I JONAS NON SONO DI MIA PROPRIETA'
K: “Ma perché ti risposi con un' italiano?”domandò Kevin
D: “Perché quell'italiano, io lo amo da morire!”esclamò la madre Denise
N: “E gli italiani, devono venire ad abitare qui?”domandò Nicholas, il terzo fratello
D: “Si, verranno qui!”esclamò
J: “Ma possiamo sapere come si chiamano, almeno?”domandò Joseph, il fratello di mezzo detto da tutti Joe
D: “Si, certo. Il padre si chiama Franco e le due figlie si chiamano Carlotta e Francesca, Carlotta ha l'età di Nick e Francesca quella di Joe!”esclamò lei per dire
N: “Fantastico!”esclamò lui contento
D: “Charlie, frequenta l'ultimo anno al liceo, verranno ad abitare qui, arriveranno domani!”
J: “Chi è Charlie?”domandò Joe
D: “E' Carlotta, tutti la chiamano così!”
Entra Stella in casa.
S: “Salve a tutti. Ho suonato e nessuno mi ha risposto e così sono entrata!”esclamò Stella Monroe, una ragazza dai capelli biondi e occhi castani, nonché migliore amica di Joe fin dall'infanzia.
N: “Ciao Stella, scusa stavamo parlando!”
S: “Della nuova famiglia?Tutta la scuola ne parla, arrivo dal di lì!”esclamò lei
D: “Infatti, lunedì la figlia minore, verrebbe nella vostra scuola!”esclamò Denise per continuare “Ora devo andare al lavoro, badate a Frankie, non si deve cacciare nei guai!”disse Denise
I Jonas: “D'accordo mamma. Ci vediamo mamma, non ti preoccupare, mamma!”
S: “Allora ragazzi, cosa avete intenzione di fare?”domandò Stella
N: “Ti stavamo per chiedere la stessa domanda!”
J: “Già Già!”esclamò Joe annuendo
K: “Ci aiuteresti a pulire la casa?Quando torna mamma, deve essere perfetta!”
J: “Già Già!”continuò a ripetere Joe
S: “Joseph Adam Jonas, la vuoi smettere di ripetere Già Già?”domandò Stella
J: “Lo hai detto te, Già Già!”
N: “Piantala Joe!”
J: “D'accordo!”rispose lui
I ragazzi ci impiegarono tutto il pomeriggio a pulire la casa, anche con l'aiuto di Stella. Andarono a dormire presto perché il giorno successivo ovvero, sabato, sarebbero arrivati i nuovi coinquilini di casa Jonas. La mattina dopo, nella stanza dei ragazzi regnava il silenzio assoluto quando una sveglia li fece svegliare di colpo. Si andarono a cambiare e lavare e dopo scesero in cucina a fare un'abbondante colazione.
D: “Bene. Dovrebbero arrivare alle nove, il tempo di una colazione e poi dovrebbero arrivare!”
N: “Molfto beno orfa jo mangera velofementf!” esclamò Nick con la bocca piena di cibo
J: “Che cosa hai detto?”domandò Joe
N: “Molto bene ora io mangiare velocemente!” ripeté la frase
D: “Ottimo!”disse dopo sentire il campanello di casa suonare
K: “Devono essere loro, vado ad aprire!”disse Kevin uscendo dalla stanza per poi arrivare all'ingresso.
F: “Ciao Kevin. E' un piacere rivederti!”disse Franco
K: “Il piacere è mio. Dai venite avanti!”esclamò Kevin
La famiglia entrò in casa, alla destra del padre c'era una ragazza dai capelli castani, lunghi e boccolosi, con occhi verdi e lentiggini, mentre alla sinistra del padre c'èra una ragazza dai capelli biondi, lunghi e lisci, con occhi grigi e senza lentiggini.
D: “Caro è un piacere vederti!”disse Denise andandolo ad abbracciare
F: “E' un piacere vedere te!”disse poi rivolto ai ragazzi “Ragazzi, vi presento le mie figlie Carlotta detta Charlie e Francesca detta Flay!” esclamò il padre
“Ciao!”dissero all'unisono le due ragazze
D: “Gli fate vedere la camera?”domandò la madre
K: “Si, certo venite!”esclamò Kevin
Le ragazze presero le loro valigie e salirono, arrivarono alla stanza, la aprirono e videro che era magnifica, c'èrano due letti, due mobiletti con sopra una lampada e un telefono su ciascuno, avevano entrambe due scrivanie, e due televisori, con poltrone, avevano anche un'enorme tappeto, il lampadario era magnifico sopratutto l'armadio, splendido.
Le ragazze entrarono e chiusero la porta a chiave.
C: “Allora, questa sarebbe la nostra nuova famiglia!”disse in italiano
F: “Pare di si. Ci dovremmo abituare, meno male che parliamo in italiano, così non lo capiscono!”
C: “Già!Ma parlare inglese tutti i giorni è una noia...!”disse Charlie fermandosi per far continuare alla sorella
F: “Tu lunedì devi andare a scuola e io all'uni!”disse lei
C: “Bel programma!”disse lei sbuffando e incrociando le braccia