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Autore: Shark Attack    21/10/2005    16 recensioni
Ryo e Ichigo sono parte di un sistema di figure mitologiche che hanno appassionato e che appassioneranno tutte le persone del mondo e di tutti i tempi: gli Angeli. Ichigo è un Angelo Guerriero e le è stata affidata la missione di proteggere un demone caduto che per raggiungere il suo obbiettivo, ossia il pieno titolo di angelo e le armi necessarie a difendersi da solo, deve uccidere 100 demoni, che naturalmente erano suoi compagni nella vita precedente, quando era demone...
Genere: Romantico, Azione, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'L'Angelo e il Demone'
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Chi passeggiava per le strade di Tokyo poteva ammirare su quasi tutti i muri le foto di Strawberry accompagnate da scritte com

L’Angelo e il Demone
Parte Prima - La nuova missione



E’ notte fonda, le abitazioni di Tokyo sono già tutte a luci spente, nessuno è in giro per le strade.La luna è unica compagna di quei poveri insonni che il giorno successivo avranno un compito di storia o un colloquio di lavoro.
Passeggia solo, un ragazzo di quindici anni, biondo e con un bel giubbotto di pelle nero, l’aria da duro lo riempie di rispetto e nessuno di quegli ubriachi del vicolo osa mettergli le mani addosso: era conosciuto come Ice Eyes pervia del suo sguardo raggelante che però non ha molto successo con le ragazze, era troppo chiuso e scontroso.
Alza lo sguardo al cielo…
La notte è stata portata da un cielo limpido nel quale si potrebbero addirittura trovare le costellazioni, se qualcuno si mettesse d’impegno. I lampioni comunque lo impedirebbero.
Il ragazzo è ancora appoggiato al muro di un giardino pubblico quando nota una cosa molto insolita nel cielo, insolita per tutti ma non per lui. Una bimba che non riesce a dormire la vede e sussurra alla sorella maggiore: “Un stella cadente!”, ma le rispose solo un mugolio e la bimba, incoraggiata dalla visione, torna sotto le coperte carica di bei sogni.
- “Non è una semplice stella cadente, piccola…”- pensò il ragazzo senza distogliere lo sguardo dalla flebile scia luminosa che saliva nel cielo- “E’ un angelo…ed credo anche di sapere perché è qui sulla Terra…”
La scia bianca che ha appena solcato il cielo della capitale giapponese si fermò sul tetto di un grattacielo molto alto e ad attenderla c’era una ragazza vestita in un strana uniforme bianca e verde, molto scoperta, e con un gran bel paio di ali bianche dietro la schiena: un angelo combattente.
E angelo era anche ciò che la raggiunse: un bimbo messaggero che, dalla manica destra della sua toga viola chiara, tirò fuori un rotolino di carta ben chiuso e lo consegnò alla ragazza che se ne stava lì in piedi di fronte a lui, con le braccia conserte e l’aria molto seria e autoritaria.
Lei lo ringraziò con un accenno del capo, non dissero una parola nessuno dei due, poi il bambino si voltò e con un piccolo saltello spiegò le sue possenti ma giuste ali e tornò nella direzione dalla quale era venuto.
La guerriera si voltò dall’altra parte e volò abilmente fra possibili occhi indiscreti fino a raggiungere un condominio di quattro o cinque piani, poi si avvicinò ad una finestra aperta e vi entrò.

Casa Momomiya, 03.47 PM
Tutti dormono: madre, padre…ma la figlia unigenita no. Era seduta sul divano del salotto col suo bel pigiamino rosa panna costellato di fragole rosse e stava cominciando a srotolare la pergamena appena ricevuta. Ancor prima di aver letto qualcosa si fermò e fisso il foglio senza realmente fissarlo mentre si passava una mano fra i capelli rossi illuminati dalla luna: quanti ricordi!
Poi cominciò a leggere le prime frasi e infine tutto il messaggio.
Ichigo- Bene bene, una missione adatta ad una come me! C’è scritto che per saperne di più devo aspettare i sogni di questa notte, verrà da me un rappresentante…si, la solita storia!
Si gettò sul letto con la testa fra i cuscini e sospirò presa com’era dai suoi pensieri.
Ichigo- Un angelo, mezzo o intero che sia, cerca protezione e lo affidano a me: e chi c’è di meglio?

