TAZZA
MUG
Ore 10:30. Non è propriamente il momento di fare colazione.
Afferro un biscotto con gocce di cioccolato.
Sorseggio il mio latte e menta.
Un’abbinata fantastica, non c’è che dire.
Sarà che oggi vengono i cugini, sarà che mi sono appena alzata, sarà che la combinazione della preoccupazione per la prima e l’affanno per la seconda…
La tazza mug bianca fuori e blu scuro dentro è sollevata, mentre bevo il fondino di quella miscela fredda.
Non che mi piaccia veramente, il latte.
Cosa succederebbe se
mi scivolasse dalle mani?
Apro il palmo della mano sotto alla ciotola.
Si romperebbe.
E perché?
Perché è ceramica: fragile.
Oh… ma deve avere una
certa resistenza. Cadrebbe da solo mezzo metro! Può essere
così delicata?
Posso sempre provare.
Mezzo metro non è tanto.
Dovrei finire il latte. Oh. È già finito.
Bene, allora che
aspetti?
Basterebbe lasciare la presa. Poi fa tutto da sola.
Stringo convulsivamente la presa attorno alla tazza, scagliandola al suolo con tutta la mia forza.
Mi guardo attorno, conto i pezzi in cui si è frammentata; ce ne sono di blu e di bianchi ma so che, girandoli, potrebbero avere tutti lo stesso colore.
Forse avrei dovuto pensarci
un altro minutino…
[ 200 parole ]
Note: perché quando Any scrive una Nonsense, non sta facendo un'introspettiva molto confusionaria.
...
Stanno
arrivando i parenti. Devo scappare.
*fugge*