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Autore: Grii    12/09/2010    2 recensioni
[Tamara/Fabio] Torniamo in dietro alla prima serie, quando questi due si sono messi insieme. È una notte buia e si rompono “per caso” tutti i lampioni. La ragazza non può di certo tornare a casa tutta sola soletta. Per fortuna c'è il fidanzato
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Facundo Lamas Bernardi, Tamara Valiente
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Sono o non sono il tuo ragazzo?”



Era oramai calato il sole quando i due novelli fidanzati si accorsero del tardo orario. La luna risplendeva bianca e pallida, piena, come erano piene d'amore le due persone che si erano finalmente “trovate”. Se ne stavano lì tranquilli senza pensare a niente e a nessuno, solo a se stessi. Sembravano piuttosto allegri, non c'era agitazione nell'aria.

Scoccarono le undici.

-Cavoli è meglio che vada... -sospirò lei- abbiamo perso la cognizione del tempo. Pensa se arrivasse qualcuno, si chiederebbe sicuramente perchè sono ancora qui a quest'ora-.

Lui scosse la testa -Nah, se Gonzalo e Bruno non sono ancora tornati vuol dire che sono in qualche discoteca e prima dell'una non tornano-.

-È comunque molto tardi, devo andarmene lo stesso- ammise a malincuore lei.

Fabio le si avvicinò e le diede un lungo bacio prima di accompagnarla all'uscio -Dovremo passare più spesso una serata del genere- propose sorridente.

Lei annuì e aprì la porta: la luna era scomparsa e intono a loro si estendeva il buio più totale. La ragazza tremò -Cosa è successo ai lampioni?-

-Ci deve essere qualche cortocircuito da qualche parte...- borbottò lui uscendo e fissando nel buio quei pali che salivano al cielo -Non si vede praticamente niente. Sei sicura di riuscire ad arrivare a casa da sola? Abiti dall'altra parte del quartiere- lei mugugnò, poco convinta e tremante ma successivamente annuì, sempre mantenendo la convinzione che potrebbe avere una pietra.

Stava per avvicinarglisi per dargli il bacio della buona notte, ma lui la fermò scuotendo la testa -Così non va bene...- sentenziò -Ti accompagno io. Non mi fido Chissà chi potresti trovare in giro a quest'ora con questo buio- concluse continuando a guardarsi in torno.

Subito la ragazza rifiutò, dicendo che se la poteva benissimo cavare da sola e che erano solo tre o quattro isolati. Lui la contraddisse e cominciarono a litigare fino a che lui non le prese il polso facendola sbattere contro il muro, un po' violentemente ma senza volerlo.

Lei si zittì e lo lasciò parlare -Io adesso ti accompagno a casa che tu lo voglia o no. Sono o non sono il tuo ragazzo? - Tamara si arrese e prendendo per mano il suo nuovo fidanzato si diresse con lui a tentoni per il viale.

C'era un buio pazzesco. Non si riusciva a veder a più di un metro dal proprio naso.

-Che razza di sfortuna: sono saltati tutti i lampioni proprio questa stupenda sera!- sbuffò la ragazza tenendosi sempre stretta alla manica del compagno.

-Se non fossero saltati a quest'ora non sarei qui con te- si limitò a rispondere lui dolcemente.

Subito la ragazza si vergognò per quello che aveva detto: che stupida, non aveva nemmeno pensato a una continuazione romantica della loro serata! Aveva fatto la figura dell'insensibile al romanticismo.

Mise il suo adorabile faccino triste e continuò a camminare silenziosa, non voleva rischiare di dire qualcos'altro di sbagliato.

Aveva paura di non rispettare le aspettative del ragazzo.

Di poterlo perdere perchè non gli piaceva più.

Lui si accorse dell'improvviso cambiamento e le si avvicinò al volto per poterla intravedere meglio -Che hai Tami? Sei triste? Non ti piace passare del tempo con me?-.

Subito lei tornò alla vita sorridendo e non facendo più notare la tristezza.

Una ragazza triste non piace a nessuno.

Per tutta quell'euforia si lasciò per un attimo da lui e con un piede finì in un buco nell'asfalto. Un dolore atroce la attraversò, e le gambe non la ressero più. Fece per sbattere a terra quando le braccia di Fabio la sostennero, preservandola da una dolorosa botta.

-Ti sei fatta male?- chiese preoccupato.

Come da copione lei rise e cercò di rialzarsi, ma senza riuscirci. Il dolore glielo impediva. Digrignò i denti e il fidanzato le prese il braccio portandoselo attorno al collo e aiutandola ad alzarsi.

-Te l'avevo chiesto se ti eri fatta male...- disse con tono di rimprovero lui.

Ennesima brutta figura.

