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Autore: Shari Deschain    09/09/2010    5 recensioni
Alla fine è tutto un gioco di finzioni.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Finzioni



 

 

Stefan finge di non sentire l'odore di Damon sul corpo di Elena.
Finge di non essere geloso dei momenti in cui la lascia sola – sola con lui –, e finge di non riconoscere il sapore dello scotch nella bocca di lei, quando in realtà saprebbe dirne anche l'annata, perché suo fratello è un grandissimo estimatore dello scotch, e non manca di annoiarlo sull'argomento da più di centoquarantacinque anni.
Fingere di non odiare Damon, però, è piuttosto facile. Ormai si è rassegnato al fatto di non poterlo odiare veramente: non ci riesce. Un secolo e mezzo di tentativi più e meno assidui, gli hanno insegnato quanto l'amore riesca a spostare sempre un po' più in là i propri limiti.
Quindi Stefan finge, e si arrende al fatto che la sua vita, quella di Elena e quella di Damon sono intrecciate insieme nel filo del destino, ed è un legame che ormai nemmeno loro stessi possono rompere, nonostante la buona volontà.

 

Damon finge di non essere arrabbiato con Elena. Con suo fratello. Con sé stesso.
Finge noncuranza quando lei si riveste e scappa via, negli occhi quello sguardo pieno della colpa di chi sa di aver sbagliato ancora – e ancora, e ancora. Finge di non sentire la mancanza di quei sorrisi che rivolge a lui – e solo a lui –, e finge di non volere cose stupide come una passeggiata insieme, o una carezza che non sia nascosta dalle mura di una camera da letto.
Fingere di odiare Stefan, però, è un po' più difficile. Non che non lo odi davvero, ovviamente, perché, fratello o meno, qualsiasi vampiro sano di mente lo troverebbe detestabile, con quell'aureola di santità che si mette addosso ogni mattina, prima ancora di lavarsi i denti. È solo che lo ama, anche, e questo aspetto della loro relazione tende a prevalere, nonostante i suoi sforzi.
Quindi Damon finge, e si arrende al suo ruolo di antagonista: continuerà a proteggere Stefan solo perché nessuno può ammazzarlo tranne lui stesso, e continuerà ad amare Elena solo per divertirsi e fargli dispetto.


Elena finge di non essere Katherine.
Finge che un giorno tutto questo finirà, che smetterà di desiderarli entrambi, che prenderà finalmente una decisione – e sarà la decisione giusta, quella che non lascia rimpianti.
Ogni giorno finge che i baci di Stefan siano abbastanza, ma ogni notte corre a rifugiarsi tra le lenzuola di Damon. Ogni mattina, svegliandosi nel letto del fratello sbagliato, finge che sarà l'ultima volta, ed ogni mattina, davanti al sorriso di Stefan, finge di crederci davvero.
Finge di non vedere la gelosia di Stefan, la rabbia di Damon, il modo in cui entrambi stanno ben attenti a non guardarsi negli occhi.
Fingere di non amarli entrambi, però, è impossibile.
Fingere di non saperlo, poi, è ancora più complicato.
Ma Elena finge, quindi i due fratelli si arrendono al suo volere, ed insieme continuano a giocare con quello strano equilibrio fatto di silenzi, aspettando di vedere chi farà il primo passo falso, se sarà uno di loro a far calare il sipario, o se qualcun altro si intrometterà nella loro piccola recita distruggendo tutto, proprio com'è accaduto un secolo e mezzo prima.

   
 
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