That's a good idea!

"Voi avete seri problemi mentali" conclusi, pensando di essere l'unico sano di mente in quel covo di matti.

A dire il vero il pazzo sembravo essere io a giudicare dalle facce sconvolte di Guy e degli altri sceneggiatori.

Ok, addio bella vacanza a Ibiza per me e Indio.
Ok, alzarsi alle quattro del mattino per iniziare le riprese.
Ma quello non potevano farglielo sul serio.
Non sarebbero stati così cattivi, no.

"Robert, siediti" continuò Guy, con calma snervante, osservandomi da dietro la montatura.

"Sedermi? Io non..".

"Rob! Smettila di comportarti come un bambino, per l'amor del Cielo! Siediti e basta!"
Sospirai sfranto, buttandomi sulla sedia.
Guy mise i gomiti sul tavolo, guardandomi come se stesse parlando ad un bambino di due anni, piuttosto stupido per giunta.
"Robert, tu sei un attore.." iniziò, gesticolando.

Però, che intuito..

"Grazie, Guy! Davvero, ora che lo so sono veramente più..".

"Rob, lasciami finire!" strillò.

Va bene, mi stava spaventando. Sembrava fin troppo mia madre e,credetemi, non è una bella cosa.

"Un ottimo attore".

Leccapiedi.

"..Hai interpretato diverse parti, sin da quando eri piccolo. Forse questo grazie a tuo padre che..".

"Hai intenzione di raccontare la storia della mia vita per caso?".
Ok, Guy aveva la sua età. Era più che normale che stesse perdendo qualche neurone.
A dirla tutta neanch'io mi sentivo tanto bene..

"Rob, non ti stiamo chiedendo nulla di particolare" tentò, ripetendo per l'ennesima volta la stessa frase con la quale mi aveva cercato di convincere dieci minuti prima.

"Per te, stravolgere il romanzo di Conan Doyle..".

"Che non hai letto.." m'interruppe lui.

"Ma che importanza ha?" sbottai, pensando di non avere un'aria troppo intelligente in quel momento, "Per una tua grandissima cazz..".

"Idea!" esclamò Guy, commosso, "Una grandissima idea, Rob!".

Lo ignorai.

"Doyle si rigirerà nella tomba" proferii, prossimo ormai all'esasperazione.

"Oh, dormirò lo stesso" rispose sereno Guy, strizzandomi l'occhio.

No. No. Così non andava.

“Potrei rifiutare..” cercai di giocare la mia ultima carta.

“Hai già firmato il contratto Rob” mi bloccò, mentre si accendeva una sigaretta, “Vuoi un tiro?”.

“No, graz.. è una cosa seria!” piagnucolai, “Guy!”.

“Robert non se ne parla, hai già tentato con la cosa degli occhi dolci ma sono irremovibile” concluse lui, concentrato per lo più sulla sigaretta.

“Sei crudele” gemetti.

Valutai l'idea di piangere ma sarebbe stato davvero troppo penoso.
Già immaginavo i titoli dei giornali “L'attore Robert Downey Jr sorpreso in lacrime, mentre supplicava il regista Guy Ritchie di non dargli la parte nel continuo di..”.
No.
Non sarebbe caduto così in basso. Cos'avrebbe detto Indio? A scuola l'avrebbero preso tutti in giro per essere figlio di un frignone.

“Quindi” dissi, con il tono di voce più melodrammatico che avessi mai utilizzato, “E' la tua ultima parola?”.

Sospirai.
Ah, Shakespeare mi faceva un baffo!

“Assolutamente” rispose tranquillo Guy, accavallando le gambe.

Imprecai mentalmente, mentre improvvisavo un sorriso.

“Certo” conclusi, “Allora chiamami quando iniziano le riprese”.
“Lo farò” rispose Guy distrattamente, fingendo di ascoltarmi.

Odiavo quando non mi ascoltava.
“Bene, allora ciao” mi congedai e, conscio che non avrei ricevuto una risposta, sbattei la porta il più violentemente possibile.
Ma che gran..bastardo.

Sospirai.
Ok, ammetto di aver scherzato anche pesantemente sull'argomento provocando il pubblico, ma ero in buona fede!
Era solo un modo per fare pubblicità.
Intendiamoci, io non avrei mai...

"Ehy, Downey!” mi sorprese una voce fin troppo conosciuta.
Alzai lo sguardo, incrociando due occhi color ghiaccio che appartenevano ad un biondo appoggiato contro la parete che attendeva.
“Jude!” esclamai, “Aspetti da molto?”.
“Un po'” rispose lui, rimanendo sul vago.

Merda. Mentre io lottavo contro Guy e la sua pazzia, Jude era rimasto come un'idiota ad aspettare il suo colloquio.

“Scusa” proferii, passandomi una mano in testa e spettinandomi (per quanto fosse possibile) la chioma ribelle.
“Figurati” sorrise l'altro.
Mi sentì improvvisamente in imbarazzo. E non riuscivo a capire come! Cercai in tutti i modo di impedirmi di arrossire pietosamente, ma con scarso successo.
“Piuttosto, hai ucciso Guy?” chiese Jude.
“C-come?”.

“Beh, sai a giudicare dalle urla..” sorrise ancora una volta.

Ma dico, che cazzo aveva da sorridere?

“Oh, beh...sai com'è, le solite cose!” risposi svelto.
“Certo” disse lui, con aria comprensiva.

“Jude! Entra dentro, ti vuole Guy” esclamò uno degli sceneggiatori, di cui non riuscivo a ricordare mai il nome, sbucando dalla porta.

Come cazzo si chiamava? Anthony. No, William..

“Grazie Sean!” rispose Jude, mentre l'altro sbatteva la porta.
“Oh, devi andare” dissi meccanicamente.
Però Robert, sei intelligente...
“Già. Ci si vede Rob!” disse, dandomi una pacca sulla spalla.

Saltai.

“O-oh! Si, ciao Jude, ehm... in bocca al lupo!” risposi, ardendo dalla vergogna.

E fu mentre mi sorrise che capii che si, era una buona idea.
Perchè no? Sherlock si poteva innamorare di Watson, che male c'era?
“Farà successo” mormorai mentre mi allontanavo, con uno strano sentimento nel cuore e le guance accaldate come una tredicenne.

Fine (?)

Note: Buonasera! Questa è il primo racconto che pubblico su Jude e Rob!
Non so che pensarne, davvero, anche perchè l'ho scritta di getto!
Che dire? Adoro 'sti due, sono favolosi (sopratutto Rob :Q___).
Inoltre a Dicembre 2011 uscirà il sequel di Sherlock Holmes, dove pare che il detective si innamori di Watson, e addio alla bella Rachel!
Non so voi, ma io lo aspetto con ansia!

Le recensioni sono sempre gradite ;-)

Bacio, Grimilde.