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Autore: syl_86    31/08/2010    2 recensioni
Salve a tutti. Seguo questo sito da molto tempo...però questa è la mia seconda volta "da scrittrice" ^^. Essendo rimasta orfana di Supernatural (ebbene si due mesi fà ho terminato di vedere la quinta stagione) ho deciso di scrivere questa fan fiction che mi frullava in testa già da un pò. è ambientata all'inzio della 5° stagione. Quindi ATTENZIONE ci sono spoiler. Alcune cose sono uguali al telefilm mentre altre sono puramente una mia fantasia malata! Spero vi piaccia e che abbiate la pazienza di seguirmi in questo trip. Buona lettura
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Quinta stagione
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L'automobile sfrecciava sulla strada a una velocità abbastanza sostenuta.#....wrong...wrong......# La musica dentro l'abitacolo poteva quasi trapassare i timpani per quanto era alta. #...There's something wrong with me chemically, Something wrong with me inherently...# . La ragazza alla guida guardava davanti a sè concentrata sulla strada. #...Wrong...I was born with the wrong sign, In the wrong house, With the wrong ascendancy...#. Le mani si strinsero sempre più salde al volante e il piede sull'accelleratore si abbassò ancora di più. Chi avesse visto la macchina avrebbe potuto pensare tranquillamente che dentro ci fosse qualcuno che voleva o uccidersi....o scappare da qualcosa...da qualcuno... Nella realtà delle cose non era nessuna delle due ipotesi...o forse erano proprio tutte e due insieme.

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Sam era andato via da circa tre ore. E Dean era ancora lì seduto nel punto in cui le loro strade si erano separate. Si domandava come aveva potuto lasciarlo andare via cosi...Facendo finta di essere d'accordo anzi affermando che era quello che voleva anche lui già da molto tempo.... La risposta era dentro di lui: era stanco. Stanco di combattere per tutti e due... l'apocalisse era ormai iniziata. Dean aveva dato la spinta iniziale...Sam aveva fatto sì che la spinta si tramutasse in un salto nel vuoto...senza possibilità di far ritorno. Ormai erano fregati...tutta l'umanità lo era. E se in un primo momento aveva pensato che gli angeli sarebbero stati di aiuto ....beh adesso non lo pensava più....quegli stupidi figli di puttana l'avevano incastrato in un destino superiore,dicevano,un destino che Dean non avrebbe mai accettato di attuare.

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L'auto si fermò davanti a un pub lontano dalla città. La ragazza dentro la macchina esitò a uscire. Un pensiero le attraversò la mente e la riportò a circa quattro anni prima. Era poco più che una vent'enne...dentro a un motel...sola...sconvolta...ricordava solo un rumore...e un odore....come di zolfo....e poi la porta della sua stanza si aprì e entrò un uomo...aveva gli occhi completamente neri e...sapeva il suo nome: "Finalmente ti ho trovata dolcezza" disse con tono suadente...Lei era terrorizzata...non sapeva cosa fare per l'ennesima volta quel giorno...
"Exorcizamus te, omnis immundus spiritus..." disse improvvisamente una voce alle spalle dell'uomo con gli occhi neri, che subito si girò gridando di dolore. "...omnis satanica potestas, omnis incursio..." continuò la voce. Dalla bocca dell'uomo improvvisamente uscì una colonna di fumo nero...l'uomo cadde a terra...la ragazza urlò chiuse gli occhi e poi il buio.
Quando riaprì gli occhi era sul letto...doveva essere svenuta...davanti a lei un uomo le chiese: "stai bene?". Era la stessa voce di prima....

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Aveva bruciato tutte le sue carte di credito e documenti falsi...Era deciso più che mai ad allontanarsi da tutto...sapeva di aver sbagliato...di aver ceduto...di essere stato debole....e di doverne pagare le conseguenze... Perciò Sam a lavare bicchieri e pulire banconi e tavoli non si sentiva poi così male...almeno stava facendo qualcosa di normale...qualcosa in cui non avrebbe potuto combinare casini...
"state chiudendo?" una ragazza si affacciò alla porta del pub
"veramente sarebbe già chiuso" rispose Sam con tono garbato
"ah ok...allora dovrò tenermi la mia sete ancora per qualche miglio" la ragazza strizzò l'occhio "buona serata" aggiunse chiudendosi la porta alle spalle.
"aspetta" si sorprese a dire Sam. La ragazza riaprì la porta sorridendo e entrò come se fosse sicura che quella notte avrebbe avuto la sua birra ghiacciata tanto desiderata...
"grazie" disse lei sedendosi al banco. "una birra chiara e apritene una anche per te offro io...." aggiunse allungando i soldi a Sam. Vedendo quest'ultimo guardarla con aria strana lei subito disse: "beh se vuoi puoi offrirla tu a tutti e due...però fammi compagnia non mi piace bere da sola"
"ok ok..." rispose Sam sorridendo. Tirò fuori da sotto il bancone due birre...le aprì e ne porse una alla ragazza...alzò la bottiglia in segno di "salute" e se la stava portando alla bocca quando la ragazza disse: "Non brindiamo?"
Sam si bloccò sorpreso e rispose: "e a che cosa vorresti brindare?"
"beh per esempio all'aver trovato un pub aperto in piena notte nel nulla più assoluto...e con un barista gentile" la ragazza sorrise. Sam non potè far altro che sorridere di rimando e rispose: "allora brindiamo a quello che hai appena detto..."
"questo è il mio brindisi...tu a cosa brindi?" disse la ragazza come per stuzzicarlo.
Sam pensò a tutta la sua vita....a cosa poteva mai brindare? Decise di dire semplicemente: "brindo alla birra ghiacciata"
"ahahhaha...beh non si può dire che tu sia un tipo creativo" ridacchiò la ragazza e cosi facendo prese la birra e si alzò.
Sam la seguì con lo sguardo...aveva un giubbotto di pelle nero corto...un paio di jeans stretti che a un primo impatto si sarebbe potuto credere che gli fossero piccoli...ma in realtà esaltavano perfettamente le sue curve...capelli castani lunghi mossi...e un tatuaggio in basso sulla schiena che si intravedeva a ogni passo...e.... "aspetta un attimo ma quello è..." pensò Sam
"...è stato un piacere conoscerti...ci si vede..." disse la ragazza aprendo la porta senza girarsi verso Sam
"ehi aspetta stò chiudendo magari potresti darmi un passaggio fino al mio motel" disse Sam prendendo la giacca e avvicinandosi a lei

  
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