Ricordate che è SPOILER, se non avete ancora visto il primo episodio della terza serie di Merlin.
Sciocchezze varie a fine pagina. ^^
[No man is worth your tears]
Le lacrime fanno male, sempre.
Ma, forse, per il Re vale la pena versarne qualcuna. In fondo, tutti piangono al funerale di un Re - proprio come ci si aspetterebbe da sudditi devoti e fedeli al sovrano.
Ma questo non è un funerale. Il Re non è morto; è solo impazzito. È fuggito, lontano mille miglia da realtà e coerenza, lontano dal raziocinio e da Camelot, lontano da suo figlio e dal popolo.
Il Re non è morto, ma è come se lo fosse.
Perciò, forse, Artù non dovrà ritenere queste lacrime una vergogna. Anche se il Re non è solo il Re, degno di pianti e lamenti – anche se il Re è soltanto suo padre.
Note.
Semplicemente una riflessione random e un po' masochistica.
Il fatto è che ho visto quella lacrimuccia - si vedeva, si vedeva -, e mi è tornato in mente l'ultimo episodio della scorsa serie, in cui Artù diceva a Merlino la simpatica frase riportata nel titolo, ignaro del fatto che l'uomo per cui Merlino aveva pianto fosse il padre. Ironia della sorte, lui stesso si è trovato ora nella medesima situazione, e così... ci ho speculato su. Ovviamente, senza guadagnarci nulla di nulla. XDD
Arrivederci! ^^