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Autore: Neko no Yume    07/09/2010    5 recensioni
I nostri valorosi eroi si ritrovano a dover mettere in scena una recita per colpa di Polonia, che sembra uno dei pochi entusiasti.
Cosa ne uscirà fuori? Di sicuro niente di buono.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una notte buia e tempestosa, i tuoni facevano tremare i ventri alle finestre con i loro boati e i lampi illuminavano a giorno il castello diroccato per qualche frazione di secondo.
Fu in quel trambusto che, all’improvviso, risuonò un urlo isterico da fare invidia a quello lanciato da una fungirl davanti a una doujinshi.
Toris si alzò di scatto da suo letto, inforcò le ciabatte di pelo di Sealand e corse a perdifiato verso la camera da cui aveva sentito il grido.
Nella sua povera testolina traumatizzata si affollavano ricordi della sua convivenza con Ivan, di torture, rubinetti…
-AAAH! Rubinetto!-, urlò, terrorizzato dal solo ricordo.
Tuttavia, attinse a tutto il suo coraggio e sfondò la porta con un calcio volante.
-Oh, Liet! Cioè, sei tipo in tempo per la grande rivelazione!-, cinguettò Feliks tutto contento e per niente turbato dall’entrata ad effetto dell’altro.
La scena era raccapricciamente rosa: Polonia troneggiava in piedi su di un letto rosa, avvolto in un pigiama rosa pieno di crinoline, con i capelli avvolti in bigodini rosa e circondato da pony (no, quelli per fortuna non erano rosa; ma sarebbero potuti diventarlo per osmosi di lì a poco).
Toris svenne.
Rinvenne sentendo qualcosa di umido leccargli il viso ripetutamente.
-No, Feliks… Non posso…-, mormorò arrossendo.
-Uh? Cosa non puoi?-, chiese quello.
Il lituano sbarrò gli occhi: non era il suo amato a leccarlo, bensì uno dei pony.
-WAAAHG!!-, urlò schifato, iniziando a strofinarsi la faccia contro un asciugamano rosa lì presente con aria ancora più traumatizzata del solito.
-Cioè Liet, sei tipo troppo buffo! Adesso ascolta la mia suprema idea geniale però-, lo ammonì il polacco.
-Dimmi…-.
-Allora! Stavo dormendo, no? E a un certo punto vedo tipo un enorme pony rosa (ecco…) che mi fa “Hey! Cioè, tu sei tipo il tipo che fa per me!” e io “Ah sì? Cosa vuoi dal grande Polska-sama?” e lui “Voglio…”-.
Toris lo fissò in silenzio, aspettando che continuasse.
-Insomma, Liet!! Devi mostrarti tipo più coinvolto! Devi dire “Voglio…?”-, sbottò quello.
-Uff… Voglio…?-, sospirò l’altro.
-“Voglio che tu tinga il mondo di rosa shoking con un pennello gigante in pelo di Sealand!”-.
A quelle parole il lituano rimase di stucco: un misto di stupore e (guarda caso) terrore si impossessò di lui, mentre immagini di Feliks con un mega-pennello dipingeva di rosa il naso di Russia.
-Nooo!! Lui nooo!-, urlò prendendosi la testa tra le mani come un assatanato.
-Dunque-, proseguì l’amico senza prestargli attenzione –Io gli ho fatto “Va bene! Ora che ne dici se ci andiamo a fare un the?” e così è finito il sogno-.
-No…Russia no…-, continuava a blaterare Toris.
-Hey, cioè non mi stavi per niente ascoltando!-, protestò il polacco.
-Eh? Cosa?-.
-Aah… Lasciamo perdere-, sospirò Feliks liberandosi lentamente una ciocca bionda dai bigodini sgargianti.
-No invece! Tu non puoi dipingere il mondo di rosa! Non se ne parla nemmeno!-, sbraitò isterico il lituano.
-Oh sì che posso, devo! Me l’ha tipo ordinato Pony-sama-, ribatté lui in tono saputo.
-Non esiste! Quel… “pony” è frutto della tua immaginazione!-.
-Chi sarebbe frutto dell’immaginazione, bambolo?-, tuonò una voce alle spalle dei due.
Lituania si girò lentamente, pregando di non vedere ciò che stava effettivamente per vedere. Ma dato che il suo dio lo odiava palesemente vide ciò che doveva vedere ma che non voleva vedere: un enorme pony. Rosa. Shoking. A mezz’aria.
E svenne.
Che originalità, Liet.
Quando riaprì gli occhi vide che il polacco stava allegramente chiacchierando con la strana creatura equina, dimentico di lui.
-Emh…-, tentò di attirare l’attenzione.
-Sì, cosa vuoi bambolo?-, gli chiese con voce cavernosa il pony.
-Ecco… Lei chi sarebbe?-, azzardò il “bambolo”.
-Come chi è? Pony-sama, te l’ho già detto!-, sbottò Polonia.
-Mi chiamo UgoH, piacere-, disse quello.
-Toris, piacere mio… Senta, perché vorrebbe che Feliks dipingesse tutto di rosa?-.
-Così-.
Lituania si sentì schiacciare dalla semplicità della risposta.
-E non si potrebbe optare per qualcosa d’altro? Magari che non comporti un arresto-, biascicò speranzoso Toris.
-Certo, basta chiedere bambolo-.
-Mi chiamerei Toris…-.
-Bambolo Toris-.
-Cioè, io però lo voglio fare!!-, si lagnò Feliks –Pony-sama, quali sarebbero le alternative…?-.
-Fare da regista…-.
-Fare da regista…?-, incalzarono le due nazioni.
-A “La bella addormentata nel bosco!”-.
Questo era anche peggio.
-Va bene, ci sto! Liet sarà il mio aiutante!-, esclamò Polonia pieno di entusiasmo.
-P-Perché? Perché tutto questo? Perché a me?-.
-Perché i castori blu hanno formato un sindacato contro il maltrattamento delle melanzane su Marte-, spiegò UgoH professionale.
-COSA HA A CHE FARE CON ME?!-.
-Assolutamente nulla, bambolo-.
E indovinate? Toris svenne di nuovo.
Cacchio, merita un premio fedeltà.


Ed eccomi qui con una nuova storia, questa volta improntata sul comico nonsense… Non so ci sono riuscita o ho miseramente fallito.. T_T
Spero che questo sclero possa piacervi e che recensiate in molti!
Bye!
  
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