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Autore: Selina R84    04/09/2010    4 recensioni
Nell’epoca San Goku tutto può succedere, e se questo porta ad un totale cambiamento di uno dei componenti del gruppo di Inuyasha? Spero tanto che questa storia vi piacia e che possiate lasciare tanti tanti commenti.
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti.
Sono ancora viva, e sono tornata, dopo una lunghissima assenza, a causa del pc defunto, avevo perso tutto quello che già avevo scritto, per il proseguo della storia.
Tra cercare di ricordare, e non essere mai soddisfatta per come stava andando la storia, rispetto a quello che avevo scritto, mi sono demoralizzata, e stavo pensando di lasciar perdere tutto.
Ma quando ho iniziato a leggere sia nei commenti che nell’e-mail, di persone che volevano che la continuassi, mi sono messa nei vostri panni, ed ho pensato a quanto è brutto iniziare a leggere una ff e poi scoprire che mai verrà conclusa.
Quindi prometto che mi metterò d’impegno per terminarla al meglio, magari ci vorrà un po’ per gli aggiornamenti, ma cercherò di non lasciarla incompiuta.
Spero che questo vi faccia piacere, ora vi lasciò al capitolo.
Buona lettura.


CAPITOLO 21

Aveva allenato tanto i suoi sensi, per poter percepire l’arrivo dei nemici, e aveva anche imparato a riconoscere le auree che già aveva incontrato, e questa che sentiva l’aveva incrociata spesso nell’ultimo periodo.
-Sesshomaru?- era stupita di vederlo in quel posto.
-ciao Kagome, che bello rivederti!- la voce squillante della piccola Rin echeggiò nella radura, mentre scendeva, insieme a Jaken, da Ah-Un il demone a due teste che le faceva da cavalcatura.
-ciao Rin, anch’io sono felice di rivederti!- disse sinceramente la ragazza posando una carezza sulla testa della bambina, prima di alzare gli occhi sul demone che la accompagnava.
-Sesshomaru, a che devo l’onore della tua presenza?- domandò con un sorriso Kagome, anche se aveva come la sensazione che non era lì per puro piacere.
-sono venuto a saldare il mio debito!- glaciale e diretto come sempre, ma Kagome aveva capito che poteva essere tanto diverso quanto simile a Inuyasha, e soprattutto che nonostante le parole, non aveva mai realmente voluto uccidere suo fratello, anche perché di occasioni ne aveva avute tante, e forse anche per questo, si era affezionata a quel demone freddo e distaccato.
-sono stato da Mimisenri, un demone le cui orecchie sono in grado di ascoltare tutto quello che avviene a questo mondo, e ha saputo dirmi una cosa, che può riguardarti da vicino- parlò senza minimamente cambiare espressione.
-di cosa si tratta? Se sei venuto fino a qui, deve essere qualcosa di molto importante!- ora era sicura, quella che Sesshomaru le stava per dare non era una buona notizia.
-la sfera degli Shikon e quasi completa nelle mani di Naraku, mancano solo i frammenti che tieni tu, più altri tre- iniziò a riferire le sue scoperte con una calma disarmante, facendo sussultare Kagome.
-sono i due frammenti che possiede Koga, e quello che tiene in vita Kohaku il fratello di Sango- stavano arrivando allo scontro finale, Naraku aveva quasi la sfera completa, il vantaggio era dalla sua parte.
-non c’è solo questo!- disse Sesshomaru, interrompendo i pensieri di Kagome.
-forza allora, spero che questa sia una notizia più rassicurante!- ironizzò la ragazza per sdrammatizzare, era palese che non lo fosse.
-ho scoperto, che quando la sfera degli Shikon esaudirà il desiderio del possessore, questa richiederà il sacrificio estremo del suo custode!- letale come nei combattimenti, le sue parole suonarono come una lama tagliente pronta a colpire il cuore della ragazza.
-fantastico, … devo dire che non fai altro che portarmi parole confortanti nell’ultimo periodo!- affermò con un sorriso triste e sconsolato.
-allora è vero quello che ho scoperto!- parlò una voce femminile.
-Kikyo!- Kagome scrutava attentamente la donna non sapendo cosa aspettarsi da lei, soprattutto dopo i loro ultimi incontri/scontri.
-questo vuol dire che, se anche cinquant’anni fa Naraku non fosse intervenuto, una volta espresso il desiderio di far diventare umano Inuyasha, come avevamo deciso, io sarei morta comunque!- affermò la sacerdotessa capendo che il suo destino con Inuyasha in ogni caso non era quello di stare assieme.
-il mio caro fratellino sta arrivando!- disse Sesshoumaru richiamando Rin e Jaken che si erano leggermente allontanati mentre lui parlava con Kagome.
Una volta che loro furono pronti, e dopo che Rin salutò la sua ormai amica, presero la via per la foresta.
-grazie!- gli disse questa volta per farsi sentire Kagome ma, Sesshoumaru come prevedibile non si fermò.
-ora siamo pari, mezzo-demone!!- il modo in cui l’aveva chiamata doveva sembrare dispregiativo, e forse lo era, però fece spuntare un sorriso soddisfatto sul volto della ragazza.