Dopo varie prove si resero conto che la ragazza non era in grado di continuare la camminata. Mancava ancora circa un terzo della strada, non potevano arrendersi adesso.

Fabio si guardò intorno e notò che era in una zona dove non aveva contatti con nessuno. Si grattò la nuca e fece un paio di giri su se stesso, lentamente come per concentrarsi.

-Ci sono!- spezzò il silenzio lui ,battendo il pugno sulla mano sinistra -Ti porterò in spalle!- lei trasalì.

-Ma che vai dicendo! Ti ho già dato troppi problemi, non puoi anche portarmi a fino a casa in spal...- la zittì -Senti ti ho accompagnato fino a qua e non posso lasciarti da sola a meno di metà strada. Quindi adesso ti prendo e ti porto in spalle per i prossimi due isolati.-

-Fabio lascia stare è una sciocchezza...- la zittì nuovamente -Decido io cosa è o cosa non è una sciocchezza. Sono o non sono il tuo ragazzo? - Tamara annuì, consapevole della “sconfitta”.

Si lasciò prendere e trascinare sulle spalle del ragazzo con le lacrime agli occhi.

Stava facendo veramente troppo per lei.

Dopo venti minuti buoni arrivarono a casa di lei e con attenzione il fidanzato la adagiò accanto all'uscio della porta.

-Stai bene adesso?- chiese. Era quasi mezzanotte e il buio si era fatto ancora più fitto di come potesse essere prima. Sul volto della ragazza vagavano alcune lacrime solitarie, prodotte dalla devozione che lei provava per lui.

Fabio le si avvicinò per darle il perduto bacio della buona notte, ma Tamara si scostò. Non voleva far notare che stava piangendo.

-Che hai amore?- domandò sorpreso lui. Non era dalla sua Tamara rifiutare un suo bacio.

Lei si scostò ancora ma lui riuscì ad afferrarle il volto per il mento e ha portarlo vicinissimo al suo. E allora si accorse che stava piangendo.

Si rattristò pure lui e abbracciò in automatico la fidanzata, che ricambiò l'abbraccio con tutto l'affetto che poteva dare in quel momento.

-Fabio tu mi vorrai bene anche quando sarò triste e quando non avrò voglia di parlare con te? Anche quando farò figure orribili e ne combinerò di tutti i colori, come questa sera? E non ti stuferai di occuparti di me quando avrò bisogno del tuo aiuto?-

Lui strabuzzò gli occhi, po la guardò con faccia confusa e poi rise. Lei, dal canto suo, non sapeva se ridere o piangere ancora più di come stava facendo. Poi il volto di Fabio si aprì in un magnifico sorriso.

Uno di quelli che l'aveva fatta innamorare.

-Stai scherzando spero? Certo che ti vorrò per sempre bene! E non mi stancherò mai di te, perchè se ti ho scelto ci sarà un motivo, no? Potrai anche essere sciocca, un po' timida, sovra bisognosa di affetto e quando sotto pressione anche sbadata e lunatica, ma io ti adoro così come sei, non potrei mai vivere senza tutti i tuoi difetti e i tuoi pregi. Perchè sei speciale, dolcissima, simpatica, disponibile, fedele e solo mia-.

Si strinsero più forte che potevano, strappandosi ogni respiro dal corpo e respirando l'uno del profumo dell'altra.

-Grazie- si limitò a dirgli lei, tra le lacrime questa volta di gioia -Anche tu sei incredibilmente speciale per me-.

Lui sorrise -Direi. Sono o non sono il tuo ragazzo?- .

Risero felici e, dopo un ultimo abbraccio, si scambiarono il tanto bramato bacio della buona notte.


***


Holaaaa ^o^ .

Faccio a tutte gli auguri per il nuovo anno scolastico!

Questa bizzarra fic mi danzava in testa già da un po' di tempo, più precisamente da quando ho ricominciato a seguire il MdP su DC. Ho visto Tamara e mi è venuta un sacco di tristezza pensando al personaggio tanto dolce e adorabile della prima serie D: .

Così ho preso spunto da una cosa che mi è successa al mare per scriverla (per chi interessa, sono caduta anche io in un buco nell'asfalto mentre stavo con alcuni amici e sono dovuta rimanere un giorno ferma in appartamento. Solo io potevo fare 'na cosa del genere ._. )

Insomma questa fiction è in memoria dei “bei vecchi tempi” *_* quando non c'erano magie a destra e a manca ._. .

E per continuare la “reincarnazione” dei miei ricordi marittimi, ho in testa anche una storiella carina su Bruno e Anto *.* anche se non so quando potrò buttarla giù a causa scuola ….

Sperò che qualcuno commenti...


Baci <3

~Grii

  
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