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Autore: fragolottina    04/09/2010    5 recensioni
Da quando avevo iniziato a venire in questo negozio, lei era sempre stata lì, una ragazzina sorridente dietro il bancone e che ogni tanto si alzava e si avvicinava a mettere nello stereo principale un nuovo disco; prediligeva i classici, Queen, Sex Pistols, Micheal Jackson, Madonna. Lasciava ai clienti l’opportunità di scegliere se ascoltare una nuova uscita nei punti di ascolto alla fine del negozio, io non ci andavo mai, mi piacevano i classici…prima non era così, mi piacevano le novità, mi piacevano…noi.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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too young 41. Ti amo – lei

Avrei dovuto sapere che non sarebbe stata solo una notte come avrei dovuto sapere che sarebbe stato tutto diverso. Facemmo l’amore tutta la notte e la mattina dopo e ancora la notte.
Conoscevo Wihelm Kaulitz come il cauto amante che si preoccupava di tutto: farmi male, offendermi, non prestarmi abbastanza attenzione. Faceva sempre da mediatore tra quello che voleva lui e quello che volevo io. Conoscevo Wilhelm Kaulitz ed avevo passato così tanto tempo a fare l’amore con lui, con le stesse premure che non avevo mai pensato che potesse esserci dell’altro. Ma c’era dell’altro, c’era pur sempre Bill Kaulitz.
A volte sembrava che invece di amarci stessimo portando avanti una lotta, lui non faceva mai niente per darmi a intendere che mi voleva, ero io a dover allungare una mano ed accarezzarlo, coccolarlo, finirlo di provocazioni finché l’unica cosa che potesse fare era prendermi: ero io a violare le linee nemiche ed a quel punto lui aveva tutto il diritto di prendermi in ostaggio e torturarmi con la sua disperazione. A volte non ero sicura nemmeno che lui volesse.
- Sei diverso…
Eravamo sdraiati di fianco sul mio letto, lui mi stringeva da dietro, quando inspirava il suo torace spingeva contro la mia schiena, era ancora incastrato a me. C’era qualcosa quando mi abbracciava qualcosa di spaventoso, non mi teneva mai troppo stretta, avevo tutto lo spazio del mondo per decidere quanto lo volessi vicino; solo quando mi allontanavo la sua mano mi teneva, come se avesse paura che decidessi che non lo volevo affatto.
- Mi stai uccidendo…
Cercai di voltarmi per guardarlo, ma lui aumentò la stretta alla mia vita impedendomi di muovermi.
- Perché?
Mi spostò i capelli e mi morse piano la nuca senza rispondermi, ma ricominciando a muoversi dentro di me. Lui non vuole fare sesso con me…
Ero quasi sicura che ad un certo punto ne avrei avuto abbastanza, mi sarei stancata, erano i pensieri che avevo mentre dormiva e mentre io mangiavo qualcosa, avvolta in una coperta e seduta su uno sgabello in cucina. Poi però lo sentii muoversi tra le coperte, lo sentii sbadigliare ed era come il richiamo del pifferaio magico: ogni pensiero spariva. Forse era già sveglio, forse si stava svegliando. Mi dissi che stavo tornando in camera solo per verificare quale delle due ipotesi era vera. Bugiarda…
Dormiva supino, rimasi a guardarlo, poi cercando di non svegliarlo mi sdraiai accanto a lui, non abbastanza vicina da toccarci, ma quanto bastava per credere che fosse come in passato che non ci stavamo distruggendo psicologicamente, che non lo stavo ferendo ogni volta che lo invitavo in me, ma che lo facessimo perché eravamo innamorati. Se glielo dicessi…
Aprì gli occhi incontrando i miei.
- Dormi mai?
Non risposi distogliendo lo sguardo, certo che dormivo.
- Perché stiamo facendo tutto questo se ti fa male?
Che senso ha punirlo se la sua punizione ferisce anche te…
Si strofinò il viso con una mano.
- Perché ti amo e ti voglio, ma tu no…l’unica cosa che posso ottenere è di essere il tuo amante finché non torna Olivièr…
Aggrottai le sopracciglia turbata, gli manco così tanto?
- Questo è il tuo piano?
Rise amaro.
- Non ce l’ho un piano, Mary…
Io non potevo gestire tutto quello, non potevo farcela. Io…
- Devo uscire…
Mi guardò sorpreso della mia repentina fuga, mi avvicinai all’armadio tirando fuori un po’ di vestiti per cambiarmi.
- Dove vai?
- Puoi aspettarmi qui, non ci metterò molto…
Il fatto che Tom non facesse domande quando piombai in casa sua mi fece riflettere sul fatto che probabilmente mi stava aspettando, era un bene, lui sapeva cosa passava per la testa del suo dannatissimo fratello. Mi osservava tranquillo mangiando un cornetto, io lo scrutavo truce.
- Ti tirerò fuori le parole con la forza se necessario…
