Storie originali > Commedia
Segui la storia  |       
Autore: moonyHYSTERIA    07/09/2010    3 recensioni
«“Complimenti, sei il fortunato possessore del prototipo di Gender Swap! Io sono l’inventore e questo oggetto proviene dal futuro, ma in questa era a nessuno interessa un accessorio del genere. Ora lasciatemi spiegare come funziona. Avete trovato delle chiavi, e inserendole nel Gender Swap potete cambiare sesso! Semplice, no? Ricordatevi di stare attenti alla barra di energia, se si scarica ritornerete normali, ma basta un’ora di carica per ritornare funzionante. Divertitevi! Firmato, Il creatore del Gender Swap”.» Alzò lo sguardo dal foglio e ci fissammo incredule. «Io… Io credo di amare quest’uomo!»
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Momo si stava dondolando sulla sedia, mordicchiando la penna in bocca. Fissava il foglio oramai del tutto pasticciato sulla scrivania e la sua espressione era quasi arrabbiata. Io invece ero comodamente seduta sul letto, aspettando qualche segno di vita dalla mia amica dai capelli corti e castani. All’improvviso, si girò a fissarmi, sembrava ce l’avesse con me.

«C-cosa c’è?» le chiesi preoccupata.

«Setsuna!»

«Sì?»

Si alzò in piedi e sbatté una mano sulla scrivania. «Ti rendi conto?»

«Cos’è successo?» Ok, a quel punto ero del tutto preoccupata.

«Prova ad indovinare!»

Ci pensai un secondo. «Non abbiamo ancora incominciato a fare i compiti?»

Sbatté nuovamente la mano. «No!» Prese il foglio di prima e lo agitò davanti al mio naso. «Il nostro testo! È troppo banale!»

Sapevo il testo di quella canzone a memoria. Dobbiamo essere solo amici, è arrivato il momento di dirci addio. Lo sapevo perché era in fondo al mio cuore, la scelta più difficile sarà la migliore. In questo mondo decadente cerco di scolpire il tuo sorriso svanito, ho staccato la spina, e ora urlo con la mia voce roca, sentendo il tuo eco.

«Banale?»

«Abbiamo bisogno di qualcosa di innovativo! Altrimenti voglio vedere come li passiamo, quei cavolo di provini!»

Bene, forse è meglio spiegare un po’ la situazione. Io, Setsuna Miyashiro, e la mia migliore amica da sempre, Momo Kiminatsu, tra qualche giorno parteciperemo ad un concorso a numero chiuso per riuscire a diventare delle cantanti di successo. Abbiamo sempre composto la musica insieme, io suono il basso e lei la chitarra elettrica, e anche i testi li scriviamo insieme. Peccato che Momo sia del tutto incontentabile, è sempre alla ricerca di qualcosa di “nuovo” che non si è mai visto da nessuna parte, vuole rompere gli schemi, insomma.

«Setsuna? Mi stai a sentire o no?!»

Sospirai. «Ti ricordo che testi molto più banali di questi hanno vinto award e robe così?»

Mi fissò per un po’, poi si girò e sbuffò rumorosamente, posando il testo al posto di prima. «Sì, vabbè. Ma erano tutti dei ragazzi giovani e belli. Purtroppo i maschi fanno colpo più presto delle ragazze come noi.»

«Forse hai ragione…»

«Ecco perché dobbiamo trovare qualcosa di nuovo! Cap..?»

«Sì, sì…» Alzai lo sguardo, e la vidi incantata a vedere qualcosa. Seguii il suo sguardo, ma non notai niente.

«Aspetta… Mi sono» disse, correndo davanti all’armadio e aprendolo «ricordata di una cosa.»

«Che cosa?»

Incominciò a frugare tra i cassetti. «Ricordi quando siamo uscite sabato scorso?» Annuii.  «Mentre ritornavo a casa ho trovato delle chiavi per terra.»

«E cosa centra con quello che stavamo dicendo prima?»

«Non lo so, ma me ne sono ricordata solamente ora. Le ho raccolte perché mi sembravano carine.»

«Carine..?»

«Trovate!» Urlò trionfante, mostrandomi le chiavi con un sorrisetto ebete in volto.

«Complimenti. E ora?»

«Non sono carine? Secondo te di chi possono essere?»

«Non lo so, ma ora il suo proprietario si starà disperando nella loro ricerca, brava.» Mi soffermai a vederle. Erano quattro chiavi bianche legate insieme da un filo dorato, ma avevano dei particolari colorati: una in rosso, l’altra in blu, un’altra in verde e l’ultima in giallo. Sembravano finte, quasi dei giocattoli, per un momento dubitai che potessero entrare in una serratura. «Però hai ragione… sono carine.» Ammisi, toccandole. Volevo assicurarmi che non fossero di gomma, come sembravano.

«Eh… Comunque pazienza. Quando finiamo i compiti portiamole dalla polizia, non si sa mai.» Sospirò, poggiando le chiavi sulla scrivania.

Un momento dopo sentimmo un rumore strano, come se si fosse acceso qualcosa, poi notammo che le chiavi erano levitate in aria e brillavano di luce propria. Un istante dopo, come un botto, la luce si espanse e ci costrinse a chiudere gli occhi, era troppo intensa. Quando li riaprii, vidi le chiavi al loro posto, ma con accanto una scatoletta bianca.

Ci girammo contemporaneamente a guardarci. Era successo tutto troppo velocemente! Dovevo capire ancora cos’era successo.

«Setsuna?»

«Momo?»

«Mi tiri un pizzicotto?»

«Con piacere.» Disse, tirandole un pizzicotto al braccio.

«Ahia! Non così forte!» Si rigirò a fissare l’oggetto misterioso apparso dal nulla. Si avvicinò lentamente alla scrivania, per poi toccare la scatola. «Uh, è vera. Pensavo di essermela immaginata.»

«Ma se la vedo anche io?!»

La prese tra le mani e un istante dopo emanò un rumore metallico. «Gyah!»

«Calmati. Sta solo uscendo della carta.»

«Uh…» Si accorse della fessura al lato della scatola, e quando la carta finì di uscire, prese il biglietto al volo. «Lo leggo?»

«Non tenermi sulle spine!»

Si schiarì la voce e iniziò la lettura. «“Complimenti, sei il fortunato possessore del prototipo di Gender Swap! Io sono l’inventore e questo oggetto proviene dal futuro, ma in questa era a nessuno interessa un accessorio del genere. Ora lasciatemi spiegare come funziona. Avete trovato delle chiavi, e inserendole nel Gender Swap potete cambiare sesso! Semplice, no? Ricordatevi di stare attenti alla barra di energia, se si scarica ritornerete normali, ma basta un’ora di carica per ritornare funzionante. Divertitevi! Firmato, Il creatore del Gender Swap”.» Alzò lo sguardo dal foglio e ci fissammo incredule. «Io… Io credo di amare quest’uomo!»


Oddio, questa è davvero vecchissima. Non volevo nemmeno postarla owò; L'idea è stata mia, e la mia amica Ally mi aiutò a metterla in piedi per bene... sto parlando di almeno tre anni fa *dooon*
Se vi chiedete come siano le due ragazze... avete presente Yui e Mio di K-On? Beh, sono praticamente uguali, per certi versi anche per il carattere.
PS: Copiate e incollate tutto su word e formattatelo come volete :°D

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Commedia / Vai alla pagina dell'autore: moonyHYSTERIA