia famiglia,le mie amiche,la mia danza.

Sono tutte cose assolutamente essenziali per me,non riuscirei ad immaginare la mia vita senza solo una di queste cose,che sono ciò che mi da aria e forza di affrontare la vita.

Le mie giornate sono tutte uguali ma in un certo senso perfette nella loro monotonia.

Al mattino mi sveglio,mi lavo,faccio colazione e subito a scuola fino alle 14.00,orario di uscita,dove mi dirigo verso la macchina con le mie migliori amiche,pomeriggi passati sui libri e permesso di uscire solo il sabato sera con coprifuoco alle 21.30,forse un po’ presto,ma a me sta bene così.

Silvia,Amanda,Elisa e Giorgia sono le mie migliori amiche,con loro passo tutto il mio tempo a scuola e il sabato sera,di solito ci riuniamo a casa di una di noi e ci divertiamo con film e pop-corn,e solo in quel caso ho il permesso straordinario di rientrare alle 22.30,e solo perché i miei sanno che sono a casa di una di loro,nei casi in cui si esce in città il coprifuoco è come sempre alle 21.30.

La mia vita era assolutamente perfetta,a me non pesavano tutte quelle regole e tutti quegli orari,non so perché ma non vedevo il motivo di ribellarmi e chiedere un po’ più di libertà,infondo non mi mancava nulla,nemmeno a livello materiale ed affettivo,le cose andavano a gonfie vele e per nulla al mondo avrei voluto cambiare,o almeno mai avrei immaginato che un giorno le cose sarebbero cambiate.

Finalmente un altro anno di scuola era finito,ero così contenta di come lo avevo concluso e non vedevo l’ora di godermi l’estate con le mie amiche senza dover pensare per 3 lunghi mesi alle pressioni scolastiche. Come usanza tutte noi l’ultimo giorno di scuola passavamo tutta la giornata fino all’ora di cena nel parco della città che specialmente in quell’occasione era stracolmo di gente e ragazzi di tutte le scuole. Quell’anno però si unì a noi la piccola Ginger,la nostra migliore amica che l’anno prima ci aveva lasciate per trasferirsi in un’altra città e che era tornata da noi per le vacanze estive.

Eravamo tutte così contente di rivederla,quando la stringemmo forte tra le nostre braccia tornammo tutte quante indietro nel tempo,ai giorni in cui anche lei stava costantemente con noi aiutandoci ad essere un gruppo unito che non si spezza né si separa mai. La cosa però che stupì tutte noi era che l’avevamo lasciata in un modo,e ce la ritrovammo in un altro.

Speravamo che non fosse vero,quando ce lo disse per telefono non volevamo crederci,ma bastò guardarla dalla testa ai piedi per capire che anche lei era diventata succube di quei quattro famosissimi ragazza tedeschi che ormai avevano fatto cadere a terra tutto il mondo per la loro bellezza e bravura,i Tokio Hotel.

Noi dal canto nostro li odiavamo,non potevamo capire come un gruppetto di ragazzini avesse mandato in visibilio tutta la terra,e tutto questo solo perché strimpellavano qualche nota senza senso,fu un brutto colpo vedere che Ginger era caduta nella loro trappola,ma forse era tale la gioia di vederla che non pensammo minimamente di chiederle spiegazioni su quel suo cambio di stile.

Passammo una giornata storica al parco quel pomeriggio,e quando sembrava che tutto stesse andando per il meglio,proprio a fine serata le nuove manie di Ginger cominciarono a farsi sentire.

Le avevamo vietato categoricamente di aprire bocca su quei quattro,ma evidentemente quando ci si invaghisce di un gruppo così,non parlare di loro diventa quasi impossibile,così cominciò a parlare a vanvera su come li aveva conosciuti e sulle sue nuove amiche che l’avevano coinvolta in quel mondo,e la cosa dopo una buona mezz’ora cominciava ad infastidirci tutte.

Difatti non passò molto tempo prima che Amanda esponesse il suo pensiero,e ci volle altrettanto meno tempo perché tutte noi le andassimo dietro.

-Ehi Gi,ora però stai veramente iniziando a scocciare,ti dispiace chiudere quel forno e smettere di parlare di quei cosi?-

A quelle parole Ginger cominciò a tremare di rabbia,tutte noi cominciammo a parlarle allora in modo freddo e schietto,per farle capire che comunque non doveva dimenticare con chi stava parlando,eravamo le sue migliori amiche dal tempo dell’asilo,lei sapeva cosa ci faceva arrabbiare e i Tokio Hotel erano qualcosa se noi non sopportavamo e così tra vari sguardi,offese e frecciatine,Ginger scoppiò.

-Ma come vi permettete? Pensavo che voi tra tutte mi capiste,pensavo che la nostra amicizia andasse aldilà di questo gruppo,ora sono la mia nuova passione e voi dovreste appoggiarmi o perlomeno essere contente per me,grazie tante-

Ginger se ne andò piangendo,tutte noi continuammo la serata come se nulla fosse,e solo quando tornai a casa e mi infilai sotto le coperte mi resi conto della durezza con la quale avevamo trattato la nostra migliore amica,che era stata così lontana da noi e che si era attaccata a una nuova passione con nuove amiche che forse l’avevano aiutata a superare la storia del trasferimento meglio di noi,già noi,che alla prima occasione siamo state capaci solo di criticarla e andarle contro.

Mi abbandonai ad un sonno profondo anche se tormentato da tantissimi pensieri,da quell’incontro con una delle mie migliori amiche che da sogno si era trasformato in un incubo,e il peggio era che ancora io non avevo idea che quello era solo l’inizio di qualcosa di nuovo,che avrebbe cambiato la mia vita per sempre.

  
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