Ancora non so come
mi hanno convinto a venire a questa stupida festa paesana: non potevo starmene
a casa?!
E invece sono qui,
davanti a questa stupidissima pista da ballo piena di vecchietti bavosi che
ballano sempre la stessa solfa, a guardare Takao e Hilary che ballano malamente
insieme. Ma come ho fatto ad accettare? Voglio tornare a casa! E allora perché non
lo faccio? Potrei inventarmi una scusa, dire che ho un impegno con Yuri o Boris
e squagliarmela. E allora perché non lo faccio?
Alzo gli occhi e
guardo Max e il Kappa (non Gojio XDD ndChy) ridere, mentre Takao pesta a Hilary
un piede dopo l’altro e lei fa di tutto per non farci caso e continuare a
ballare.
Sorrido.
Forse non lo faccio
perché il grigiore della solitudine di casa mia è ben poco accogliente in
confronto alla gentilezza e all’allegria dei miei compagni di squadra. Dei miei
amici. Wow, che progresso dall’ultima volta… ora riesco anche a considerarli
miei amici anche senza l’aiuto di un beyblade.
Ma c’è ancora
qualcosa che non va.
Nonostante
l’allegria che questi quattro scemi sprigionano, io mi sento solo. Alzo ancora
gli occhi sulla pista da ballo e il mio sguardo cade su una giovane coppia
appena entrata in pista che, al ritmo di canzoni latino americane e brasiliane,
si muove divinamente. Sembrano una sola persona.
I passi decisi,
senza aver paura di sbagliare, senza vergognarsi, i loro sguardi incrociati e
languidi, i movimenti dei loro bacini fluidi ma decisi.
Come vorrei potermi
muovere anch’io così con qualcuno… poter essere sicuro e deciso nei movimenti,
guidare il mio compagno tanto da essere un tutt’uno con lui, legato,
avvinghiato a lui come lo sono quei due
giovani che muovono il bacino e le gambe in un movimento che strega.
E mentre li guardo,
mi sento così schifosamente incompleto.
Vorrei… vorrei
ballare.
Ballare con
qualcuno come stanno facendo quei due ragazzi avvinghiati. Ma questo non posso
farlo con i miei amici. Ho bisogno di qualcun altro.
Qualcuno che riesca
a strapparmi una volta per tutte a questo mio oblio di solitudine, che mi
salvi.
Strano che me ne
renda conto in un modo così stupido, ma è così.
Ho bisogno di
qualcuno, qualcuno di speciale con cui condividere un ballo. Condividere un
ballo che ci unisca e al contempo streghi coloro che ci guardano. Vorrei
qualcuno per potergli chiedere <
Vi prego, fatemi
ballare! Voglio ballare anch’io! Voglio…!
-Eccoti qui Kei! Ti
ho cercato ovunque, sai?-
Alzo gli occhi, un
pò scosso.
-Rei…-
Mi sorride e si
siede vicino a me. Comincio a guardarlo, ma lui non se ne accorge perché ha gli
occhi incollati alla pista da ballo come anch’io poco fa.
-Guarda che bravi
quei due.-
Indica i due
ragazzi che prima mi avevano stregato. Annuisco apatico.
-Mh…-
Non riesco a
smettere di fissarlo: il suo sguardo sembra trasmettere tutto ciò a cui ho
pensato prima. I suoi occhi brillano. Anche tu vuoi ballare Rei?
So che sono un
pazzo, però…
-Vuoi ballare?-
Alza il volto su di
me: è arrossito, che carino!
-C-con te?- chiede.
Si, con me.
-Pensi che non ne
sia capace?-
-No, no! E’ solo
che non mi sembri il tipo…- abbassa lo sguardo.
-Allora?- richiedo
impaziente.
Voglio ballare Rei!
Fammi ballare, per favore!
-… ok.-
Sorrido contento e
lui rimane a bocca aperta: cos’è, non posso più neanche esprimere la mia gioia?
-Che c’è?- chiedo.
-N-niente…-
Mi piace farlo
imbarazzare.
Mi alzo e gli tendo
la mano, guardandolo fisso negli occhi: è tutto rosso e non riesce a guardarmi
come faccio io, tiene gli occhi sempre bassi. Ricambia la stretta.
Gli circondo la
vita sottile con un braccio, e faccio aderire i nostri corpi. Sussulta
all’improvviso.
E inutile che
arrossisci, se vogliamo ballare è così che bisogna stare.
Lentamente mi mette
una mano sulla spalla e cominciamo a muoverci.
Non è uno dei
soliti lenti, quindi senza neanche accorgercene i nostri corpi seguono un
movimento tutto loro. Com’è bello ballare…
I nostri movimenti
sono decisi, ma la presa l’uno su l’altro è morbida e delicata. Il tempo passa
inesorabilmente, e noi balliamo.
Rei è bravo a
ballare, ed è bello sentirlo così vicino a me, mentre muove i fianchi e fa
volteggiare il suo codino. Mettono un lento. Era ora…
Sorrido, e lo
stringo di più a me, mentre lo vedo abbandonarsi alla stanchezza e poggiarsi
completamente a me. E’ tutto accaldato e il suo respiro è leggermente
irregolare. Com’è bello stare così…
-Kei…- mi chiama.
-Mh…?-
-Voglio ballare con
te per sempre…-
Faccio scorrere una
mano tra i suoi capelli. Anch’io…
-Anch’io Rei… lo
vorrei tanto…-
Sento che sta
sorridendo anche lui, mentre chiude gli occhi e si abbandona completamente a me
e alla dolce musica intorno a noi.
Appoggio la testa
sulla sua, e chiudi anch’io gli occhi.
Balliamo Rei,
balliamo per sempre.
Balliamo la vita,
mio dolce compagno di danze.
Fine