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Autore: PiccolaNeko    13/09/2010    7 recensioni
Inserire accenno alla trama della storia (breve riassunto o anticipazione) e/o citazione dal testo. No HTML, No linguaggio SMS, No spoiler, No spazi bianchi!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Kagome guardò le due lineette che le sorridevano.
Non poteva essere successa una cosa del genere.
Non a lei.
« Kagome, sei pronta? Inuyasha è già al pozzo che ti aspetta.» la signora Higurashi bussò alla porta.
« Sì.» una risposta fredda, mentre usciva dal bagno. Sorrise, cercando di sembrare disinvolta.
Scese le scale e si precipitò nel pozzo che l'avrebbe portata nell'epoca Sengoku.
Epoca piena di demoni e mostri che non avrebbero esitato a spezzarle il collo o qualche altro osso.
« Scusa il ritardo.» disse avvicinandosi ad Inuyasha.
Una chioma argentata si voltò, lasciando posto a due occhi ambrati e un viso con un'espressione scocciata.
Il mezzo demone (nato da madre umana e padre demone) abbassò le orecchie da cane e borbottò qualcosa.
« Lo so che devi salutare Sango e gli altri, ma potevi essere un po' più veloce!»
« Scusami. Volevo prepararmi bene.. dato che questa potrebbe essere l'ultima volta che io li vedo.» rispose la ragazza.
Già. Avevano sconfitto Naraku e la Sfera dei Quattro Spiriti era scomparsa nel nulla.
Ora doveva lasciare i suoi amici. E forse per sempre.
Si lasciò cadere nel pozzo e si sorprese nel sentire il braccio di Inuyasha cingerle la vita. Si voltò a guardarlo.
Che aveva capito qualcosa?
Mmm... impossibile. E' troppo ottuso.
L'epoca Sengoku salutò i due ragazzi con un soffio di vento che scompigliò i capelli.
Kagome respirò l'aria limpida.
« Divina Kagome!» Miroku, uno dei suoi compagni di viaggio, le si avvicinò cercando di tastarle il sedere.
Fu preceduto, però, da Sango, la sterminatrice di demoni, che lo schiaffeggiò.
« Pervertito di un monaco, giù le mani da Kagome.» disse.
Shippo, il piccolo demone volpe, si accoccolò al petto della ragazza.
« Mmmm... Kagome, hai uno strano odore.» osservò.
« Ma che dici? E' il mio.» replicò ridendo.
Tutti notarono una striatura di nervosismo in quel suono cristallino che all'improvviso s'interruppe con un grido soffocato.
 Kagome si piegò in due, gemendo dal dolore.
« Ehi! Cos'hai?» Inuyasha le si avvicinò ma fu spinto via da Sango che accorse subito in suo soccorso.
« Invece di farle l'interrogatorio, prendila in spalla e portala dalla vecchia Kaede!» lo rimproverò.
Il mezzo demone ubbidì all'istante e con qualche salto arrivò al villaggio.
Spiegarono la situazione alla donna, che chiese di essere lasciata sola con Kagome.
« Bambina mia.. cosa hai combinato?» disse con un mezzo sorriso stampato in bocca e mettendole un impacco tiepido sulla pancia.
« Vecchia Kaede io... » abbassò lo sguardo. «...sono incinta.» rispose in un mormorio. La donna spalancò gli occhi.
« Chi è il padre?» Kagome arrossì.
« I-I-Inuyasha.» balbettò. L'espressione di Kaede s'intensificò.
La ragazza iniziò a spiegare come era successo.
E tra un rossore e l'altro riuscì a parlare.