-ma quando torna Kagome?- domandò il piccolo cucciolo di volpe.
-in effetti, sta iniziando a essere un po’ tardi!- anche Sango cominciava a preoccuparsi per quell’assenza prolungata.
-aveva bisogno di stare un po’ da sola, non angosciatevi vedrete che presto farà ritorno- cercò di rassicurarli il monaco.
Inuyasha, anche se non lo dava a vedere era in pensiero, sentiva la necessità di averla sempre a fianco, ma capiva che lei aveva bisogno di riflettere tranquilla.
I suoi pensieri però furono interrotti, da un odore che arrivò al suo sensibile naso.
-Sesshoumaru!!!- disse soltanto prima di partire verso il punto da cui proveniva il suo odore, seguito dai suoi compagni.

Quando arrivarono, però il demone non c’era già più, e al suo posto videro Kikyo.
-cosa ci fai qui?!- chiese Inuyasha non sapendo più come comportarsi con lei, nonostante tutto, infatti, non riusciva a odiarla, non poteva.
-tranquillo non ho intenzione di attaccare Kagome, ero solo venuta ad appurare la veridicità di un fatto- rispose lanciando uno sguardo verso la ragazza.
-Sesshoumaru era qui, non è vero? Che cosa voleva?- domandò il mezzo-demone questa volta rivolto verso Kagome, lo infastidiva il fatto che il fratello avesse voluto incontrare lei da sola, non riusciva ad assegnare un nome a questo sentimento che provava, molto simile a quello che sentiva quando nelle vicinanze si trovava Koga.
-si, era qui. Ma non ha portato buone notizie- rispose lei, non gli avrebbe raccontato tutto e sperava che Kikyo non parlasse.
-cos’ha detto?- chiese curiosa Sango parlando per tutti.
-Naraku a quasi completato la sfera, mancano solo i nostri frammenti e quelli di Koga e Kohaku- spiegò sicura, si stava auto convincendo che, in fondo non stava mentendo, solo, non voleva che loro sapessero cosa poteva succedere, non era importante per la battaglia avrebbe fatto esclusivamente preoccupare i suoi amici.
Kikyo gli lanciò uno sguardo, e capì subito che Kagome non avrebbe raccontato altro sulla sua conversazione con il demone, e decise di non intervenire.
Sango intanto si era irrigidita, ora il suo adorato fratellino era ancora più in pericolo, Naraku gli avrebbe tolto il frammento che lo teneva in vita.
-dobbiamo cercarli, non possiamo permettere che Naraku prenda i loro frammenti- Kagome aveva intuito i pensieri della sterminatrice.
-vedrai Sango riusciremo a salvare Kohaku- Kagome si rivolse all’amica con un sorriso rassicurante; per lo meno avrebbero tentato in tutti i modi di salvarlo.
-voi cercate il demone-lupo, io porterò qui Kohaku, so già, dove si trova- affermò Kikyo.
-come fai a saperlo?- chiese Sango alla sacerdotessa.
-sapevo che presto Naraku lo avrebbe cercato per riprendere il suo frammento di sfera, e così l’ho messo sotto la protezione dei miei spiriti protettori- rispose la donna, mentre si era già incamminata.
-bene, allora noi andiamo a cercare Koga- Inuyasha era già pronto a partire.
-come fai a fidarti ancora di lei, dopo tutto quello ha fatto?- chiese Sango non del tutto convinta dalle parole della sacerdotessa.
-Sango, non abbiamo altre possibilità, ci dobbiamo fidare, e poi credo che questa volta stia dicendo la verità- a rispondere era stata Kagome, anticipando Inuyasha.
Appena riferirono a Kaede e Jisa le ultime novità partirono, non potevano aspettare, dovevano trovare il demone-lupo prima di Naraku.
La ricerca fortunatamente non fu lunga, dopo mezza giornata trovarono Koga accompagnato dai suoi due inseparabili compagni.
-mia dolce Kagome, sei venuta a cercarmi perché ti sei stancata del cagnolino?- si era subito avvicinato a lei prendendole le mani, gesto estremamente irritante per il mezzo-demone che lo stava fulminando con gli occhi dopo essersi messo in mezzo per sciogliere il contatto tra i due.
-botolo, cosa ci fai da queste parti?!- quando si rivolgeva verso Inuyasha il tono era sempre arrogante e altezzoso.
-di certo non siamo venuti per te lupastro, … siamo qui per i frammenti che hai nelle gambe- rispose infuriato Inuyasha.
-Koga, Naraku ha quasi completato la sfera, i nostri frammenti e i tuoi sono tra gli ultimi, è meglio non essere soli, sicuramente presto verrà a cercarti, e dobbiamo essere pronti ad affrontarlo- Kagome cercò di sedare un po’ gli animi.
-Kagome, eri in pensiero per me?! Lo so, con me ti sentirai più tranquilla quando arriverà il momento dello scontro, ti posso capire- mentre parlava, però si accorse di sentire qualcosa di diverso nel suo odore che tanto gli piaceva.
-che cosa stai dicendo. Siamo venuti per proteggere i frammenti perché tu da solo non ci riusciresti mai!!- affermò Inuyasha sempre più irritato, ma Koga non lo stava più ascoltando, aveva arricciato il naso fiutando l’aria fino ad avvicinarsi un po’ troppo a Kagome.
-Koga si può sapere cosa stai facendo?- disse la ragazza con il viso rosso dall’imbarazzo nel ritrovarsi, il viso del demone-lupo così vicino.
-Kagome … perché il tuo odore è cambiato?- domandò confuso il lupo non capendo come poteva essere successo.
-bè, … in effetti, sono un po’ diversa dall’ultima volta che ci siamo visti- confermò lei.
Spiegarono a grandi linee cosa era successo, e aspettarono la reazione del demone.
Kagome era agitata, non voleva perdere l’amicizia con il giovane capo della tribù Yōrō.
-quindi puoi cambiare il tuo aspetto?! Fammi vedere!- chiese infine Koga con una voce indecifrabile, che la mise sempre più in ansia.
Dopo un attimo d’indecisione Kagome prese le sue sembianze demoniache, mostrandosi ai tre demoni con il suo nuovo aspetto da mezzo-demone, lo osservavano sotto lo sguardo preoccupato di Inuyasha che sentiva tutta la paura della ragazza, di essere allontanata.
-wow, Kagome riesci a essere bellissima anche così, si vede che l’unico mezzo-demone uscito male è il cagnolino- affermò Koga dopo averla osservata a bocca aperta, mentre la ragazza alzava lo sguardo che s’illuminava in un sorriso di sincero ringraziamento.
-stupido lupastro, cosa vuoi dire?!- si offese il mezzo-demone.
-quello che ho detto, che lei nonostante sia diventata un mezzo-demone e comunque bellissima e poi il suo odore fortunatamente non è diventato insopportabile come il tuo, cane!- spiegò tranquillo Koga.
-non è il momento di litigare abbiamo dei problemi più urgenti da risolvere- Sango aveva fermato la replica di Inuyasha, bloccando la lite che non sarebbe finita molto presto.
-Sango ha ragione, dobbiamo tornare, e sperare che Kikyo arrivi presto con Kohaku- la sostenne Miroku.

