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Autore: johnlockhell    13/09/2010    2 recensioni
[Sherlock BBC] Raccolta di drabble slash sulla nuova serie di BBC One, "Sherlock", incentrate sui suoi personaggi cardine, i rapporti tra loro e quel misto di gioia e sofferenza che spesso ne deriva.
1.Capelli: Il capo biondo si adagia sulla spalla del moro, riprendendo fiato. I capelli chiari gli solleticano il viso, in una carezza fastidiosa: non vuole si allontanino, non deve mostrarlo.
2.Dita NEW: Non avrebbe dovuto immaginare che John lo tirasse per i capelli, spingendolo a terra, chino tra le sue gambe divaricate, premendogli la testa con forza, contro il suo membro. Forse sarebbe successo davvero.
3.Hai fatto colpo NEW: -Il punto è che sei geloso.-
4.Braccia: Il lungo braccio del moro si è insinuato sotto quello dell'altro, e stendendosi di traverso per la schiena spinge la mano a stringere il fianco del biondo.
5.Mani: Le due mani l'hanno spinto con forza contro la parete. Energiche, lo schiacciano, lo ispezionano, avide.
Pairing: Sherlock/John, Sherlock/John/Lestrade, Sherlock/Lestrade.
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Titolo: Dita
Autore: Harry_x_Hermione_4ever
Fandom: Sherlock BBC
Personaggi: Sherlock Holmes, John Watson.
Riassunto: L'attimo di terrore in cui ti illudi che la tua più recondita fantasia possa divenire realtà brucia di dolore così intenso appena si palesa come illusione. Fortunatamente, puoi tornare a fantasticare, nel sempre caldo regno del se e dei ma.
Pairing: Sherlock/John pre-slash
Genere: Erotico, introspettivo, malinconico, romantico, sentimentale, slice of life.
Avvertimenti: Flashfic, slash.
Rating: Arancione
Parole: 450
Nota dell'autore: Scritta di getto, a notte fonda, con troppo sonno. xD Il fatto che questa storia sia una flashfic è un'eccezione.
Ho inserito i due nuovi capitoli come secondo e terzo, invece che continuare dopo l'ultimo aggiunto, perché mi sembra che stessero meglio in questo punto, a prescindere che vogliate considerarle come un proseguimento della prima o meno, che fossero meno attinenti al clima e alle vidende dei seguenti. Spero non vi dispiaccia quindi che io abbia scombussolato un po' la raccolta.
Sherlock POV.
Ringrazio FrancYeah per il suo gentilissimo e dolcissimo commento, spero che tu gradisca anche queste nuove storie. ^___^





Le gambe piegate, i piedi puntati sulla poltrona e le braccia intorno alle ginocchia. Il viso di tre quarti rivolto al televisore, le pupille spostate al margine estremo delle orbite oculari, per spiarlo di sottecchi senza essere notato.
Gli occhi descrivevano la sua figura, seduta sulla sedia alle sue spalle, sfiorando le braccia forti, sbirciando all'attaccatura del colletto della camicia, esitando sul profilo della mascella, scurita dal segno della barba.
Se solo non avesse frainteso le sue parole al ristorante. Se solo non fosse scattato sulla difensiva, se lo avesse lascito continuare.
Si considerava sposato al suo lavoro, "ma avrebbe potuto provare a trovare uno spazio per lui".
Questo gli avrebbe detto se non lo avesse interrotto.
Voleva solo metterlo in guardia, giusto in caso non avesse ancora del tutto afferrato che non era un tipo affidabile. Non voleva rifiutarlo.
Se lo avesse lasciato continuare, adesso forse non sarebbe costretto a rifugiarsi nelle sue fantasie. Non si ecciterebbe vedendolo sbadigliare, pensando con cosa potrebbe riempire quella così profonda cavità orale. Perché lo avrebbe sfruttato così tanto che gli sarebbe già venuto a noia, probabilmente. Ma non poter raggiungere quello che voleva, non poter soddisfare quel prurito di curiosità, lo corrodeva. Non aveva mai rifuggito un esperimento, non si tirava mai indietro davanti alle sfide.
Non avrebbe dovuto immaginare che John lo tirasse per i capelli, spingendolo a terra, chino tra le sue gambe divaricate, premendogli la testa con forza, contro il suo membro. Forse sarebbe successo davvero.
-Abbassati-, disse John.
Rimase un attimo confuso. La sua immaginazione era molto vivida, ma non al punto da fargli sentire le voci. Parole che non erano possibili.
-Cosa?-
Il biondo inarcò la schiena, sporgendosi verso di lui, un braccia alzato, la mano tesa verso il suo volto.
Sherlock si sentiva di nuovo spiazzato. Non poteva star accadendo, era irrigidito, sapeva che, anche non volendolo, lo avrebbe respinto di nuovo. Perché semplicemente non era possibile.
La mano si stava pericolosamente avvicinando alla sua guancia. Ma deviò, salendo più in alto, poggiandosi sul capo. Le dita si intrecciavano tra i capelli, come alla ricerca di qualcosa. Poi, tra indice e pollice, ne afferrarono uno.
-Un capello bianco.-
Sherlock non sapeva cosa gli stava succedendo, perché non era mai stato inebetito.
-Troppo stress, troppi pensieri - continuò John - anche se io ne ho molti di più, di capelli bianchi.-
Continuava a tenere il capello stretti tra quelle dita, costringendolo a non poterlo guardare negli occhi, per la testa lievemente inclinata. Doveva dire qualcosa di almeno vagamente intelligente, immediatamente.
-Potrei tagliarlo, ma non strapparlo, altrimenti anche tutti quelli intorno diventeranno bianchi perché...-
Il pizzico lo aveva interrotto. Gli aveva strappato il capello.
Il biondo sogghignò.
-Oops.-


  
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