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Era una serata limpida. Le stelle brillavano in cielo.
Kagome si sfilò con delicatezza la divisa e s'immerse nell'acqua della sorgente.
« Aaah.. come si sta bene!» sospirò.
Rimase una bella mezz'oretta nella sorgente per poi alzarsi.
« Kago...» Inuyasha s'interruppe alla vista della ragazza.
« Cos... A cuccia!» urlò Kagome. Il mezzo demone fu attratto a terra. Come tante altre volte il rosario aveva svolto il suo "lavoro" rispondendo al comando che solo la ragazza poteva impartire.
« E va bene. Tieni.» Inuyasha si rialzò dolorante e le lanciò la parte di sopra del suo kimono rosso.
Kagome se la infilò velocemente e si sedette imbarazzata.
Il mezzo demone si avvicinò e abbassò le orecchie.
« Sei ancora arrabbiata?» mormorò.
« No.» rispose lei.
Lentamente si voltò a guardarla.
I suoi occhi scuri erano rivolti verso la volta celeste. Il fragile corpo, ricoperto dal kimono, era rosato e le ginocchia mostravano qualche lieve graffio non del tutto rimarginato. I capelli corvini le ricadevano sulle spalle e le circondavano le spalle. Istintivamente le sfiorò la guancia con una mano.
La vide voltarsi sorpresa, resasi conto troppo tardi della loro vicinanza.
L'amava. Nessun'altra donna era riuscita a provocargli quel sentimento.
Accorciò le distanza, baciandola delicatamente.
Per Kagome fu come risvegliarsi da un lungo sonno. Spalancò gli occhi, specchiandoli in quelli ambrati di lui.
Con una mossa veloce il mezzo demone la fece sdraiare e lui si poggiò sopra la ragazza, senza però farle male.
La baciò di nuovo. Questa volta con più convinzione.
Erano anni che voleva sentire il tocco delle sue labbra.
L'aveva desiderata così tanto quasi da mandarla via ogni volta. Ma lei ritornava. Sempre.
Soffriva in silenzio quando lui andava da Kikyo. E lo mandava a cuccia ogni volta che lui le dava fastidio.
Adorava quel modo di fare così imbranato e pasticcione. Intensificò il bacio e quando fu sicuro che lei rispondeva lo approfondì.
Le due lingue si toccarono. Prima incerte, poi sempre più decise.
La mano di Inuyasha iniziò a scorrere fino all'allacciatura del kimono, slacciandola.
Kagome rabbrividì al contatto freddo dell'aria circostante sulla sua pelle.
Fece lo stesso con il mezzo demone e in poco tempo entrambi si spogliarono.
Si baciarono ancora, ancora e ancora una volta.
E tra un bacio e l'altro fusero i loro corpi in uno solo. Il modo dolce e per niente doloroso.
Kagome era terrorizzata, ma si fece trascinare dalla delicatezza di Inuyasha, che continuava a baciarla sussurrandole dolci parole.
Quando entrambi, infine, si addormentarono esausti parve loro di aver toccato il cielo con un dito.
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Kagome finì di raccontare con le guance in fiamme.
« E tutto questo quando è accaduto?» domandò Kaede.
« Circa tre settimane fa.  Ehm... il ciclo ritarda di cinque giorni e nel mio tempo le persone possono sapere se sono incinte o meno grazie al test di gravidanza. » rispose.
« Oh.» replicò sorpresa, togliendo l'impacco dalla pancia. « Non dovrebbe più fare male. Con Inuyasha hai parlato?»
Kagome scosse la testa.
« L'ho scoperto stamattina. Io non vorrei che si sentisse legato a me per il fatto del... piccolo.» disse, poggiando una mano sul ventre.
« Non penso che Inuyasha farebbe una cosa del genere. Purtroppo quando i demoni si uniscono lo fanno solo per generare. Può darsi che durante il rapporto la sua parte demoniaca abbia lasciato un "ricordino" nel tuo corpo.» disse sorridendo.
Kagome ricambiò il sorriso e uscì dalla capanna.
« Ehi, tutto bene?» Inuyasha le comparve di fronte e lei gridò.
« Ma vuoi per caso farmi venire un infarto?» esclamò, ma vedendo la sua faccia preoccupata si addolcì.« Sto bene, grazie.»
 
« Cos'hai avuto?» la ragazza si bloccò.
« Ehm... cioè.. io... niente. Solo un po' di stess.»
Bugiarda. Pensò Kagome.
Inuyasha annuì non proprio convinto.
« Kagome!» Sango le si avvicinò. « Possiamo parlare in privato?» la ragazza annuì, lanciando uno sguardo al mezzo demone, che capì e se ne andò.
« Kagome... ecco... Shippo mi ha detto che hai uno strano odore.. io ho pensato una cosa. Ma prima io vorrei che tu..»
« Sono incinta. Sango, aspetto un bambino.» delle lacrime solcarono le guance della ragazza.
« Oh Kami! E non dirmi che il padre è...» volse lo sguardo verso la direzione in cui Inuyasha era andato e Kagome annuì.
L'amica l'abbracciò e la ragazza scoppiò a piangere.
« Io non so, come dirlo a mamma... chi vorrà sentire mio nonno? E se il bambino nascerà come farò? Non potrò andare a scuola, né frequentare le mie amiche.. e poi? Non potrà vedere suo padre o se resta qui, sua madre.» guardò Sango con occhi disperati.« Che faccio?»