Si rimisero in viaggio per tornare al punto d’incontro, con Kikyo; ogni tanto Koga e Inuyasha si lanciavano delle occhiate poco amichevoli.
-come ti senti in questo nuovo corpo?- le chiese serio Koga, che le voleva realmente un gran bene, approfittando di un momento in cui Inuyasha parlava con il monaco.
-devo ammettere che non è facile … presa dalla paura di non essere più quella di prima, e di non essere accettata la prima cosa che ho fatto, è stata scappare. Ma il problema rimaneva comunque, e in più loro non si sono fermati fino a quando mi hanno ritrovato, e ora eccomi qui di nuovo con i miei amici. In ogni momento mi fanno capire che non sono sola e che mi vogliono così come sono, e grazie a questo sto iniziando ad accettare la mia natura. Certo non dico che ora tutto è tornato come prima, perché so che non lo sarà mai, però adesso so di potercela fare- rispose lei accorgendosi anche di quanto fossero vere le sue stesse parole.
-mi fa piacere che tu stia bene. Sono rimasto sbalordito inizialmente, ma tu sei sempre tu, anche se ora hai capacità differenti, rimani la mia dolce Kagome- affermò il demone facendole un occhiolino.
-a proposito, la mia proposta rimane sempre valida tranquilla, non ho cambiato idea- il demone parlò alzando un po’ più la voce rispetto a un attimo prima.
E, infatti, qualcuno sentendo quelle parole accorse subito.
-di che proposta stai parlando lupastro?- chiese sospettoso Inuyasha.
-la cosa non ti dovrebbe riguardare, visto che stavo parlando con la MIA Kagome- Inuyasha iniziava a perdere seriamente la pazienza.
-comunque … la proposta è quella che Kagome diventi, la MIA donna a tutti gli effetti- non poteva negare che far imbestialire il mezzo-demone era uno dei suoi passatempi preferiti, e in più era così semplice provocarlo; infatti, un nuovo battibecco iniziò e proseguì per più della metà del tragitto.
Un forte sospiro di rassegnazione uscì dalla bocca di tutti, era sempre la stessa storia, si erano abituati a vederli attaccare briga a vicenda; sul viso di Kagome invece comparve un sorriso sereno.

Continua…

  
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