La mattina dopo Ichigo si svegliò con un nuovo proposito per la giornata: aveva ricevuto la missione impartitale dal consiglio degli angeli più anziani e si avviava a compierla come sempre. Molte persone possono dire di avere una doppia identità, magari una doppia vita perché sono supereroi o simili e quindi devono scontrarsi ogni giorno col pericolo: lei era una cosa a metà fra le due opportunità. Aveva una vita normale, scolastica e sociale, che svolgeva normalmente sulla Terra, e poi ne aveva un’altra, quella che la vedeva impegnata come angelo guerriero che doveva difendere la città assegnatole dall’incursione eccessiva di demoni. Nel suo caso specifico aveva anche l’obbligo di combattere nelle schiere dell’esercito celeste in caso di guerra aperta con i demoni, ed era qui che aveva fatto la sua gloria.
Ma la sua giornata stava per cambiare ulteriormente: infatti appena entrata in classe trovò qualcuno seduto al suo banco e per di più anche ben sistemato con tutte le sue cose.
I- Scusa, ma quello è il mio posto!
Il ragazzo era seduto a cavalcioni della sedia ed era di spalle rispetto alla cattedra, intento a chiacchierare col compagno di dietro. La compagna di banco di Ichigo, oltre ad avere gli occhi a forma di cuore, ebbe anche il buon senso di fare le presentazioni.
Megan- Lui si chiama Ryo Shirogane ed è un nuovo compagno!
Ryo- Oh, scusa! Questo è il tuo posto? Non me l’aveva detto nessuno…
Ichigo- C’è un rimedio a tutto: levati e và a prendere un banco dal bidello del piano!
Ryo- Non si dovrebbe essere così scontrosi con i nuovi compagni, ma dato che sono molto più educato di te seguirò il tuo suggerimento…dov’è il bidello?
Professore- Bene! Ora che ci siamo tutti posso fare l’appello: Ayuki …
Ichigo intanto si sedette finalmente al suo posto e cominciò a chiacchierare con la sua amica riguardo al nuovo compagno.
Megan- Dimmi, non lo trovi bellissimo?
Ichigo- Stai scherzando! E poi perché non gli hai detto che questo è il mio banco?!
Ma l’espressione persa che le si presentò davanti sostituì la risposta.
Ichigo- Ho capito, lasciamo perdere…
Professore- Oh, bene: ora che ho terminato vi posso presentare il nuovo compagno di quest’anno: si, si appoggia pure lì il banco, ora vieni alla cattedra.
Ryo- Salve a tutti! Io mi chiamo Ryo Shirogane e sono nuovo di queste parti, vengo dall’America però conosco ugualmente il giapponese. Mi…reputo un bravo ragazzo e…
Professore- Dall’America dove?
Ryo- La mia famiglia è originaria di San Francisco, ma io ho sempre abitato a New York con un mio amico.
Ichigo- “ Ma tu guarda se non poteva capitarmi un altro giorno, devo trovare il mio protetto e difendere il mio banco dal nuovo arrivato che…incredibile! Tutte le mie compagne sono già cotte di lui! Guarda quante facce da ebeti…”
Professore- D’accordo, direi che così può andare, le interrogazioni non sono ancora arrivate! Dunque, dove ti metto? Uhm…ti spiace stare in ultima fila? Non è per fare distinzioni, sia chiaro!
Ryo- Mi va benissimo anche se dovessi stare accanto alla cattedra!
Professore- Benissimo! Allora Momomiya, spostati verso la finestra e aiuta il nuovo compagno di banco a sistemarsi!
Ichigo- Cosa? Qui? Nell’angolo? Ma…" Questo posto l'ho conquistato duramente!
Ryo- Ehi, se ci tieni tanto all’angolo della classe io sto in mezzo a te e alla tua compagna, ok?
Megan- Di di si! Di di si!
Ichigo- “Ma sentila..:” E va bene!
Disse, mentre si alzava per spostare il banco verso il muro.



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Allora, che ne pensate?
Spero questa mia nuova idea possa piacere a qualcuno...

   
 
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