In Our Last Embrace, Electric Tears Are Falling.

 

 

“I seem to lose the power of speech
Your slipping slowly from my reach”

 

Placebo

Without You I’m Nothing

 

 

Immortalato nel tuo vuoto, fonde il ghiaccio nel fuoco bluastro di questa nostra stretta: ha la fragranza subdola e tossica dell’amianto, il nostro abbraccio; sembra quasi l’ultimo.

Profuma di morte.

-Lavi…

Sospiro contro la pelle fredda del tuo collo; non c’è calore, così mi stringo un po’ di più al tuo petto, come a volertelo infondere.

Respiri.

Ma l’aria che esali è impalpabile, veleno trasparente; sembra quasi smarrirsi, come fragili ali di una farfalla intrappolate nei fili luminescenti di una ragnatela elettrica.

-… Riesci a sentire la mia voce?

Brucia la mia fronte contro la stoffa della tua uniforme, bruciano le labbra contro la tua spalla.

Bruciano come il silenzio di mille papaveri falciati dalla lama insanguinata del tramonto; non c’è tepore nel sole morente.

In quest’abbraccio non c’è salvezza.

-Qui… Ci siamo soltanto noi due…

 

Noi due.

Non scivolare.

 

-… Che possiamo proteggere Lenalee e Chaoji. L’ha detto anche Crowley… No?

 

Stringimi.

Non svanire.

 

-Chissà se Kanda avrebbe combattuto?

Si scioglie l’abbraccio, come le mie parole, solubili nella consistenza acida del tuo silenzio.

Trattengo il fiato.

Non lasciarmi.

-Per Lenalee… I compagni.

 

…

Per me.

 

-Per Lenalee noi siamo più importanti del mondo intero…

 

Non colpirmi.

 

-La farai piangere!!

 

Piangerei anch’io, se potessi, mentre mi scivoli. E sento che scivoli via, come le lacrime sintetiche di un ragno meccanico, lo stesso che ha intessuto la trama del tuo passato.

Lacrime verdognole sulla sua pelle di ferro, prima di divorare il presente.

 

-Io… Non sono un vostro compagno.

 

Colpiscimi.

 

Perché dentro c’è solo vuoto, ormai.

Pelle di ferro.

Senz’anima.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nda: Ho scritto questa flash solo per l’adorazione profonda che nutro verso questi personaggi e la scena dell’abbraccio da pelle d’oca nella night 120 che, ogni volta, immancabilmente mi commuove.

 

Come vedete sono sole poche parole, più che altro una “polaroid” del momento per come lo vedo io, o meglio come l’avrei descritto dal punto di vista di Allen.

 

Spero possiate gradire.

 

Ja Ne.

 

B*E