Sono state tante, le volte in cui speravo di toccare la fine degli obblighi scolastici; eppure, oggi, stasera, una visione più delicata accompagna il calice agrodolce del liceo.
Alla fine di un'estate afosa, al tuo ritorno, finalmente potrò riavere quei due turchesi opachi. I petali delle tue labbra cominceranno a incantarmi, capelli di seta, vicino al mio collo.
Pareva ieri che me ne stavo seduto, in un immobile movimento, all'albero solitario del giardino, eppure corriamo insieme, ora, mano nella mano, in distese verdi.
E non importa se il cemento ci attornia, ormai il riflesso dei miei occhi, non sei che tu.
L'amore è, essenzialmente, quella cosa che ci rende più stupidi di quello che già siamo