Lui si strinse nelle spalle scostandosi dalla porta per farmi entrare.
- Bill?
Sospirai.
- È a casa…sono preoccupata…
Mi sedetti su una sedia in cucina e lui di fronte a me.
- Che fa?
Ci riflettei alla fine non è che stesse tentando di uccidersi o cose del genere, insomma, il fatto che facessimo solo sesso e che non fossi certa che gli piacesse non era esattamente qualcosa su cui creare un dramma.
- Fa il mio amante…
Sollevò le sopracciglia stupito.
- Direi che è grande abbastanza per decidere certe cose da solo, no? E visto che tu non sei davvero fidanzata non è che sia poi questa cosa così sconvolgente…
- Dice che lo sto uccidendo…
Tamburellò con le dita sul tavolo.
- È normale che la cosa lo ferisca…tu come staresti se lo volessi, sapessi che è di un’altra, ma che comunque ti vuole abbastanza da scopare con te…
Mi presi il viso tra le mani angosciata.
- Mi sento così…stronza…
Scrollò le spalle.
- Non poterti avere gli servirà da lezione, ma forse ora dovresti dirgli la verità…
- Non lo so…
Lui mi sorrise.
- Non sei obbligata a dirgli quella verità…lui se ne vuole sentire dire un’altra, non credo che il resto gli importi!
Quando tornai Will era seduto in cucina, vestito, con carta e penna e scriveva; non l’avevo mai sorpreso a scrivere. Mi avvicinai piano, come se potessi disturbarlo, ero sicura che mi avesse vista, ma semplicemente mi ignorò, concentrato sulle parole.
- Che fai?
Continuò a tenere gli occhi fissi sulla carta.
- Butto giù idee per una canzone…
Annuii poi facendo forza sulle mani, mi tirai a sedere sulla penisola della cucina.
- Will, devo dirti una cosa…
Mi interruppe.
- Si, è sbagliato. Si, Olivièr non merita che lo tratti così. Si, se vuoi me ne vado. E no, non dirò niente a nessuno…
Sollevò gli occhi appena per lanciarmi uno sguardo e sospirare.
- Dammi due secondi, finisco e sono tuo!
Gli presi una mano ridendo.
- Will, lascia parlare me!
Sollevò gli occhi a guardarmi.
- Ok, ti ascolto…
- Giura di credermi!
Annuì.
- Perché non dovrei?
Lo guardai tesa, come poteva farmi tanta paura, era soltanto Wilhelm! Chiusi gli occhi e deglutii cercando di prendere fiato.
- È una cosa così brut…
o adesso o mai più
- Ti amo.
Stavo ansimando. Lui mi guardò come se gli avessi appena detto che mi piacevano le donne.
- Come?
Sorrisi, ora che glielo avevo detto, tutto sembrava più facile, le parole venivano da sole; non avevo paura, sarebbe tutto andato bene.
- Ti amo…
Si alzò dallo sgabello, posizionandosi di fronte a me e fissandomi negli occhi.
- Ripetimelo, ti prego…
Gli presi le mani.
- Ti amo e ti amo e ti amo…e posso continuare a ripetertelo quanto vuoi, non cambierò idea!
Mi baciò tenendomi il viso tra le mani. Ci si aspetta che con il tempo baciare una persona diventi automatico e ripetitivo, ma fino a quel momento non avevo mai trovato due baci che ci eravamo scambiati identici e quello era certamente il nostro miglior bacio. Il migliore che avessi dato ed il migliore che avessi ricevuto.
Si allontanò appena scrutandomi confuso.
- Ma io ti ho fatto tanto di quel male…non è giusto!
Annuii, abbassando lo sguardo.
- Lo so, ma questo non cambia le cose…
Mi osservò per un po’, poi mi abbassò una spalla della maglietta scoprendo un neo, un puntino nero. Lo guardò sorridendo nostalgico.
- Sembra un secolo fa, mi ero ripromesso che se mi fossi perso avrei potuto ricominciare da questo punto…vorrei poter ricominciare con te…
Gli accarezzai il viso.
- Possiamo farlo, sai?
Sospirò.
- Sei davvero in grado di dire addio ad Olivièr?
Non è che mi servisse un grande impegno, bastava che lo chiamassi e gli dicessi “ehilà, Olly, ma sai che io e Will stiamo di nuovo insieme?”. Si sarebbe congratulato con me e saremmo andati tutti insieme a prendere una pizza.
- Sicura di voler affrontare i giornalisti?
Beh, quello era già più problematico, forse avrei dovuto aspettare che lui tornasse e buttare giù un piano di azione ben congegnato anche con Kitty.
- Sicura di voler rischiare che io ti ferisca di nuovo?
Mi strinsi nelle spalle.
- Devo credere che non lo rifarai…
Appoggiò le mani sul tavolo ai lati del mio corpo e mi diede un bacio veloce sulle labbra, poi mi fissò negli occhi serio.
- Se ti rendi conto che rischio di farti male devi prendere una bottigliata di acqua ossigenata e tirarmela in testa…
Lo osservai dubbiosa.
- Nessuno sa di preciso cosa ne uscirebbe, ma credo che svegliarmi e trovarmi improvvisamente con i capelli rossi sarebbe uno shock abbastanza forte da farmi riacquistare lucidità!
Sorrisi facendogli passare le braccia intorno al collo e baciandolo di  nuovo.