- - - -

« Inuyasha!» Shippo interrupe i pensieri del mezzo demone.
« Che vuoi?» replicò nel suo tono scorbutico.
«  Sai... Kagome odorava di te!» disse.
Miroku e Inuyasha si guardarono allarmati.
« Piccolo Shippo, che vuoi dire?»
« Aveva un profumo che assaporava di te... Anche mamma aveva il profumo di mio padre addosso.» osservò il piccolo demone.
Miroku si morse il labbro guardando l'amico che aveva lo sguardo perso nel vuoto.
« Possibile che la divina Kagome sia...»
« No!» Inuyasha si gettò sul monaco, furioso.« Non può succedere. Non a lei!» urlò.
Shippo si nascose terrorizzato da quella reazione.
« Inuyasha, calmati!» ordinò Miroku, ma il mezzo demone era fuori di sè.
«  E' impossibile... non può essere vero! Lei... io... non volevo che finisse così. Dopo quel giorno avrei voluto abbracciarla.. baciarla... ma mi sentivo colpevole. Ed ora so perché!» strinse i pugni, conficcadosi le unghie nella mano.
«  Ehi.. ora calmati... guarda! Sta arrivando, non vorrai..» Miroku s'interruppe perché Inuyasha aveva iniziato a correre contro Kagome.
Arrivò e la prese dalle spalle.
« Lasciami!» la ragazza si ritrasse spaventata, ma le mani del mezzo demono non mollarono la presa.
« Kagome sei incinta?»
A quella domanda la giovane rimase scioccata.
« Ecco.. io... ehm.» balbettò qualcosa.
« Dimmi solamente "si" o "no".» ribatté.
« Sì.» abbassò lo sguardo. La presa si allentò, fino a staccarsi. « Come lo sai?»
Inuyasha si avvicinò al suo collo e l'annusò.
« Il tuo profumo. E' pieno di me.» sussurrò, avvicinandosi all'orecchio. Gli mordicchiò il lobo e, al posto del solito orecchino verde, comparve un anellino rosso e spesso.
Kagome, istintivamente, portò la mano e si accorse del cambiamento. Cercò il chiodino ma non trovò nulla. Come diavolo aveva fatto ad inserirlo?
« Ora sei la mia compagna.» mormorò imbarazzato. La ragazza arrossì. « Ti va bene?»
Lo abbracciò forte e rispose:
« Si! Si! Va benissimo!»

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Otto mesi dopo...

 
« Kagome!Ehiii!» la signora Higurashi bussò più di una volta alla porta della figlia. Come ogni mattina, venne ad aprire Inuyasha.
« Mmmm.» mormorò, stropicciandosi gli occhi. Aveva le orecchie abbassate ed un'espressione stupenda, in volto.
« Come sta Kagome? Dormito bene?» Il mezzo demone annuì e fece spazio alla donna per farla entrare.
« Mamma!» esclamò squillante la ragazza.
« Ciao piccola. Come va il panc...» non riuscì a finire la frase che Kagome lanciò un urlo.
« Mi si sono rotte le acque!»
Per cinque secondi buoni nessuno si mosse. Poi, come se fosse passata una folata di vento, fecero preparare tutto.
« Sota, vai a prendere gli asciugamani. Inuyasha, riempi la bacinella e posala lì vicino, poi prendi una pezza umida e tamponale la fronte.» Mentre la donna impartiva gli ordini, le contrazioni divennero sempre più frequenti.
« Dai amore, ci siamo quasi.» il mezzo demone si avvicinò alla compagna e le prese la mano.
« Kagome, ora respira e spingi!»
La ragazza gridò mentre stringeva i denti.
Con una mano la madre le accarezzava la pancia. Spinse un'altra volta.
I primi vagiti si sentirono e con un'utimo sforzo il bambino uscì.
« E' una femmina!» esclamò la signora Higurashi.
Gli occhi della neo mamma si riempirono di lacrime. La piccola aveva dei lunghi capelli corvini.. così come le orecchie da cane.
« Ehi.. sei diventatò papà.» mormorò stancamente ad Inuyasha, prima di addormentarsi.

- - -

Il mezzo demone cullò la bimba. Da quando era nata non aveva aperto gli occhi. Guardò Kagome dormire profondamente e si accucciò vicino a lei.
« Mmmmm.» la ragazza si stiracchiò e si ritrovò davanti la bambina dormiente.
« Ti ho svegliato?» domandò preoccupato Inuyasha.
« No, amore. Ho sognato la piccola.» così dicendo le accarezzò le orecchie che si piegarono subito al contatto.
Inuyasha sorrise a quel gesto.
Allora non sono l'unico che reagisce in questo modo.Pensò il mezzo demone, muovendo le sue orecchie.
La bambina strizzò gli occhi e lentamente li aprì.
Uno sguardo color ambra si posò sui due ragazzi.
« Amore, come la chiamiamo?» domandò Inuyasha.
« Miyu.» disse decisa Kagome. La bambina sorrise.
« Ci piace.» confermò il mezzo demone.
Entrambi si voltarono verso la bimba e dissero:
« Ben arrivata... piccola Miyu!»


**___Note Dell'Autrice__**
Okay, è la mia prima ff, quindi non uccidetemi. Fatemi sapere come vi sembra, mi piacerebbe molto poter avere un vostro parere.
L'ho inventata di colpo, tutta d'un fiato, quindi penso che non sia un granché. ^^'
A presto.
Baci,
Hime Chan <3





  
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