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Autore: Martina van der woodsen    05/09/2010    3 recensioni
Facciamo un salto nel tempo. Torniamo a quando Robert Pattinson era alle superiori. Un Robert ovviamente bello e ruba cuori, un ragazzo senza nè regole, nè freni, un ragazzo a cui bastava fare un cenno con la testa per passare di letto in letto, con una sola eccezzione, lei, l'unica che gli tienne testa,dalla lingua pungente, l'unica ragazza che lui vorrebbe veramente. Poi immaginiamo lei, aggressiva, risoluta, un peperino di ragazza come si suol dire, che a differenza delle altre non cede, almeno all'apparenza, al fascino del nostro bel Robert, diventando così il centro delle sue battute a cui lei risponde a tono. < Robert Thomas Pattinson io ti odio > questa è la frase d'esordio della mia storia, spero di avervi incuriosito. leggete e recensite ^^ un bacione a tutti.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!!! questa è una FanFiction che da come avete capito nell'Intro parla di Robert che ha a che fare con la fase adolescenziale. il titolo è quello della canzone di Eminem&Rihanna alla quale io sono particolarmente attaccata e bene o male c'entra con la storia ma non è il titolo che vedo adatto per essa, percui mi farebbe piacere sentire dei vostri suggerimenti per il titolo....grazie mille xD...un bacione a tutti e buona lettura.



Robert Pattinson Vs Martina Owens.



< Robert Thomas Pattinson io ti odio > urlai a due centimetri dal suo viso. ero furiosa a tal punto da sentire le mani prudermi, quasi come se avessi toccato una pianta di ortiche, e quel sorriso da strafottente che aveva stampato sul viso, non faceva che aumentare la mia rabbia e la voglia di tirargli un ceffone in pieno volto, nonostante, detestai ammetterlo, lo rendeva tremendamente sexy.

< Martina, Martina, perche devi mentire a te stessa, lo sappiamo tutti che in realtà sei tremendamente attratta da me, mi vuoi ammettilo! > si era avvicinato così tanto che potevo sentire il suo profumo costringendomi così ad arretrare spaventata e senza volerlo mi ritrovai a spalle al muro. continuava a sorridere questa volta però era un sorriso da predatore soddisfatto poichè aveva appena braccato la sua preda. la testa mi urlava di andarmene ma il mio corpo diceva tutt'altro e questo mi spaventava. Lo guardai dritto negli occhi perdendomi in quell'azzurro che fino a quel momento non avevo mai osservato accuratamente, per molto tempo mi ero chiesta cosa ogni ragazza trovasse in lui, questo perchè avevo sempre evitato Robert come la peste e non era esattamente il ragazzo che potevo ritorvarmi ad osservare in ogni suo più piccolo particolare, ma averlo così vicino mi costringeva a fissarlo e questo non faceva che aumentare l'odio che provavo nei suoi confronti. lui continuava a sorridere soddisfatto mentre la sua mano mi accarezzava la gamba che si era messo sul bacino non facendo altro che aumentare la mia rabbia, staccai la gamba da lui e dopo avergli dato una piccola spinta allungai il viso verso di lui guardandolo con odio.
< Non potrò mai essere attratta da una puttana come te > quelle che uscirono dalla mia bocca erano parole che avevano lo stesso sapore del veleno, facevano male come una lastra di ghiaccio che veniva a contatto con un lembo di pelle. La faccia che fece Robert subito dopo mi lasciò leggermente interdetta, a giudicare dall'espressione che aveva assunto sembrava quasi che le mie parole lo avessero colpito a tal punto da fargli abbassare le mani e lo sguardo, io rimasi li, ferma ed immobile aspettando una sua qualsiasi reazione, una reazione che non arrivò.
< Perchè? > sussurrò < Perchè mio padre non è ricco e importante come il tuo? perchè io a differenza tua ammetto che mi piace fare del sesso non necessariamente con la stessa persona per più di una notte? perchè amo le moto e la velocità? o perchè bevo? > nonostante si percepisse la rabbia che gli ribolliva dentro, mantenne un tono pacato, un tono che stranamemte quella voltà mi spaventò piu del dovuto. < Tu non sai nulla di me > Ripetè.
< Sei un buon annulla, privo d'interessi, un ragazzo vuoto senza un futuro, incapace di amare una persona che non sia se stessa, un tempista e questo mi basta > non appena terminai quella frase sentii qualcosa affianco al mio viso sgretolarsi e Robert che rimaneva immobile con la testa piegata all' ingiù mentre dei rivoli di sangue colavano dal suo braccio gocciolando a terra. < Ti sei fatto male? > domandai sinceramente preoccuata prendendogli la mano ferita nella mia, ma Robert non me lo permise ritraendola, si voltò per andarsene  ma non gli e lo permisi, < Fermo! non andartene, lascia che ti medichi > gli misi una mano sulla spalla ma non voleva girarsi, lo sentivo, proprio come sentivo il dolore che gli stava facendo in quel momento la mano, < Non fare il bambino > dissi parandomi davanti a lui che mi fissava quasi con odio < E non fissarmi così hai fatto tutto tu >
< Tutto io? > urlò triste < Tu non te ne rendi conto > continuò.
< Di cosa? > domandai allungando la mano verso il suo viso.
< Del male che fanno le tue parole, io sarò anche privo di sentimenti ma tu sei un ipocrita, fai finta che t'importi qualcosa della gente e poi appena puoi sputi veleno su di loro, il finto bunismo è una cosa schifosa > in quel momento mi sentii come se un pugno mi avesse colpito in pieno petto riuscendo a raggiungere il cuore distruggendomelo. Abbassai la mano e con le lacrime agli occhi uscii da quella stanza lasciandolo li, da solo. In fondo alle scale che portavano al piano superiore trovai Cam ed Evangeline seduti sui primi scalini che sorseggiavano due bottiglie di birra scherzando tra di loro.
< Non riesco proprio a capire come tu possa andare d'accordo con lui ed essere mio amico allo stesso tempo > dissi sedendomi tra le sue gambe sosrseggiando un goccio della sua birra ancora furiosa.
< Avete nuovamente discusso? > domandò Evangeline.
< Quando mai non litigano, siete peggio di cane e gatto > disse Cam riprendendosi la birra. < Questa volta perchè avete discusso? > domandò ripassandomi la birra.
< Guarda non ho proprio voglia di parlarne, anzi, ormai la serata è stata rovinata, Cam puoi riportare tu Evangeline a casa? > Cam annuii. < Ti ringrazio. ci vediamo domani a scuola. Notte ragazzi > baciai entrambi sulla guancia e uscii da quella casa dirigendomi verso la mia macchina.
< Marti aspetta un secondo > la voce di Cam mi fece bloccare.
< E' Successo qualcosa? > domandai. Cam scosse la testa.
< Cioè niente di grave però >
< Però cosa Cam? >
< Sii più gentile con Rob, non lo conosci, non hai mai voluto conoscerlo, dietro quella maschera da bastardo puttaniere c'e un grande cuore, fidati > mi abbracciò e dopo avermi dato un bacio sulla frote tornò dentro. Alzai gli occhi al cielo, un cuore d'oro? io non ne ero poi così sicura dopo quello che mi aveva detto in camera. Respirai profondamente e montai in macchina sfrecciando verso casa, ancora infuriata salii in camera addormentandomi all'istante.

  
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