Mie care, fantastiche lettrici...voi non lo sapete (il fantastiche era per indorarvi la pillola...scherzo, vi adoro!) ma iniziando a leggere questo...kolossal avete automaticamente acconsentito ad ascoltare i miei deliri.
Ebbene si...
Ne dobbiamo parlare...COSA CASPITA HA FATTO BILL?! Ho cercato di rimanere calma davanti ai rasta, la cresta, il pelo, le piume, tutta quella pelle che sembrava uno dei Kiss (che gran gruppo...), ma dopo l'ultima foto che ho visto su dipiùtv in cui sembra tipo un responsabile della nettezza urbana mi si è preso un mezzo colpo! Ma che roba è diventato?!
Ora giacchè siamo tutte qui, mi pare naturale che siamo fan e che su quel tot di video e live una sbavatina (ina?! vogliamo parlare di der letz tag?) ce la siamo fatta...per quanto un po' androgino Bill Kaulitz era sexy da far spavento, ispirava tanto, tanto, tanto, tanto sesso...siamo tra noi diciamoci la verità! Se poi entravi nella condizione psicologica che ha un fratello gemello, oui, mon amis, sono due ("Una famiglia per due" non è nata per caso) c'era tanto porno nell'aria da vivere di quello XS...ma ora, in tutta onestà, davvero lo trovate ancora abbordabile?
Ovvimente questo sfogo non c'entra niente con la musica (anche se per me sono calati un po' anche in quella...)...però accipicchia! Io lo aveva eletto mio sogno erotico numero 1...mi è crollato un mito!

Se siete ancora qui, mie coraggiosissime lettrici, andiamo avanti!
Layla, dai niente tragico incidente, io gli voglio bene al prode Olly...anche io quando qualcuno che veglia sui miei scritti me l'ha suggerita ho riso da morire sul cucchiaio...è stato veramente una perla!
Nika695, forse avrei dovuto intitolare questo capitolo proprio 'il cucchiaio', sarebbe stato più pertinente!
_Reset, don't worry...io lo trovo un po' emo, ma sono sicura che per altre interpretazioni non ci si faccia nemmeno caso!
DReamer483, bentornata! sappi che finito quel cap il tiramisù me lo sono andata a comprare...ho aspettato un po' qualche cavalier servente che me lo portasse, ma niente...mi piace il fatto che non riesca a staccare gli occhi dallo schermo...spero che tu sia pronta!
Lenis, ti prometto che sarà l'ultima peripezia che metto loro davanti...va beh, facciamo la penultima! Sono felice di aver azzeccato in pieno i tuoi gusti...comunque come hai potuto leggere niente suicidio...solo un po' di depressione!


   
 
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