E poi sì, eravamo partiti.
Era strano, pensavo che Gerard fosse completamente andato fuori di testa. Però, insomma, un viaggio con lui l’avrei fatto volentieri, magari avrebbe fatto bene alla nostra vita sessuale ormai noiosa.
Così avevo preso la mia valigia e l’avevo caricata nel bagagliaio dell’auto.
Gee non aveva proferito parola per un’ora buona. Aveva una scintilla strana negli occhi, sapevo che stava architettando qualcosa di losco e terribilmente eccitante.